The F-World #284

Un'ultima opportunità

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    ]E' difficile descrivere quello che mi passa per la testa in questi giorni ... a volte sono io, altre volte: no.
    Sì ... la maschera si è rotta, dovrei essere libera, dovrei essere morta. Ma ... Ma Tanija non vuole tornare. Io glielo chiedo, la imploro di liberarmi da questa esistenza sofferente, ma lei non vuole, ha paura, si vergogna di tutto quello che ha fatto nel corso del tempo. Vorrebbe soltanto scomparire e lasciarmi qua, per sempre.
    Ma, io non voglio restare qua.


    Sono passate ormai settimane da quando Roxanne ha smascherato, anche se per un breve istante, Tara, dimostrando a tutto il mondo chi ci fosse dietro quella maschera: Tanija Vegas.
    Sembrava che tutto si fosse risolto, ma non era così. Tanija, anche se tornata in sé, non ha dimenticato il suo malessere, cercando ancora di non uscire allo scoperto, lasciando che fosse Tara a guidare, ancora una volta.
    Le due personalità della rossa proveniente da Las Vegas sembrano avere in comune una sola cosa: La sofferenza, entrambe vorrebbero scomparire, lasciando il posto all'altra.
    Ma se Tanija vuole scomparire solo per rifuggire dal dolore e la vergogna per quanto ha fatto in passato, Tara vuole farlo semplicemente perché sa di essere nata dalla sofferenza e sente il bisogno di ridare a Tanija la felicità, così da poter riunire le due parti della rossa in una sola.

    Ho studiato tanto il tuo passato ... Tanija.
    Tutta quella sofferenza che sentivo, tu la soffocavi in tanti modi,
    ma ... ma con Roxanne l'avevi dimenticata totalmente.
    Tu, tu stavi bene ... ma allora, perché?
    Perché Tanija, non vuoi tornare da lei?
    C'è qualcosa che mi sfugge.


    Ci troviamo, dopo tantissimo tempo nella Facility. Là, dove un tempo Tanija Vegas viveva insieme agli altri.
    Tara infatti, ha passato intere settimane a scavare nel passato di Tanija, per riuscire a trovare qualcosa o qualcuno a cui si potesse aggrappare per farla tornare felice, per farle tornare il coraggio di emergere in superficie davanti agli altri.

    Gli altri ... chi erano gli altri?
    I tuoi amici che hai abbandonato.
    Perché Tanija?
    Perché?


    La Donna mascherata prosegue, tirandosi su il bavero dal cappotto di lana,
    fa freddo, anche nei corridoi della Facility.
    Tara, sta cercando un modo per riuscire a far uscire Tanija, un modo per farle accettare la sua stessa esistenza, così da esser nuovamente libera e felice.

    Ti senti in colpa per qualcosa? Tanija?
    Credi di non meritare quello che avevi con Roxanne?
    Perché Tanija?
    Perché?


    Ci troviamo nel corridoio della zona abitata, là dove allievi e altre persone vivono.
    Là, dove anni prima era iniziata l'avventura di Tanija Vegas la fuggiasca ...
    ancora ora stava fuggendo, ma questa volta non sapeva da chi.



    Cos'è che ti ha fatto lasciare questo posto?

    Zoe

    Zoe?

    Una voca di fianco a Tara attira la sua attenzione, è una ragazza bionda e magrolina, leggermente più alta di lei.
    Tara la osserva, aggrottando le sopracciglia, non la ricorda.

    Tanija ha lasciato la facility per stare con Roxanne ma soprattutto per allontanarsi da Zoe che l'aveva rifiutata.
    E' stata Zoe a farla migliorare e Tanija ci teneva tantissimo a lei ... ma Zoe la vedeva soltanto come un'amica.


    Aggiunse la bionda che ancora non si era presentata.
    Tara la osserva ancora, perplessa.
    Il nome "Zoe" le dice qualcosa ... anzi, solo a sentirlo, aveva avuto una fitta al petto.

    Io ti ricordo

    La interruppe avvicinandosi a lei. Le è praticamente addosso, i loro due corpi sono stretti uno all'altro lasciando la bionda letteramente spalle al muro mentre Tara le accarezza la guancia. Sorride, avvicinando la mano a uno degli elastici della maschera.

    Ti ricordi di me?

    Le domanda, sospirando.
    La maschera intanto viene giù.

    Fivi...

    Fivi era una dipente della WTF, un tecnico delle luci che in passato era stata, per lungo tempo, l'amante di Tanija.

    Sì ... sono io.

    Senza dire altro, Fivi afferra la testa di Tara e la tira verso di sé, baciandola.
    La rossa sente il suo corpo scaldarsi come mai prima di quel momento ...
    Perché aveva dimenticato quella ragazza così facilmente? La terza dietro Roxanne e Zoe,
    l'unica che non le aveva mai dato problemi.
    Tara per la prima volta sente qualcosa, la sua mano afferra il fianco della bionda, attirandola a sé.
    Ma improvvisamente Fivi la ferma.

    Entra in camera mia.
    Ho sentito la tua mancanza per troppo tempo.
    Voglio far l'amore con te, ancora una volta!


    Senza dire altro, la bionda apre la porta alle sue spalle e tira dentro Tara.

    Divisorio

    thefworld

    Video

    Divisorio
    "The Beautiful People" di Marilyn Manson risuona nel Sanctuary, ed ecco uscire la quasi neo-arrivata, la quota rosa dell'Army, Witch Sabra.
    Niente eccessive moine per la ragazza mascherata che si avvia verso il ring, spedita, senza badare troppo al pubblico, non si sa per inesperienza, timidezza o quant'altro.
    La scorsa settimana ha cercato di non essere oscurata da un animale da ring di nome Max Cougar, che l'ha proposta per il match a squadre femminile di Anger Games.
    Rotola sotto la corda, va a centro ring, alza un braccio solo lentamente, che poi improvvisamente abbassa.
    BOOM!
    Scoppia un petardo su un solo turnbuckle.
    E questo causa una reazione, che si nota con una smorfia sulle labbra e sul sopracciglio che si inarca sotto la mask. Soddisfatta della reazione prende la parola

    WS: "Basta! E' tempo di evolversi. E non sto parlando di Bra'n'Panties. Quella è la preistoria. Ma noi lottatrici abbiamo iniziato a evolverci, ma a un certo punto sembra che abbiamo preso un vicolo cieco nell'evoluzione. Ci siamo fermate! Vedo le mie 'colleghe' che non fanno altro a starnazzare tra di loro. Certo sul ring non ci si affronta più tirandosi i capelli o prendendosi a schiaffi, ma c'è stata solamente l'evoluzione del catfight! Adesso avviene la stessa cosa a distanza, tramite i social, Snapchat, Instagram, Tinder, Omegle, Twitch.
    A proposito, aggiungetemi: @theFakeBitchSabraXxX.
    Comunque, chi si lamenta di una disparità con i nostri colleghi uomini, deve capire che bisogna fare un passo avanti nella nostra marcia. E certo, questo non può avvenire senza dolori come tutte le crescite: segnate le mie parole!
    Forse è tardi per quest'anno, ma da questo combatterò per arrivare ad un traguardo:
    il primo main event completamente al femminile di Futurama!! Mark my words!"

    Sabra appoggia il microfono a lato ring, non lo getta perchè hanno un costo e Underwood potrebbe interrompere imeediatamente il suo stint. La maschera cela parzialmente la sua espressione, ma la sfida è stata lanciata, mentre esce dal ring. Fa per rotolare sotto la bottom rope, poi si ferma. Si rialza e da sopra la terza corda, appoggia una mano sull'apron, per atterrare fuori ring in piedi, like a boss.

    Divisorio
    "FINALLY LEMMY CREWS IS GOING TO THE ANGER GAMES!!!"

    Ovviamente a gasarsi tanto per la presenza di Lemmy Crews è Lemmy Crews stesso, che nel backstage raggiunge Tyson Hardaway, per esprimergli tutta la sua felicità e soddisfazione.

    Hardaway: "Non dimentichi niente?"

    Finché il leader della Man House non lo risveglia dal suo sogno ad occhi aperti.

    Crews: "Oh sì... Non lo sto dimenticando, purtroppo alla fine io sarò nel team Originals e tu no..."

    Hardaway: "Dannato Jax."

    Crews: "Dannato Jax."

    Hardaway: "Ad ogni modo, sono contento per te e anche se questo significherà essere avversari, te lo meriti e sono certo che ti metterai in mostra ancora una volta.
    Sicuramente quella di Reeves e Patton è stata un'ottima scelta, come si è visto a Circle of Life sai come portarti sulle spalle il peso del team e condurlo alla vittoria... Saresti in ogni team un gran compagno per chiunque, di sicuro... Non come Carafa o altri che preferisco non menzionare."

    Crews: "Già... Dovrai fare squadra con Box Mannix a quanto pa..."

    Lemmy viene richiamato all'attenzione quando nota che lo sguardo di Tyson non è rivolto a lui ma a qualcosa alla sua destra, per la precisione Drake Patton.

    Crews: "Ma da quanto tempo se ne sta lì ad ascoltarci?"

    Il gallese, continuando a stringere il titolo tag al petto, osserva l'orologio al polso destro.

    Patton: "Ma direi circa da quasi subito. Però Tyson sapeva della mia presenza da molto tempo."

    Hardaway: "Aspettavo il momento in cui ti saresti fatto avanti a spiegarci come hai manipolato Reeves per avere Lemmy in squadra.
    Strano tu non l'abbia fatto, ora che ci penso."

    L'Hall of Famer si alza sorridendo.

    Patton: "Volevo godermi questo momento di "familia". Riflettiamoci bene, tu e Lemmy siete amici di vecchia data, io e te siamo campioni di coppia, io e Lemmy siamo compagni di squadra agli Anger Games. Che piacevole Mexican Standoff...solo che non ci puntiamo una pistola al volto."

    Il gallese da una pacca sulle spalle a Lemmy Crews.

    Hardaway: "Per ora. Ho sentito quel che dice Reeves di me, sai?"

    Patton: "Vedi Ty in realtà, di inutili chiacchiere ne hai sentite pure troppe ultimamente. Aggiungere altro sarebbe futile. Ultimamente le tue settimane passano a veder sbucare fuori il "tuo capitano" che ti infarcisce la testa di cazzate. Di continui Bla Bla Bla, tra un'accoltellata alle spalle e l'altra...perchè dai, l'ultima chiamata che ha fatto settimana scorsa è un'accoltellata bella e buona."

    La Welsh Sensation si sistema il titolo sulla spalla sinistra.

    Patton: "Potrei voler ribattere a quei goffi tentativi di instillare in te il dubbio, quelle ridicole frasi dette per cercare di portarti sulla tua strada. Ma perché farlo? Jax si accorgerà troppo tardi di essere seduto su una polveriera che continua ad alimentare con benzina su benzina...spero solo con tutto il mio cuore di essere nei paraggi nel momento in cui scatterà la scintilla che farà saltare tutto. Ed io, anzi noi, sappiamo chi sarà il fuoco che tramuterà i suoi diamanti in cenere. Vero Lemmy?"

    Hardaway: "Stai dando troppe cose per scontate... E sottovalutando la mia ambizione e la mia voglia di vincere, Drake.
    Credi abbia digerito facilmente il fatto di essere stato preso da un altro team perché con la prima scelta Reeves ha scelto te?
    O ancora di essere finito in seconda fila dietro Axel Cougar nel mio team?
    Nel caso tu lo creda, devi sapere che non è così.
    Sono crollato in terza fila nelle gerarchie degli Anger Games e tutto questo è successo perché ho rallentato, mi sono preso delle pause, ho scelto degli obiettivi invece di continuare a prendermi tutto... Ma ora basta, non voglio che questo accada nuovamente e non lo permetterò.
    Al termine di Anger Games 7, dall'Uzbekistan al resto del mondo, solo un nome si spargerà a macchia d'olio come quello dell'uomo decisivo, di colui che ha deciso le sorti dell'intera guerra intestina alla WTF... Quel nome sarà il mio e non potrai impedirlo Drake, né tu né Lemmy, né nessun altro dei partecipanti."

    Crews: "Dai Ty... Ora non è il caso di arrabbiarci o metterci a litigare, è quello che voleva Jax e che vogliono tutti gli altri in tutti gli altri team, stanno cercando di metterci l'uno contro l'altro e non solo per gli Anger Games, ma anche per il dopo... Per cercare di disunire la Man House... E per indebolire i campioni di coppia!"

    Patton sorride per poi avvicinarsi nuovamente a Lemmy.

    Patton: "Posso?"

    Crews annuisce dubbioso mentre Drake si sfila il titolo dalla spalla per poi posarlo sulla sua.

    Patton: "Non male, non male. Direi che manca poco prima che gli Originals sistemino tutto ciò che non va in questa NOSTRA federazione".

    Hardaway: "Non provarci Drake, perché non attacca.
    Stai cercando di manipolarmi, come fa Reeves, come fa Jax, come fanno tutti, sempre.
    Nessuno però può riuscirci, andrò avanti per la mia strada e solo dopo gli Anger Games mi siederò a riflettere sulle mie azioni e sulle conseguenze che porteranno.
    Ci vuole ben altro per abbindolare me e Le..."

    Crews: "GUARDA COME BRILLA! TY! TY! GUARDA COME BRILLA! E' D'ORO!!! E' D'ORO MASSICCIO!!!"

    Il gallese si riprende la cintura prima di salutare il compagno di Tag Team e il futuro compagno di squadra agli Anger Games.
    A quanto pare le sue parole non hanno convinto a pieno Hardaway, ma la scelta del suo team ha sicuramente conquistato la lealtà di Lemmy Crews.

    Divisorio
    “Part of me” risuona improvvisamente nell'arena e, come sempre, avvolta da una luce dorata, la campionessa Starlette fa il suo ingresso sullo stage con tanto di raffiche di fuochi d'artificio su entrambi i lati. Qualche fetta di pubblico, tuttavia, non sembra aver preso molto bene quello che è successo qualche settimana fa a Circle of Life quando una figura mascherata ha interferito durante il suo match con Jane distraendo quest'ultima e permettendo poi a Miss 24/7 di capitalizzare il tutto con uno schienamento alquanto irregolare.
    Cintura sulla spalla, Natalie Benson si presta a ricambiare dei cinque a qualche fan nelle prime file prima di salire su quel ring chiedendo cortesemente un microfono.

    NB:” So che vorreste capirci di più ma non sono qui per parlare di Circle of Life e di quello che è successo durante il mio match. Non che non ne voglia parlare seriamente ma … “

    Alcuni boo le impediscono di continuare il discorso. Dei boo che poco dopo per sua fortuna svaniscono nel nulla. Natalie annuisce prima di tornare a prendere la parola.

    NB:” Lo so, non ve ne faccio una colpa anche io mi farei qualche domanda e non sono qui per trovare scuse o mezzi che possano giustificare il mio atto. Ma dovete fidarvi di me quando vi dico che non so chi cazzo si possa celare dietro quella maschera. “

    Lo sguardo di Naty è immobile di fronte a sé e lo zoom delle immagini ci mostra una campionessa alquanto afflitta per quanto occorso.

    NB:” Se sono qui stasera è per parlare invece di quello che è andato in scena settimana scorsa quando Jane Ross, meritevolmente direi ed Edith Godiva si sono affrontate per ottenere il ruolo di prima sfidante. Ma sapete, qualcosa è andato storto. Magari a Circle of Life sarò stata io a non aver dimostrato tutte le mie abilità da campionessa ma lo stesso posso dire per Jane ed Edith quando, settimana scorsa, hanno dimenticato la parola “ Wrestling “ iniziando a combattere come due ragazzine in preda ad un attacco di crisi di nervi. “

    Qualcuno applaude, qualcun altro invece non sembra condividere il pensiero della campionessa Starlette.

    NB:” Ma chi mi conosce sa cosa farei in questo momento. Sono una guerriera e riesco a percepire sensazioni, emozioni che altre o altri non percepiscono e so quanto volete questa cintura, ragazze. Sono una guerriera ma non è solo l'istinto a dominare la mia vita. Sono una guerriera e so cosa significa starsene dietro le quinte ad aspettare il proprio momento. Forse non ve lo meritate o forse sì ma non è questo il punto. Non importa. Avete combattuto, non c'è stata una vincitrice e non sono qui ad aspettare che Underwood prenda il sopravvento sulle mie parole ed indica un match a tre perché non ha senso che un campione attendi le parole di un GM. Un vero campione, una vera campionessa non aspetta il pericolo, non lo attende ma gli va incontro e lo combatte. E anche se Underwood non dovesse fare quello che ho appena detto, allora non gli farò perder tempo per prendere una sana e giusta decisione. Perciò, Jane, Edith … “

    The Thoughest woman in the world si avvicina al cameraman con sguardo fiero e determinato.

    NB:” Sono pronta a darvi ciò che volete! Un match a tre! E non per un'orgia, no! MA PER UN MASSACRO! Volete entrare in guerra? CI STO E IL TITOLO STARLETTE SARA' IN PALIO! “
    Natalie leva la cintura al cielo ma proprio in quel momento …

    Risuona in Arena una versione remixata di “Geek The Girl” e la Grande Bugiarda fa il suo ingresso, rapida nei suoi passi felpati, il cappotto che le svolazza alle spalle. Toglie presto il cappello a tesa che indossa, inclinando il capo di lato per guardare, da lontano, quella che sembra ormai essere la sua futura avversaria. È la prima volta che la vede dal vivo dopo tanti scambi a distanza, escludendo l’Elimination Chamber nella quale hanno però avuto ben poco modo di confrontarsi. Sono passati troppi mesi ed era prima dei loro scambi verbali a distanza. La ragazzina pizzica il cappello con la mano, rimanendo sullo stage col microfono già alla mano.

    Edith: “... Ok, questo era imprevisto.”

    Sta masticando una cicca con noncuranza, quando si fa avanti, sfarfallando le palpebre a più riprese. Sale sull’Apron, scavalca le corde, va a faccia a faccia con Natalie con rinnovata sicurezza. C’è un mal riuscito tentativo di giovanile spacconeria da parte dell’Americana, che non è chiaramente abituata a certi faccia-a-faccia, avendo avuto sempre le spalle coperte. Poco dopo infatti indugia un poco, indietreggia appena e sta a guardare la Benson come se si chiedesse se la stesse prendendo per il culo o meno, con le parole che ha detto poco prima.

    Edith: “Credo sia ormai risaputo, dai tempi in cui ho messo piede qui per la prima volta, quanto io odi gli incontri a più persone. Non perché non mi permettano di dimostrare qualcosa. Ma perché c’è un agnello sacrificale, qualcuno che ci si è messo in mezzo senza entrarci niente: sempre. Tu permetti che il tuo titolo possa passare di mano, andare ad un’altra ragazza... per il semplice fatto che ha schienato qualcuna che potresti non essere tu...”

    Inizia a prendere confidenza, tanto che quando viene fischiata alza una mano, poi si volta, prende a passeggiare lungo il perimetro del ring.

    Edith: “Se dovessero squalificare le persone per come lo hanno fatto con noi, credo che dovremmo abolire la competizione. Una che ci tiene così tanto al senso dello sport, che dice di tenerci, lo dovrebbe sapere bene: ottimo Sherlock, potremo continuare a non farci prendere sul serio per sempre, per tutti, tutti gli eoni. Lo sai che ho un certo rispetto per te, in qualche senso, per quanto saremo sempre su due idee totalmente opposte, ti invidio una parte di passione e penso... io accetto, accetto eccome... ma Jane Ross? Andiamo, è un po’ l’elemento storto qui dentro. Sapevamo che quando sarebbe arrivato il momento, Natalie, doveva essere tra me e te, che avremmo fatto diventare vere tutte quante le parole che ci eravamo dette e che ora posso ripeterti guardandoti dritto negli occhi.”

    Ma mentre parla non sta affatto guardando Natalie, ma la folla, come un po’ più interessata del dovuto alle reazioni.

    Edith: “Io non ho vinto contro Jane Ross! Ma Jane Ross non ha vinto contro di me. Avevo già rotto la Ultimate, quali speranze aveva di riuscire a vincere, se solo non fosse arrivato quel verdetto? E in più, Jane Ross ha perso contro di te! Non importa come, ha perso! Dovessimo ridare una chance a tutte quelle persone che hanno perso in maniera ambigua, non passerebbe un singolo giorno che non avremmo rematch, dovremmo disseminare ogni angolo del ring di telecamere e... ma per piacere! Natalie! Mi meraviglio di te!”

    Ma ecco che dopo essere stata nominata più volte da entrambe le già presenti, risuona TNT e a farsi vedere sullo stage è proprio Jane Ross!
    Senza ulteriori indugi, la maggiore delle sorelle Sisters percorre la rampa e raggiunge le due nel ring, fissandole ancora qualche secondo prima di parlare, in un primo momento fissando Edith Godiva.

    Jane: "Edith... Se qualcuna stona qui, è chi non ha ancora MAI vinto un match che assegni una shot al titolo di number one contender, ti pare?
    Io ho guadagnato quel privilegio a differenza tua, ma la mia chance è stata rovinata da un'intromissione e quindi, se proprio dobbiamo dirla tutta dovresti essere tu a farti da parte.
    Invece... Hai perfino il fegato di lamentarti della stipulazione in cui ti viene data questa chance immeritata, incredibile.
    Sai cosa c'è, però? Non fa niente.
    Io accetto la tua presenza in quel match e sai perché? Perché in un colpo solo avrò modo di vendicare mia sorella e questa volta sì, di farti cedere alla mia Ultimate! Credi che esserne uscita una volta significhi che sarà più facile rifarlo? Invece ti sbagli, significa solo che so come proverai a farlo di nuovo!
    Quindi, se vuoi che questo accada stasera evitandoti di sprecare una chance per la cintura, fatti sotto, perché io non aspetto altro!
    Altrimenti, diventerò campionessa proprio come nello scenario da te dipinto, non schienerò Natalie, ma lei perderà comunque il titolo..."

    E parlando di titolo e di campionessa, finalmente Jane si gira verso Natalie Benson.

    Jane: "La tua scelta ti fa onore Natalie, nonostante la possibilità di perdere la cintura anche senza essere sconfitta, hai deciso di onorare un debito che non hai con me né con nessun altro, all'infuori del wrestling e di ciò che è giusto.
    Anche se è vero che ho conquistato la mia shot contro Vicky allo stesso modo, è stata solo un'interferenza esterna a darti la vittoria a Circle of Life, quindi se non altro, ti stai dimostrando più meritevole della cintura dell'altra sgradevole presenza su questo ring e spero davvero che accetti la mia sfida stasera per potermela gestire solo ed esclusivamente con te ad Anger Games..."

    Jane si fa avanti minacciosa, verso Edith Godiva, che allo stesso modo fa un passo verso l'ultima avversaria affrontata, pronta allo scontro...

    NB:" Nessuna si scontrerà stasera, la mia decisione è già presa. Ogni cosa in sospeso sarà risolta ad Anger Games, così mi toglierò due problemi in un solo colpo e potrò andare avanti con il mio regno e lasciarmi entrambe alle spalle."

    Alla fine a mettere la parola fine alla situazione di tensione tra le due sfidanti è proprio la campionessa, che anche se lasciandole infastidite sembra aver convinto le avversarie ad aspettare ancora qualche giorno prima di scatenarsi sul ring per la cintura.

    Divisorio
    1st - One on One Match: ROD WEILER vs SERAGT STYLERY

    Max Cougar ha aperto la serata, completando la sua “nuova” Army, per l’edizione 2019 degli ANGER GAMES, selezionando, come ultima pick, uno dei suoi due alfieri più fidati, Rod Weiler (o almeno così doveva essere, se l'handler non si dimenticasse le cose che sceglie lui, da solo - ndSeifer). Il Killer Wolverine affronta adesso l’altro storico alleato di Cougar, Seragt Stylery, in un match che non ha nessuna valenza intrinseca… se non, da parte di Weiler, il dimostrare a Max di aver fatto la scelta giusta… ed ovviamente, da parte di Stylery, fargli vedere che lui sarebbe stato una scelta migliore. I due sono già sul ring, con Mazzolenu che si frappone tra di loro, avendo raggiunto il quadrato durante la breve pausa pubblicitaria. Non c’è motivo di attendere quindi… il match può partire.

    I due vanno faccia a faccia… ovviamente per modo di dire visto che Stylery è molto più alto, persino del già alto (195 cm) Rod Weiler. Si scambiano qualche frase mentre la ring-bell suona, quindi Weiler inizia a saltellare e a girare intorno al gigante indiano. Le telecamere si spostano per qualche istante sull’entrance-stage e scopriamo che Max Cougar è lì, al centro del palco di ingresso, per osservare, da posizione privilegiata, lo scontro tra due dei suoi sodali più affidabili.

    La contesa parte con Stylery che fa per afferrare Weiler per la testa: Rod si libera tutto, colpisce l’indiano con pugni al petto, poi gli torce il braccio con una WRISTLOCK. Serra la presa, colpendo diverse volte Seragt all’avambraccio, ma Stylery poi si libera usando il braccio libero per connettere con un montante piuttosto potente, che manda Weiler direttamente all’angolo. Stylery lo raggiunge e colpisce Weiler con delle BACKHAND CHOP, alternandole con degli AXE HANDLE.

    Weiler riesce però a capovolgere le posizioni, ed ora è lui a replicare con pugni e stomp all’addome dell’amico. Prosegue con una serie di sganassoni, Stylery riesce comunque ad uscire dall’angolo alchè Rod scatta verso le corde, slancio e… JUMPING SHOULDER BLOCK! Connessa ma… Stylery non cade! Il Killer Wolverine ci riprova, nuovo slancio dalle corde… ma stavolta Stylery non gli consente di avvicinarsi e connette, per primo, con un LARIAT che ribalta Weiler fuori dal ring!

    L’Hot Rod non viene seguito dall’avversario fuori dal ring ed ha così il tempo per riprendersi, almeno parzialmente, e tornare in piedi sull’apron. Stylery però lo intercetta, lo afferra per la testa e… STANDING HEADBUTT! Weiler ricade all’indietro, di schiena, sul concrete! Una botta non da poco per un wrestler dell’età, e della stazza, di Rod Weiler! E stavolta… Stylery decide di seguirlo fuori dal ring, un qualcosa cui raramente abbiamo assistito nei match dell’indiano!

    Il terrore del Kerala riporta il compagno di stable sul ring, e con una certa spocchia… prova a schienarlo, poggiandogli un piede sul petto. Weiler, ovviamente, reagisce prima del TRE. Stylery, a quel punto, lo rialza e, nonostante Rod pesi quasi 150 kg… lo solleva, con facilità estrema, e connette con uno SCOOP SLAM! Non è finita, perché l’indiano si lascia cadere poi su Weiler con un LEGDROP, quindi ritenta lo schienamento… UNO! DUE! WEILER KICKS OUT!

    Grugnito di disapprovazione di Stylery, che rimette nuovamente in piedi Weiler, lo trascina in un angolo e… TURNBUCKLE FACESMASH! L’indiano continua a colpire, con dei ROLLING BACK ELBOW SMASH poi, ignorando il rope-break, continua con degli stomp all’addome di Weiler, almeno finchè il referee non lo costringe ad allontanarsi. Da lontano, Cougar sembra socchiudere il suo unico occhio buono, non capiamo se per migliorare la messa a fuoco, o se perché contrariato da come sta andando l’incontro.

    Intanto Stylery torna all’attacco con un TURNBUCKLE SHORT CLOTHESL.. NO! Weiler schiva e contrattacca con dei ROLLING SHOULDER BLOCKS! Il Killer Wolverine tenta poi di whippare il gigante indiano verso l’angolo opposto… NON VA! Stylery lo riporta indietro e lo manda a sbattere nell’angolo di partenza… ANZI, NO! Weiler riesce a frenare, evitando l’impatto coi sostegni, si sposta sull’apron-ring, sale sul paletto e si lancia per un DIVING AXE HAND.. NOOOOOOO!!!

    Seragt Stylery blocca Rod Weiler al volo, gli serra la gola con una Choke-Hold… CHOKESLAAAAAAM!!! A SEGNO! STYLERY SCHIANTA WEILER A TAPPETO CON UNA CHOKESLAM, ED ORA LO SCHIENA! UNOOOO! DUEEEEE!!! TRRRRROD WEILER ALZA UNA SPALLA!!!! Stylery appare disperato mentre Max Cougar sembra sbalordito che il vecchio Weiler sia sopravvissuto ad un colpo simile. L’indiano è comunque il primo a rialzarsi, attende che Weiler si rimetta in ginocchio, per poi bloccarlo con una NERVE HOLD!

    Weiler urla e ruggisce, come una fiera selvatica imprigionata nella tagliola di un cacciatore. Il suo urlo si fa lancinante ma intanto… riesce a rialzarsi! E sembra che, di pura potenza, stia riuscendo a rompere la presa di Seragt Stylery… che però, prima che l’umiliazione venga completata, molla egli stesso la Hold e lancia Weiler verso le corde… per poi quasi decapitarlo con una CLOTHESLINE d’incontro! L’indiano rifiata, si allontana di qualche passo… e pare stia annunciando di essere pronto a concludere con la sua KOTUMA RAGE!

    Rincorsa di Stylery che punta al viso di Weiler per esplodere con il suo, particolare, SHINING WIZARD… NO! INCREDIBILE… WEILER BLOCCA IL COLPO!!! L’Hot Rod respinge Stylery e lo allontana anche se anch’egli cade, all’indietro, culo a terra, nel contraccolpo. Rod però si rialza in fretta, ora è lui a scattare… evita un’altra CLOTHESLINE di incontro tentata da Stylery, ulteriore slancio dalle corde e poi… SPEAR!!! Impatto durissimo, che manda giù Stylery! Weiler non perde tempo, e fa per schienare il compagno d’armi… UNO! DUE! TRE!!!

    Weiler si aggiudica la vittoria; come spesso accade, un colpo ben piazzato, capace di mandare a tappeto Stylery, gli risulta fatale visto che i riflessi dell’indiano, necessari ad un eventuale kick-out, sono piuttosto lenti. Weiler lo sa bene, visto che i due si conoscono da anni; ed in questo caso ne approfitta, concludendo il match con una manovra che non è neanche tra le sue trademark più usate. Cougar, da lontano, applaude: non solo ha preso un fido alleato (per quanto incazzato) ma con quest’ultima add aggiunge kg e potenza ad un team che aveva tanto ma che rischiava di essere troppo… “leggero”; ed in più, come dimostrato anche stasera, aggiunge un wrestler resistente e capace di leggere un match come solo un 54enne, che sta sui ring da 30 anni, è capace di fare. L’Army è completa, seppur in una formazione diversa dai precedenti ANGER GAMES… sarà la formazione giusta per bissare la vittoria dell’anno scorso?

    ROD WEILER def. SERAGT STYLERY via PIN in 6’50”


    Divisorio
    A match finito risuonano le note di "Open Your Eyes" e a uscire sullo stage d'ingresso troviamo 'Astonishing' Max Cougarm che cammina avanzando mentre plaude con le mani.

    MC: "Che io sia dannato se voi non siete due dei più fottuti stronzi che fanno della Army il gruppo più longevo della Wrestling Triumph Federation!!"

    Rod Weiler abbassa le orecchie e fissa il wrestler orbo che si sta avvicinando dal backstage.

    MC: "Non mi sarei aspettato di meno da voi due, uno ed uno".

    Max uno per volta indica Rod Weiler e Seragt Stilery.

    MC: "Seragt, è il miglior scoprispalle, enforcer, bodyguard, Indian manager che la Cougar's Army possa sperare."

    Da sotto l'eyepatch, Max sorride.

    MC: "E tu Rod, voglio vederti ringhiare così, anche agli Anger Games! Si perchè combatteremo assieme. Non esiste Army senza il supporto del Killer Wolverine! Perchè, e non è mai stato in dubbio, tu sei la mia ULTIMA pick per gli ANGERRRR GAMES!!!"

    Da centro ring, Hot Rod gonfia le vene del collo, e si lasci andare ad un ululato che ha poco di umano, e sfoga un'ira repressa nelle ultime settimane, tutta verso il soffitto del Sanctuary.

    RW: "UUUWAAAARRRRRRGH!!!!"

    Poi con il braccio destro inizia a battersi insistentemente il petto, per poi corre verso Max e i due si fissano in uno stare. Si danno la mano energicamente, poi Max alza il braccio di Rod. Stilery , che sovrasta entrambi, come sovrasta chiunque altro nel roster, da una pacca sulle spalle a entrambi. E a centro ring le si riuniscono, con Max che mostra le sue scelte per il prossimo ppv.

    MC: "La Cougar's Army è al completo, con la sua carica di rabbia per gli Anger Games!!!"

    Divisorio
    Backstage del Sanctuary.

    Osserviamo Artiom Kostantinos, impegnato questa sera, intento a fare gli usuali esercizi di riscaldamento in uno slargo nei corridoi. Malgrado di recente le cose non siano andate bene per lui, l’ex Larissa Kid approccia con grande serietà al suo ruolo nel roster.

    A un certo momento il ragazzo della Tessaglia alza lo sguardo, e lo atteggia ad un’espressione rassegnata.

    AK: “Esiste un motivo per cui, prima di ogni match, io debba imbattermi nella tua brutta faccia?”

    A chi si sta rivolgendo?

    Lo scopriamo presto. La telecamera si allarga, andando a comprendere al suo interno il solito Glenn Luther, che sfoggia una T-Shirt con scritto “The Looter”.

    L’ex bodyguard di Las Vegas inarca un sorriso enigmatico.

    GL: “Credi alle coincidenze?”

    Kostantinos sospira.

    AK: “Credo alla necessità di concentrarmi prima di un match. E poi pensavo che tu non avessi il coraggio di farti vedere in giro, dopo essere stato scaricato nuovamente da Reeves”.

    Luther non si arrabbia, stranamente.
    Si aspettava questa asserzione.

    GL: “Gli Originals non sono un team di cinque persone. Sono una fazione. Per quale motivo Reeves avrebbe dovuto chiamarmi, se sapeva di poter contare già sulla mia fedeltà alla causa?”

    Concetto sensato, ma non privo di falle. Stando a questa logica, infatti, per quale motivo Reeves avrebbe dovuto chiamare a sé Patton?

    Kostantinos si stringe nelle spalle, ma questo non basta a fare desistere Luther.

    GL: “Tu non conosci Reeves, e non hai idea di quanto sia ambizioso. Ce ne sarà per tutti, dopo gli Anger Games. Per tutti quelli che non gli hanno messo i bastoni tra le ruote”

    Fissa Artiom con insistenza.

    GL: “Ce ne sarà anche per te, se scegli la parte giusta”.

    L’ex Larissa Kid sorride, divertito.

    AK: “La parte giusta l’ho già scelta, tempo addietro. E non si trova alle spalle di nessun capitano, sia esso Cougar, DarKhaos, Reeves o Jax. Non ci sono scorciatoie di sorta... ci sono solo io, e i miei limiti da superare, su quel quadrato”

    Scuote il capo.

    AK: “Non tradirò nuovamente il Sanctuary”

    Il riferimento è al suo pur breve periodo da egoista persecutore unicamente dei propri interessi, quando smise di essere il figlio prediletto di Larissa.

    Luther ha un moto di stizza.

    GL: “Idiota”

    Il respiro si fa pesante.
    Possiamo ipotizzare fosse stato incaricato di portare Artiom dalla sua, e che questo per lui rappresenti un fallimento.

    GL: “Imparerai a tue spese che non sempre c’è la possibilità di scegliere”.
    Parole forti… a cosa si starà riferendo?
    Temo lo apprenderemo solo agli Anger Games!

    CAMERA FADES

    Divisorio
    Siamo nel locker room della Bloody Alliance, presenti i due, attuali, principali membri: Andy Guerrero e Luke Claymore.
    Il messicano canticchia e zompetta come suo solito mentre il compare lo guarda perplesso

    LC: Ti trovo in forma e con umore alle stelle...

    AG: Perchè non dovrei esserlo esse?

    LC: Beh settimana scorsa...

    Il messicano interrompe Claymore.

    AG: Settimana scorsa ho vinto, ancora una volta, un match.
    Lemmy Crews, da tutti dato come vincente contro di me HA PERSO.
    Certo, la mia vittoria è avvenuta poichè lui è stato squalificato ma non cambia la sostanza, sopratutto se poi si considera che ormai avevo connesso con il pin che sarebbe stato vincente.

    Luke Claymore annuisce, ma pare comunque perplesso

    AG: Ronald Regan... ehm... McDonald's.... ehm no... non ricordo.

    LC: Reeves, Andy. Dovresti ricordare un nome così importante in federazione.

    Stavolta Luke è chiaramente ironico e sorride con Guerrero

    AG: Sai, intervenendo a "favore" del suo fidanzatino non ha fatto che danni: innanzi tutto gli è costato il match, in secondo luogo ne ha evidenziamo l'inferiorità a mio confronto, inoltre ha lui stesso palesato una grande insicurezza nel volermi attaccare in superiorità numerica e dopo un match combattuto... insomma, un'azione semplice per lui.

    Luke segue la logica del discorso di Andy.

    AG: E tu e DK avete fatto bene a starvene in disparte senza intervenire.

    LC: Beh, ce lo avevi chiaramente chiesto tu.

    AG: E vi ringrazio. Un atto simile non è degno di coinvolgere la nostra formazione totale. Inoltre, quante volte ne abbiamo prese di più?
    Ricordi quando siamo andati a Tijuana da mia zia per festeggiare l'Hall of Fame della Bloody Alliance ?

    Luke per un attimo è terrorizzato.

    LC: Ricordo che tua zia ce ne diede tante con quel mattarello...

    AG: Io ti avevo detto di aspettare che tutti i tacos fossero farciti.

    LC: Fu DK ad avere fretta.

    AG: Ma anche tu ne prendesti tante e ti posso garantire che quelle di mia zia sono mazzate più forti di quelle di Reeves.

    Risate dei due.

    LC: “Allora mi pare di capire che il tuo prossimo obiettivo sarà il Total Title?”

    AG: “Certo esse, con tutti questi match vinti non posso che essere io il prossimo primo sfidante.”

    LC: “Non proprio a dirla tutta. Non ancora almeno, ma se dovessi battere Artiom Kostantinos per il ranking lo sarai.”

    AG: “Ed è proprio per questo che ho voluto affrontarlo.”

    LC: “Hai chiesto tu ad Underwood il match?”

    AG: “Ho chiesto ad Underwood un match, l’avversario è indifferente, l’importante è guadagnare i punti che mi servono per posizionarmi nel ranking e a quel punto nessuno potrà più ignorare il fatto che sarò io a dover competere per il titolo Total… ehi, ti vedo un po’ assente amigo, stai forse pensando a qualcosa?”

    Lo sguardo di Luke pare infatti un po’ assorto e perso nel vuoto, guardando un punto indefinito alle spalle di Andy, come se non lo stesse nemmeno più ascoltando.

    LC: “Tutto bene Andy, riflettevo solo un po’ su alcune cose.”

    AG: “Tipo che ho superato sia te che Ian nel ranking e ti ho bruciato sul tempo?”

    Tono canzonatorio e provocatorio del messicano, tipico del suo stile.

    LC: “Tipo… O tipo che ci impiego sempre un po’ più di tempo, ma poi alla fine faccio il botto. Ci vuole pazienza nella vita, aspetta e guarda.”

    Adesso il sorriso ricurvo è sul volto di Luke. Se Andy dovesse vincere il match per il Total Title, dopo Anger Games le strade dei due potrebbero proseguire nella stessa direzione o si potrebbero dividere per andare ognuna per la propria.
    Cosa succederà… ce lo dirà solo il tempo.

    Divisorio
    Le prime immagini che ci arrivano sono appannate, vediamo due corpi avvinghiati l'uno all'altro, sentiamo gemiti accompagnati da una voce che fa da narratrice

    Il sesso ... per me è la prima volta, eppure sento come se fosse stato parte della mia vita per tantissimo tempo.
    Il calore di un'altra donna, sentirla abbracciata a me, baciarla, toccarla e essere trattata di rimando allo stesso modo. Sentire che qualcuno prova piacere grazie a te, sentire che in fondo non sei così sola, anche se solo per qualche ora.


    Dissolvenza.
    Non sappiamo quanto tempo sia passato, siamo all'interno della camera da letto di Fivi. Là, Tanija e la bionda sono ancora sotto le coperte che ne nascondono le nudità alle telecamere. Fivi ansima esausta, i suoi capelli sono arruffati, così come quelli di Tara che beh, lo sono quasi sempre dopotutto.

    Uff ... Uff, sono, sono esausta.
    A-avrai perso la memoria, ma ricordi benissimo come comportarti a letto.


    Tara si volta verso di lei e sorride con l'angolo della bocca

    Sono stata come Tanija?

    Ahah, fa strano sentirti parlare di te in terza persona ... ma sì, sei stata brava come lo eri prima ... anf

    La bionda quindi si volta verso di lei, abbracciandola e baciandola ancora una volta, ricevendo di rimando dalla rossa delle carezze sulla guancia prima di afferrarle la testa con quella stessa mano per attirarla a sé. Un bacio che si fa via via più appassionato e voglioso al punto che è la bionda stessa a tirarsene fuori per prima, cercando la libertà da quella presa.

    Vuoi farlo ancora? ... Sono esausta, e tra un'ora mi tocca lavorare amore ... n-non posso. Anf.

    Tara non riesce a non mascherare lo scontento dal suo volto, ne avrebbe voluto ancora, ma presto si ricorda il motivo per cui era venuta in quel luogo.
    Osserva Fivi scendere dal letto, completamente nuda, ne squadra le forme senza dir nulla, salvo poi risvegliarsi dal torpore mentale che il sesso le aveva provocato.

    Fivi le chiede, aspettando che questa si volti Dimmi, sai che fine ha fatto Zoe?

    Silenzio ... Fivi sembra non volerne parlare, o forse sta cercando di non rispondere, ma sente su di sé lo sguardo della rossa che un tempo aveva tanto amato: cede.

    Non cerarla più. Zoe è la causa di tutti i tuoi problemi. E' colpa sua se hai perso il tuo sorriso.

    Le accuse escono fuori quasi rotte, la bionda sembra voler piangere per un istante ... o è semplicemente rabbia.

    Era tutto così, semplice prima. Tu eri felice, spensierata e senza pensieri strani per la testa.
    Ma poi ... poi ti sei innamorata di lei, perché ti spronava a fare di meglio, perché voleva che tu diventassi una lottatrice migliore, come avrebbe voluto tuo padre. Siete cresciute a vicenda, vi siete migliorate ... ma ... ma poi lei ti ha rifiutato e il mondo ti è caduto addosso.
    Mi sei mancata tantissimo, Tanija ... non andartene, non seguire ancora Zoe, lei non ti merita.


    Tanija ... Fivi la chiamava Tanija, ma lei non era là in quella stanza, con Fivi c'era solo e soltanto Tara, la maschera dietro la quale Tanija si era nascosta per fuggire dal dolore e la vergogna.
    Non le interessava se Zoe fosse un male o un bene per lei, era un frammento di quel puzzle e andava rimesso al suo posto. Doveva risolvere ogni cosa che Tanija aveva lasciato in sospeso, prima della sua dissociazione.

    Capisco.

    A questa risposta, Fivi le sorride, e dopo aver afferrato dei vestiti, si dirige verso il bagno per farsi una doccia ... Dissolvenza

    Divisorio
    2nd - One on One Match: ANDY GUERRERO vs ARTIOM KOSTANTINOS

    “There’s gonna be a fight tonight” risuona nel Sanctuary… ed è passato tanto tempo dall’ultima volta che l’abbiamo sentita. Il pubblico di Larissa però esplode in una grande ovazione per il prodotto più autoctono mai sfornato dalla WTF, l’unico wrestler greco (della stessa Larissa peraltro) del roster… Artiom Kostantinos. Uno che col pubblico di casa ha vissuto più alti e bassi di quanti non ne veda Insigne coi tifosi del Napoli; ma che stasera si becca una grande accoglienza ANCHE per la sua capacità di non scendere a compromessi e farsi ammaliare dalle sirene di Ronald Reeves nell’ottica di uno scontro “noi contro loro”, riferito ai wrestler “nati” in WTF contro quelli che si sono affermati in altre promotion. Kostantinos, nel consueto attire da amateur-wrestler, saltella un po’ sul posto, poi comincia a percorrere la rampa, battendosi le mani sul viso. Arriva sul ring e completa la sua entrata a due dei quattro angoli, sotto lo sguardo del referee Jack O’Malley e del ring-announcer Ghep Zambardella. Dal tavolo di commento, Freddy Blues (color commentator, palesemente schierato con la fazione di Reeves) ha parole di biasimo circa le più recenti scelte di Kostantinos.

    Parte “Champion”… Andy Guerrero è chiamato a lottare in singolo, per la seconda settimana consecutiva e, come gli è già stato fatto notare, un’eventuale vittoria stasera lo proietterebbe davvero in cima ai rankings che determinano gli sfidanti al Total Title (che tra una settimana sarà difeso da Drago contro Thelonius Griffin). Anche il messicano si becca la solita buona accoglienza, comincia a percorrere la rampa… a metà però rallenta. Kostantinos, sulla carta, è un avversario più semplice rispetto a Lemmy Crews, eppure Guerrero appare più serio del solito: forse per la preoccupazione di un ennesimo assalto ai suoi danni, oppure perché conscio che l’importanza di questo match trascende quella del suo diretto avversario.

    Se i timori appartengono alla prima schiera… si può dire siano ben fondati! Quando Guerrero è ormai prossimo al ring, alle sue spalle, scavalcando le transenne dal lato del pubblico, si materializza… GLENN LUTHER!!! L’ex-bodyguard, e forse adesso “sicario”, di Ronald Reeves, compare alle spalle del messicano, lo afferra… e lo manda a sbattere, con violenza, contro il palo esterno del ring! L’assalto ha il suo effetto ma non va oltre perché il referee obbliga Luther ad andarsene, minacciando di chiamare la security, ed anche Kostantinos inveisce contro il wrestler americano, guadagnandosi qualche applauso del Sanctuary.

    L’ex Larissa Kid però decide di non concedere troppo “riposo” ad Andy Guerrero: lo va a prendere e lo porta di peso, sul ring, facendo iniziare quindi legalmente la contesa. Andy fatica ancora a rimettersi in piedi quando Artiom inizia a colpirlo con stomp e DOUBLE AXE HANDLE. Quindi lo rialza e… BACK SUPLEX! Kostantinos, alla fine, parte col vantaggio dell’assalto subito da Guerrero, e cerca di capitalizzare, schienando subito il messicano… UNO! DUE! MA ANDY REAGISCE!

    Il Latino Loco va a cercare riparo in un angolo, Kostantinos lo raggiunge dopo pochi secondi e prende a colpirlo con dei calcioni. Andy prova a reagire con una gomitata, Artiom però gle ne rifila una, a sua volta, sulla schiena. Il greco prosegue, whippando Guerrero verso le corde più lontane e sul ritorno… BACK BODY DROP! Altra, tremenda, botta alla schiena… ma Andy si rialza in fretta, anche se solo per subire altri ELBOW SMASH da parte del prodotto della Facility.

    Il messicano indietreggia verso le corde più distanti, si poggia ad esse… Artiom scatta in corsa verso di lui, ma Andy si lascia cadere, abbassa anche le corde e fa volare Kostantinos fuori dal ring! La furbizia di Guerrero gli consente di rovesciare, almeno parzialmente, l’inerzia del match! Andy ha qualche secondo per riprendersi e quando Kostantinos si rialza, e torna sul ring, trova il membro della Bloody Alliance, pronto ad accoglierlo con una serie di pugni al viso… una scarica selvaggia che fa indietreggiare l’ex Larissa Kid verso le corde, Guerrero tenta l’irish-whip… reversata da Artiom, che sul ritorno connette ancora con un POP U.. NOOO! Andy ne approfitta e connette con un ELEVATED STANDING DROPKICK!!!

    Dopo il colpo finiscono entrambi a terra, e rotolano in due angoli opposti. Si rialzano, è Guerrero a scattare per primo contro l’avversario… ma Artiom si abbassa e stende Guerrero con un TAKEDOWN! Dopo il quale, arpiona il messicano per ambo le gambe, e tenta lo schienamento.. UNO! DUE! Il colpo non va a segno, ma Kostantinos non perde il pallino dell’azione che prosegue con un KNEE BACKBREAKER, seguito da un KNEE BACK-STRETCH. La presa dura diversi secondi… ma è velleitario pensare che Guerrero posa cedere a questa sottomissione: il messicano chiede, ed ottiene, il sostegno della folla… quindi fa per liberarsi, dapprima colpendo Artiom con una ginocchiata sul muso, quindi graffiandolo sugli occhi!
    Kostantinos molla la presa di sottomissione… ma non molla Guerrero! Lo rialza e SIDE SL… NOOO! Guerrero rovescia con una incredibile INVERTED HEADSCISSORS TAKEDOWN!!! Il Latino Loco resta a terra, a rifiatare, rotolando lentamente verso l’apron-ring; anche Kostantinos però rimane sul mat dopo il colpo subito. Il wrestler allenato da Star Platinum si riprende poi per primo: raggiunge Guerrero, ancora steso sull’apron, lo rialza afferrandolo per i capelli, neutralizza i tentativi di evasione, ammorbidendo Guerrero con delle gomitate, quindi rincorsa sull’apron e… TURNBUCKLE FACESMASH ma sul lato “esterno” del turnbuckle, la parte metallica! Guerrero subisce il colpo e crolla sul concrete, fuori dal ring.

    O’Malley ammonisce Kostantinos per l’azione e lo redarguisce a tal punto che, inizialmente, Artiom obbedisce al referee e non segue l’avversario, messo davvero maluccio, fuori dal ring. Intanto, in zona ring-side, sopraggiunge Luke Claymore. Il texano arriva trafelato… e preoccupato, vista la mole di attacchi “off-ring” che il suo teammate sta subendo in queste settimane. Valutando però l’arrivo di Claymore come una potenziale minaccia… Artiom esce dal quadrato, raggiunge Luke… e lo colpisce con un tremendo montante, in pieno viso!

    Claymore, preso di sorpresa, va giù e Kostantinos, nonostante i rimbrotti del referee, può rialzare Guerrero e riportarlo sul ring. Qui fa per schienarlo… ma a contare non c’è nessuno visto che O’Malley è rimasto fuori dal ring… e sta trattenendo, con tutto il suo peso, un Luke Claymore che, furioso, vorebbe entrare sul ring e farla pagare al greco. O’Malley trattiene il texano e gli impone di lasciare il ring… pena la squalifica, e la conseguente sconfitta, del suo amico Andy Guerrero. Luke, amaramente, lascia la zona; il referee torna sul quadrato e conta il PIN… ma Guerrero, ormai da qualche secondo, ha afferrato la bottom-rope con la mano sinistra, l’arbitro se ne avvede ed interrompe subito il conteggio.

    Artiom accenna una minima protesta, poi si rialza e prende a colpire Guerrero con degli stomp al corpo. Luke è ancora sull’entrance-stage quando vede, da lontano, il ragazzo di Larissa, bloccare Andy Guerrero… nella THESSALIAN CLOVERLEAF!!! Ci riesce! Kostantinos chiude la manovra, questo match potrebbe vedere un inaspettato epilogo! Andy è sottoposto alla tremenda torsione dettata dalla submission-finisher del lottatore greco, ed appare prossimo alla resa… Claymore può solo assistere, da lontano, alla disfatta dell’amico che solleva una mano e la batte sul m… NO!

    Guerrero poggia il pugno sul mat, poi anche l’altro, si solleva sui polsi ed alla fine, con una capriola, riesce ad uscire dalla manovra di sottomissione migliore del suo avversario!!!

    Kostantinos non ci crede. Si rialza per primo, Andy è stremato ma Artiom… è turbato. Prova a riordinare le idee. Andy intanto prova a rialzarsi, Kostantinos riprende a colpirlo con degli stomp, per indebolirlo ulteriormente. Poi lo afferra… ma Andy si aggrappa a lui e con una capriola all’indietro… fa rotolare Artiom verso le corde e da lì fuori dal ring! La caduta del greco è goffa, ma non particolarmente violenta. L’ex-Larissa Kid si rialza… rientra sul ring ed inizia a protestare con il referee visto che Guerrero, a suo dire, l’ha trattenuto per il costume.

    Intanto il messicano striscia verso l’apron… solleva lo sguardo… indica uno spettatore in prima fila che sta bevendo una bibita in lattina. Gli fa cenno di lanciargliela, svuota il contenuto fuori dal ring, ed appiattisce, nel pugno destro, la lattina di alluminio ormai vuota. Kostantinos lo raggiunge, cerca di tirarlo via dalle corde ma Andy, ancora a terra, usa la mano libera per mantenersi alla bottom-rope. Il referee tira via Artiom, intimandogli di concedere il rope-break a Guerrero, che adesso si rialza… Artiom spinge via il referee, scatta verso Andy… che si gira e lo colpisce con il pugno… potenziato dalla lattina metallica!!!

    Kostantinos crolla a terra, come un ciocco di legno, mentre Guerrero si libera subito del corpo del reato. Il messicano potrebbe già provare lo schienamento probabilmente… ma per rendere più credibile la sua opera… si sposta sull’apron, va a scalare il paletto… e decide comunque di concludere con la sua manovra migliore… il MEXICAN SPLASH! CHE VA A SEGNO! Guerrero tenta lo schienamento… e stavolta non interviene nessuno a fermarlo… UNO! DUE! TREEEEEEE!!!

    Suona la ring-bell, il messicano vince il match!

    Certo, con l’inganno, ma si può dire che il suo “cheating” abbia compensato il malevolo intervento iniziale di Glenn Luther che l’aveva invece sfavorito. Con questa vittoria, Andy Guerrero diventa, in questo momento, il wrestler con il miglior saldo vittorie/sconfitte , nei match “singoli”, da FUTURAMA 7 ad oggi (fatta, ovviamente, eccezione di Drago, che però non può competere contro sé stesso). Se le cose dovessero restare tali, anche al termine della prossima puntata, Andy Guerrero diventerebbe il prossimo First Contender al Total Title… ma chi affronterà?

    Un Drago ancora campione… o quel Thelonius Griffin con il quale ha già avuto a che fare durante le varie sfide avute contro i Saviors?

    ANDY GUERRERO def. ARTIOM KOSTANTINOS via PIN in 9’56”


    Divisorio
    Amy non è affatto felice, e non fa nulla per nasconderlo. Artemis la osserva mentre cammina nervosamente avanti e indietro nel backstage, nella zona vicina al varco per lo stage dell'arena. Il suo match è vicino e la tensione inizia a farsi sentire, tuttavia pare che la Lynch abbia tutt'altro per la testa.

    Amy: "Da sola non valgo nulla! Non è cambiato niente, niente! Sono la solita, inetta, incapace, inconcludente..."

    Artemis: "Sei una campionessa ora..."

    Amy: "Solo grazie a te! Pensi che non legga i commenti sui social? Pensi che non sappia cosa pensa la gente di me? Pensi che sia così stupida da non capire quanto la gente abbia ragione? Jana, tu devi allenarmi! Devi rendermi una wrestler migliore, una wrestler degna di te! So che questa sera sarai impegnata sul ring, e non voglio darti un peso ulteriore da sopportare, tuttavia...ho bisogno di te. Ho ANCORA bisogno di te!"

    L'Alphemale si ferma e, dopo aver poggiato le mai sui propri fianchi, scuote il capo scrutando la sua partner con un'espressione stranita.

    Artemis: "Ascolta Amy, lo sai tanto quanto me come funziona qui dentro. Si perde, poi si vince, poi si perde di nuovo. Il fatto che tu non sia soddisfatta dell'andamento dei tuoi match individuali non significa che tu non sia una lottatrice abile e temibile. Ognuna di noi passa periodi differenti, alle volte siamo più in forma, più energiche, più stimolate, mentre in altri ancora fatichiamo ad ottenere ciò che vogliamo e il nostro morale si abbassa."

    Jana indica Amy.

    Artemis: "Ma tu SEI una Tag Team Champion della Starlette Division, e non può essersi trattato affatto di un caso. Lo abbiamo fatto insieme, io e te. E' impossibile presumere che io possa aver compiuto quell'impresa da sola, se davvero è questo ciò che intendi. Non è razionale, non esiste che io possa fare il buono e il cattivo tempo a mio piacimento e con le mie sole forze.
    Sai cosa c'è invece?"

    La wrestler ceca poggia le mani sulle spalle della compagna.

    Artemis: "C'è che ognuna di noi è una lottatrice diversa dall'altra, con delle abilità uniche che fruttano quando vengono messe al servizio di una causa comune. Io ho talenti che tu non hai, e vale lo stesso anche per te. Sei una volpe, sei agile, strategica ed imprevedibile. E' il connubio tra queste diverse armi che dà vita ad un arsenale degno di nota. Ce l'abbiamo fatta perchè insieme siamo versatili e possiamo far fronte ad ogni situazione."

    Adesso Artemis indietreggia di due passi e, dopo una breve pausa, annuisce debolmente.

    Artemis: "Ma va bene... Se questo può servire a darti maggiore sicurezza e fiducia in te stessa, si, faremo degli allenamenti mirati in base alle tue esigenze. Prova solo a badare meno a ciò che dice la gente. Se fosse stato così importante per noi a quest'ora non saremmo neppure qui, e questo tu lo sai anche meglio di me. Stiamo iniziando a diffondere un messaggio scomodo che a priori non piace, siamo impopolari forse, ma facciamo ciò che riteniamo sia giusto e i fatti ci stanno dando ragione.

    ...

    A breve dovrò vedermela con Fei Hong. Chissà che non mi faccia il culo, magari ciò ti offrirebbe una prova di quanto ti sbagli. Ce la metterò tutta per vincere, ma quando esco là fuori sono sempre conscia di ciò che può attendermi, nel bene e nel male.
    Anch'io avrò bisogno di te. Tu ci sarai?"

    In seguito alla domanda posta ad Amy Artemis cambia espressione, mostrandosi stranita.

    Artemis: "Aspetta... In che senso hai ANCORA bisogno di me?"

    La Lynch rimane interdetta e fissa la sua tag team partner a lungo prima di rispondere.

    Amy: "E' un modo di dire, rilassati. Nel senso... Di nuovo. Comunque si, certo che ci sarò. E' il minimo, visto che hai accolto la mia richiesta."

    La Lynch poggia una mano sulla spalla dell'Alphemale, poi la supera allontanandosi da lei e le immagini sfumano.

    Divisorio
    Le telecamere di F-World 284 ci portano sullo stage dove risuona "For the Glory" degli All Good Things, preludio all'ingresso sul ring di Thelonious Griffin, accompagnato dai Murphy Brothers.
    Il leader dei Saviors, una volta arrivato a centro ring si fa porgere un microfono.

    TG: Signore e signori, il mio nome è Thelonious Griffin, e sono qui in qualità di Leader del gruppo più rivoluzionario della storia della Wrestling Triumph Federation!
    Tra una sola settimana il Total Title e il Light-Heavyweight Championship saranno alla mia vita ma stasera qualcuno nella stanza dei bottoni ha deciso che avrei dovuto rischiare la mia incolumità su questo ring contro David Turner...
    Un "Original" della WTF ma che non condivide la battaglia di Ronald Reeves, un uomo per certi versi simile al sottoscritto...

    Il pubblico presente in arena borbotta e fischia.

    TG: Avete capito bene!
    Parla poco, non fa tanto spettacolo davanti a voi marionette ma mena le mani sul ring...solo che non basta a non diventare una mia vittima.
    Turner, sei un compagno di squadra di Drago, colui che prenderò a calci la prossima settimana e sei anche un sottoposto di Cougar, colui che ho già preso a calci in tante occasioni.
    Quindi direi che manchi solo tu a cui far capire cosa si va incontro quando ci si mette contro di noi!
    La nostra rivoluzione non si ferma davanti a nulla e a nessuno... Sicuramente non davanti a qualcuno di cui apprezzo certe cose ma che si è qualificato come feccia in nome delle sue amicizie sbagliate.
    David Turner...

    Saviors: YOUR FIGHT.... IS... O...

    La Catchphrase dei Saviors è interrotta da una ben nota, oseremmo dire “famigerata”, theme song…

    La versione remix di “The Star Spangled Banner”, preludio all’entrata sul ring di Ronald Reeves!

    Il texano si presenta in giacca e cravatta sullo stage, sorriso a ventiquattro denti e spalle ben coperte dai tre atleti già pickati in queste settimane: il fido Drake Patton, al suo fianco, Domenico Carafa e Lemmy Crews un passo dietro.

    Sommersi dai fischi, i quattro coprono la rampa fino ad entrare sul ring. I Saviors li guardano con sospetto.

    Ronald Reeves, l’unico dei quattro ad avere con sé un microfono, inizia a parlare non appena scema la musica, ponendosi con fare “confidenziale” al fianco di Griffin.

    RR: “Quanta saggezza nelle tue parole, Griffin”

    Thelonius volge gli occhi a Reeves con naturale diffidenza… ma il Texano, con il quale non aveva intrattenuto grandi rapporti negli anni trascorsi in federazione, sembra non farci caso, anzi.

    RR: “Si vede che, come me, sei un figlio dello zio Sam… che tutti voi lo siete!”

    Allarga il discorso anche ai fratelli Murphy.

    RR: “I percorsi, le amicizie che uno sceglie, rendono chiara agli occhi di tutti la personalità di un individuo. Mettono a nudo la sua anima, e ci dicono su di lui tutto ciò che c’è da sapere”.

    Sospira, teatralmente mesto.

    RR: “Ho capito tutto ciò che c’era da capire su David Turner ormai tanti anni fa… quando tradì la Legacy per questioni di mero interesse. Da lui non mi sarei aspettato altro atteggiamento nei confronti degli Originals: era folle anche solo pensare che potesse essere uno dei nostri!”

    Fissa negli occhi Griffin.

    RR: “Lo avrai capito anche tu, Thelonius”

    Passa a chiamarlo per nome… un chiaro indizio del suo mutato atteggiamento.

    RR: “Siamo alla vigilia di una guerra, questo lo sto ripetendo come un mantra ormai da tempo, e la neutralità non è una posizione ammessa”.

    Quante volte la abbiamo sentita, di questi tempi?

    RR: “Tu e i Fratelli Murphy dovete scegliere una posizione. Non sarete a Larissa dalla notte dei tempi, come Drake, Domenico o il sottoscritto, ma siete ragazzi che hanno sempre combattuto con le unghie e con i denti per conquistare ciò che ritenevano spettasse loro. Ed io vi rispetto per questo”.

    Alza il tono della voce.

    RR: “Non siete come DarKhaos, o McFist. A voi NESSUNO HA REGALATO NULLA”

    Il pubblico reagisce spontaneamente con dei boos che non stemperano, però, l’ardore di Reeves.

    RR: “Ed è per questo che annuncio con grande piacere che Thelonius Griffin è il quinto ed ultimo membro degli Originals!”

    What??

    E Glenn Luther?
    Le ultime due pick di Reeves si sono rivelate una assoluta sorpresa!

    RR: “Benvenuto a bordo, ragazzo!”

    Thelonious Griffin guarda fisso verso la telecamera sorridendo.

    TG: Cominciate a tremare...

    Divisorio
    “Quindi saresti l’Underdog della contesa.”

    L’Imperatrice sta ascoltando le parole che l’intervistatore, Counter, le sta rivolgendo. Non le fanno granché piacere, stando al grugno che le fa comparsa sul volto. Lei tiene le gambe morbidamente accavallate, seduta. I lineamenti spigolosi del suo corpo paiono farsi appena più evidenti nel momento in cui la donna si torce appena gli abiti che indossa. Più militari rispetto al solito, con i capelli lunghi legati, a mostrare appena di più quel volto molto femminile, a differenza del corpo sciapito, quasi privo di curve.

    Fei Hong: “Tu lo sai, c’è sempre stato qualcosa che mi ha infastidito nel modo in cui qui facevano gli accoppiamenti. Io sono sempre stata mandata contro la più piccola delle due che ci trovavamo ad affrontare, Reiko contro la più grande: così li chiamano confronti paritari. Io non vado mai contro quello che mi viene assegnato, mai, mai, penso che ogni scelta avvenga perché così deve essere, mi piace stare a guardare e lasciare che le cose succedano. Come a me, anche ad Amy è stata data poca possibilità di potere mostrare cosa sa fare oltre il proprio corpo. Come a lei, oggi mi viene data la prima possibilità di avere a che vedere con una ragazza che in questo posto viene considerata grossa.”

    L’intervistatore sta per prendere la parola, ma lei, sapendo del suo carattere rinomatamente più molle di quello della collega, alza una mano.

    Fei Hong: “Non ho finito, hai lanciato la provocazione e adesso mi devi far parlare fino all’ultimo.”

    Un’affermazione appena più nervosa, anche se poco dopo si ristabilisce, il volto torna quasi tenue, come se niente o poco più fosse successo.

    Fei Hong: “Credimi, se ti dico che tante e tante volte mi viene in mente che questi limiti della natura non si possono superare. Anche io credo che, per quanto mi impegnerò, non riuscirò mai ad oltrepassare in forza fisica una qualche ragazza più grande di me di tanto. Io mi impegno. Ma invece a quella ragazza basterà lo sprint di un momento per arrivare dove io non arriverò mai, di questo me ne dispiace così tanto che, credimi, davvero, non ne hai idea. Quante volte ho pensato a come potessi cambiare, non ne hai idea. Io non credo a tutti questi discorsi sull’accettazione che fanno le persone, è tanto inutile sperticarsi per cose che, poi, non ci aiuteranno. Ma il punto è che io non devo fare una lotta all’ultimo sangue: posso essere come una vespa, pungere i fianchi di Artemis, poi tramutarmi in lupo ed azzannarla alla gola nel momento migliore, tirarla giù per le gambe e andarmene via da vincitrice. O potrei fare come feci con Roxanne, una mano sulla mascella quando meno se lo aspettava: esistono tanti metodi creativi, in questa disciplina — se creativi li vuoi chiamare — che veramente non ne hai idea, Signor Counter.”

    Le palpebre socchiuse, Fei prende un sospiro e si rialza.

    Fei Hong: “Non ne hai idea se parli così. Non mi piace correggere le persone, ma non sai affatto come sono nate le Wintergatan. Ne’ io chi sia, ne’ quanto allenamento io abbia fatto o che tecniche Io abbia al momento. E sono certa che Artemis, in qualche modo, finirà scavalcata da me e che, se non sarà così, ormai sarà accertata la nostra title-shot è questa è una mia soddisfazione personale. Ne ho avute già, ma di tanto in tanto mi piace pensare fuori dalla scatola e tornare a prendere una boccata d’aria fuori dalle Wintergatan. È vero, ho avuto una brutta salute per anni, essere con Reiko per me è una grandissima assicurazione. La nostra storia comincio’ col Roll-Up di una Big Girl, lei, su quella ragazza che in un torneo le diede tante difficoltà. E una stretta di mano, poi. Oggi siamo qui, due ex campionesse. Spiritualmente, in verità, ancora campionesse, concedimelo: non eravamo state mai sconfitte prima e, francamente, loro sì, anche se non da noi.”

    Una pausa.

    Fei Hong: “Avessi avuto voce in capitolo, forse le avrei fatte aspettare un po’, anzi, per arrivare al titolo. Ma era dovuto. E Reiko voleva così tanto delle altre avversarie, lei sugli avversari è così. Tanto competitiva. Ma invece...”

    Counter: “A quanto pare non c’è stato bisogno che ti facessi domande.”

    Fei fa una risatina.

    Fei Hong: “A quanto pare no.”

    Reiko: “CHAMP! CHAMP FIRST! MIA REGINA, IMPERATRIIICE! Ti stai a scorda’ la vestaglia o come la chiamate voi...”

    Fei Hong: “Bye bye e buono spettacolo, tifa per me, per il buon wrestling! REIKO! Sono qui! Ma che ti urli?!”

    Reiko: “STAI URLANDO ANCHE TU!”

    Divisorio
    Si apre un collegamento in diretta con l'area interviste, dove troviamo come sempre Jessica Jane Clement. L'intervistatrice s'appresta ad esordire.

    JJC: "Cari appassionati della WTF, sono in compagnia di un lottatore che sappiamo già prenderà parte al big match tra fazioni previsto per Anger Games, e coglierò l'occasione per porgli qualche domanda relativa ad una delle ultime pick."

    Ad un tratto un braccio penetra all'interno dell'inquadratura in primo piano sulla Clement: la mano regge una bottiglia di vetro.

    ???: "Birra?"

    Jessica, forse un po' infastidita, fa cenno di diniego con il capo.

    JJC: "No, grazie. Come se avessi accettato, James."

    L'inquadratura si allarga e vediamo al suo fianco James "Hammer" McFist; il pubblico pagante in arena fa partire un boato. Il wrestler di Chicago fa spallucce in seguito al rifiuto di JJC, dunque fa per terminare la sua bionda tutto d'un sorso.

    JJC: "Allora, McFist... Il prossimo PPV si fa sempre più vicino, qual è la tua percezione attuale e quale il tuo stato d'animo?"

    Hammer: "Beh, devo dire che più le fazioni stanno prendendo forma e più sale il livello di concentrazione in vista del grande evento. Molti mi vedono come un soggetto piuttosto rozzo, impulsivo, istintivo, ma... Posso assicurarti che studio anch'io. Non lascio nulla al caso."

    JJC: "Beh, l'ebbrezza però di certo non aiuta in tal senso."

    Hammer: "What?!? Stai scherzando spero... A parte il fatto che mi ci vogliono una dozzina di queste per andare un po' su di giri, e poi... Questa è pura benzina mia cara, te lo assicuro."

    L'intervistatrice scuote il capo, sorridendo.

    Hammer: "Anyway, devo ammettere che - tornando al tuo quesito - sta crescendo anche la tensione. Più siamo vicini ad Anger Games e più ci rendiamo conto di quale sia la posta in palio, quali le conseguenze di una vittoria o una sconfitta. Molti di noi si giocheranno il tutto per tutto, saranno disposti a sacrificare sè stessi. Sarà uno dei match più complessi delle nostre carriere e se qualcuno degli atleti che vi prenderà parte è disposto ad affermare di non nutrire la benchè minima preoccupazione... Beh, o è un idiota, oppure si è giocato tutti i neuroni con le droghe pesanti."

    JJC: "Cosa pensi dell'ultima pick effettuata da DarKhaos?"

    Hammer: "Andy è di certo una garanzia. Il loro gruppo ha conseguito numerosi obiettivi da quando è arrivato in federazione. Oggettivamente credo sia più logico per loro vedere me come un'incognita piuttosto che qualche altro membro della fazione."

    JJC: "Eppure qualcuno all'interno della community dei fans ha ipotizzato che possa essere proprio Guerrero a determinare il famoso ed imprevedibile fattore X, in chiave negativa. Mentre lo stesso Andy, invece, ritiene di poter essere si una sorpresa, ma in chiave decisamente positiva. Cosa mi dici a riguardo?"

    Hammer: "Lo sai, alle volte mi piace rispondere partendo da lontano."

    JJC: "Alle volte... Si, certo."

    McFist sorride.

    Hammer: "Lo adori, ammettilo. Ti fa portare a casa il pane senza richiedere che tu spenda troppe energie."

    JJC: "Non credo affatto, ma stiamo divagando... Prosegui pure."

    James prende un bel respiro a pieni polmoni, poi riprende a parlare.

    Hammer: "Io e DK siamo stati rivali per lungo tempo, forse lo siamo tutt'ora. Ma oggi ci troviamo dalla stessa parte. Essendo stati spesso in contrasto sono nati, naturalmente, confronti e paragoni. Entrambi possediamo dei talenti, rari o comuni che siano, e ognuno di noi ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Lui è molto più tecnico e razionale di me, io ho più cuore, sono più testardo, ostinato. Potremmo parlare di questo per ore, ma per rispondere alla tua domanda...

    ...

    C'è una cosa che DarKhaos possiede e non ha eguali in tutto il resto della WTF. Una grande capacità critica e di valutazione. Se avesse avuto anche il minimo dubbio su uno dei componenti da scegliere per Anger Games, puoi stare certa che non lo avrebbe neppure nominato. Non conosco molto Andy Guerrero, ma posso dire di conoscere un po' DK e questo mi basta, è una garanzia sufficiente."

    McFist piega il collo a destra e a manca, poi si mette a braccia conserte.

    Hammer: "Certo, nessuno di noi è perfetto e può sempre accadere di tutto, ma il fatto che sia stato DK a compiere quelle scelte riduce di molto le probabilità che qualcosa possa andare storto in seno alla fazione. Non ho intenzione di elogiarlo, solo di essere oggettivo. E, oggettivamente, penso che tra tutti DarKhaos sia l'unico leader di fazione in grado di offrire ai suoi compagni un certo livello di sicurezza ed affidabilità. Chi, seno? Reeves? Jax? O magari Cougar?!?
    Può sicuramente essere uno dei nostri tanti punti di forza, non è indifferente."

    JJC: "Ok James, grazie. Abbiamo quasi finito, ho un'ultima domanda per te. Hai qualche idea su chi possa essere... Il prossimo dei vostri?"

    James fissa l'intervistatrice per qualche istante, poi alza lo sguardo verso l'alto, riflettendo e grattandosi il mente con una mano. E, dopo diversi istanti di esitazione...

    Hammer: "Red Revolution Raven."

    Il wrestler di Chicago sorride a denti stretti, facendo poi per allontanarsi dalla Clement. Non sappiamo se lui possa essere al corrente di cosa farà DK, ma di certo la sua risposta non è stata altro che un joke per tagliare corto e depistare.

    Camera fades.

    Divisorio
    3rd - One on One Match: ARTEMIS vs FEI HONG

    Il terzo match della serata è il secondo incrocio, in singolo, tra le NEN e le Wintergatan. Dopo che Reiko ha sconfitto Amy Lynch, stasera si affrontano Artemis e Fei Hong. A prescindere dal risultato della sfida, difficilmente comunque alle ex-campionesse orientali verrà negato il richiesto rematch valevole per i WTF Starlette Tag-Team, probabilmente già ad ANGER GAMES 7, il che vorrà dire che queste due coppie saranno fuori dal 5 vs 5 Starlette Elimination Tag-Team Match.

    “Fight Like a Girl” è la prima theme che ascoltiamo, la prima ad entrare in scena è quindi Artemis. L’attire della donna di Drago è sportivo, ma non per questo mortificante della prorompente femminilità della bellezza ceca. La Mirjakova percorre la rampa con una certa fretta, e si infila sul ring scivolando sotto la bottom-rope. Non porta con sé la cintura di WTF Starlette Tag-Team Champion, titolo che comunque non sarebbe stato in palio. Il Sanctuary non pare esserle troppo ostile; Artemis completa la sua entrance, osservata dalla referee Rachel Blows e dalla ring-announcer Kelly Trump.

    La seconda ad entrare è, ovviamente Fei Hong. Al consueto attire, ben descritto in scheda e che per ricopiare prenderebbe circa cinque righe di questo show, la lottatrice cinese aggiunge un ventaglio che, solitamente, porta con sé quando vuole invocare la buona sorte. Prima di percorrere la rampa, sfoggia alcune plastiche pose prese da un qualche “kata”, quindi prende ad incamminarsi verso il ring, cercando di trascinare il tifo del Sanctuary dalla sua parte. Fei Hong completa poi lo stesso kata, una volta giunta sul ring, con un Artemis che la lascia fare, aspettando con pazienza in un angolo.

    Alla fine, il pubblico applaude mentre Artemis sembra più che altro divertita. La Blows chiede a Fei Hong di sbarazzarsi del ventaglio, per poter finalmente inizare la contesa. Suona quindi la ring-bell, le due avversarie si avvicinano, vanno faccia a faccia… e c’è un handshake tra le due lottatrici, elemento abbastanza apprezzato, col pubblico che applaude. Il primo contatto, vero e proprio, è un clinch: per qualche secondo Fei Hong tiene botta allo strapotere fisico di Artemis ma poi la maggior forza della lottatrice europea si fa sentire… Artemis spinge Fei Hong verso le corde e poi, prima che subentri il rope-break, si lascia cadere indietro, proiettando dietro di sé anche l’avversaria, con un BACKFLIP SUPLEX.

    Incredibilmente, nonostante la proiezione… le due non si mollano! Si rialzano continuando nel lock-up, Fei Hong prova a spingere Artemis verso un corner… ci riesce per due passi, poi Artemis punta i piedi, la blocca… ma adesso è la cinese a lasciarsi cadere all’indietro, trascinando con sé la campionessa Starlette Tag-Team, con un BACKFLIP SUPLEX! Le due continuano a rotolare sul mat, senza lasciarsi, si rimettono in piedi… ed Artemis riesce a trasformare il lock-up in una HAMMERLOCK in suo favore.

    La Alphemale transita quindi in una FRONT-FACELOCK, passando nuovamente avanti alla sua avversaria. Fei Hong la spinge comunque verso le corde, una volta raggiunte… è rope-break, e la Blows separa le due combattenti. L’asiatica afferra però Artemis per un braccio, irish-whip… rovesciata dalla Mirjakova, che sul ritorno si appiattisce sul mat… ma Fei Hong si è agganciata alle corde, evitando il rimbalzo! Artemis si rialza, Fei Hong fa per afferrarla per il capo, ma la ceca le blocca un braccio e glie lo torce. Wristlock prolungata finchè.. Fei Hong non comincia a fendere l’aria con una combo di MARTIAL ARTS KICKS!

    I colpi vanno tutti a vuoto però, perché Artemis arretra per schivarli, arrivando a ripararsi in un angolo e chiedendo il rope-break. Fei Hong rifiata, arretra… Artemis appare colpita ma, furbamente, cerca di riportare la contesa su corde che gli sono più consone, sfidando l’orgoglio dell’ex-campionessa con una strenght-challenge! Seppur titubante, la Strikin’ Queen non si tira indietro: le mani delle due ragazze si incrociano, e la prova di forza comincia! Fei Hong si difende meglio che può… ma Artemis è fisicamente più forte, la sbatte a tappeto e cerca di costringerla spalle sul mat! UNO! DUE! FEI HONG SOLLEVA UNA SPALLA!

    Artemis ci riprova una seconda volta, sempre senza successo; dopo il secondo tentativo, Fei Hong si libera dalla presa con una capriola all’indietro, schiva Artemis che provava ad afferrarla… e poi è lei a portarla a terra con un ROLL-UP! UNO! DU… NO! ARTEMIS SI LIBERA! Le due si rialzano, la forzuta lottatrice dell’est-Europa torna all’assalto.. ma Fei Hong le salta addosso, dapprima con le ginocchia sulle spalle di Artemis, quindi scivola in avanti con una capriola, e la porta giù con un SUNSET FLIP PIN! UNO! DUE! ARTEMIS RIESCE A LIBERARSI ANCHE STAVOLTA!

    Si sta ancora rialzando però quando Fei Hong prima piazza un LOW ROUNDHOUSE KICK, seguito subito dopo da un AXE KICK! E’ il JUDGEMENT DAY, una delle combo più letali della cinese! Artemis rotola in un corner, Fei Hong aggrotta la fronte, la va a riprendere e la whippa verso l’angolo opposto… ma Artemis è così più pesante che, seppur mezza rintronata, riesce a rovesciare il lancio! Fei Hong però evita l’impatto coi sostegni, salta sulla second-rope… supera con un balzo Artemis che correva verso di lei, quindi le due ragazze scattano contemporaneamente una contro l’altra e… LA JANACONDA PIAZZA UN RUNNING FRONT DROPKICK!!!

    Impatto davvero duro, Fei Hong rotola in un corner, cercando riparo… Artemis si rialza, la mette nel mirino e… TURNBUCKLE ROLLING THUNDER!!! A SEGNO!!! La campionessa in carica prova il PIN… UNO! DUE! T…NO! KICKOUT DI FEI HONG! Ma è ancora Artemis a rialzarsi per prima: sfida l’avversaria a rimettersi su, quindi prende a colpirla con una combo pugilistica, pugni dati sia di destro che di sinistro… Fei Hong cerca di difendersi, alzando la guardia… ma la miglior difesa è l’attacco, e la cinese lo sa: contrattacca quindi con una serie di rapidi jab, seguiti da una sfilza di LOW KICK, e come conclusione… SPINNING BACK FIST!

    Artemis barcolla, Fei Hong la mette in ginocchio con un MIDDLE KICK alla coscia sinistra. L’avversaria è a carponi… AXE KICK sulla schiena da parte di Fei Hong! Che dopo il colpo, fa rotolare una dolorante Artemis e la schiena… UNO! DUE! SOLO DUE! La Bai Hu decide allora di allontanarsi, verso un corner, e sale all’altezza della second-rope: quando Artemis è pronta a rimettersi in piedi, di spalle all’avversaria; Fei Hong si lancia… FLECHE!!! (Diving Double Foot Stomp on the Back of Head) A VUOTOOOOO!!!

    Artemis schiva il colpo… e manda a terra Fei Hong con un violentissimo BACKHAND SLAP!!! Il manrovescio è così forte che Fei Hong pare quasi perdere i sensi, mentre Artemis scuote la mano arrossata ed intorpidita dal colpo. La lottatrice ceca fa poi per rialzare una Strikin’ Queen inerme… e la finisce con il KO-NEC! A SEGNO! Artemis schiena Fei Hong… UNO! DUE! TREEEEE!!!

    Uno “strike shot”, per il quale ad Artemis fa ancora male la mano, riduce ai minimi termini la Strikin’ Queen che viene poi finita dalla finisher della rivale!

    Artemis si sta rialzando, la Blows le solleva il braccio in segno di vittoria, la WTF Starlette Tag-Team Champion festeggia quando… oh no… ecco rimaterializzarsi sul ring la misteriosa lottatrice mascherata dalla lunga chioma bionda!!! Che si fionda all’attacco di Artemis, che inizialmente prova a difendersi e replicare ai colpi… ma la mascherata oggi sembra furente, ci va giù duro ed una stanca Artemis alla fine non può che soccombere ad un brutale pestaggio, che quanto meno termina rapido, così come è iniziato. La mascherata si dilegua ancora una volta in mezzo alla folla, e per il momento, il perché di questi suoi raid, continua a restare un mistero.

    ARTEMIS def. FEI HONG via PIN in 7’43”


    Divisorio


    E' notte, siamo ancora una volta nella facility. Ci troviamo nei parcheggi dove vediamo ancora una volta Tara, passeggiare senza una meta.

    Tanija, quindi era così la tua vita? si domanda tra sé e sé mentre cammina tra le automobili parcheggiate. Forse ti domandavi se qualcuno ti riuscisse ad amare veramente, vero? O se era solo per quello che facevi loro a letto. Ti sentivi sola, ti mancavano dei ricordi veramente felici ... sentivi il bisogno di, amore?

    Cammina, accarezzando le macchine vicine con la punta delle dita, pensierosa, procede a passi lenti e cadenzati verso una direzione sconosciuta. Non ha una meta, sta solo camminando, parlando con sé stessa.

    E' così difficile indagare sul tuo passato, Tanija. Molti tuoi documenti sono scomparsi e ... e non so perché.

    Sembra quasi un caso del destino, ma di fronte alla Rossa si para una vecchissima conoscenza di Tanija Vegas che Tara non riconosce, ma sente che quella figura ha delle risposte.
    Tutti noi la riconosciamo, è Liz Hard che è seduta sul bordo del marciapiede con in mano una bottiglia di Rum in mano, ne beve un sorso mentre osserva, con sguardo vacuo l'orizzonte, totalmente nero.
    Per chi l'avesse visto, in passato fu proprio lei a cancellare tutti i dati della Rossa, ricercata dalla polizia americana. Fu grazie a lei, se Tanija poté lottare tranquillamente in grecia senza l'interpol alle calcagna.

    Mh? il verso della Hard è accompagnato dal suo voltarsi, forse eccessivamente sciolto. Tara può vedere come la bottiglia sia mezza vuota. Ohh, sei tu. Ti ho visto al PPV. Veni, siediti accanto a me, vuoi un sorso? le chiede porgendole la bottiglia.

    Tara sul momento non dice nulla, ma si siede accanto a lei ... osserva la strada, è bagnata, deve aver piovuto tutto il giorno dopo che era entrata nella Facility. Aveva passato una giornata intera con Fivi e forse per la prima volta aveva conosciuto un po' di più Tanija.

    Io ti ricordo, ma non so perché. Siamo state a letto?

    La Hard aggrotta le sopracciglia per qualche istante, prima di realizzare Non hai ancora i tuoi ricordi? Ah!
    Fu tre anni fa quando ci sedemmo in questo marciapiede assieme e ci accordammo, tu mi facesti lottare con te, finii addirittura in PPV e in cambio, cancellai ogni tuo dato dai database della polizia americana per farli smettere di cercarti.
    Che occasione! Lottare in PPV e dimostrare le proprie capacità!
    Liz sembra aver bevuto molto, i suoi occhi vacui vagano nel vuoto della notte mentre narra momenti passati durante il quale aveva visto uno spiraglio verso la notorietà ... ma avevano perso.
    Tanija era diventata una star, mentre lei? Lei era rimasta là, come comparsa nella vita delle altre. Forse era per quello che ora era là a bere, da sola.
    Le porge di nuovo la bottiglia, e Tara, anche se con qualche remora, la afferra e ne beve un sorso ... è un sapore strano, un calore che piano piano dalla bocca scende fin dentro al petto, sbarra gli occhi e sospira. E' passato.

    E se ti chiedessi nuovamente una mano? le domanda, attirando la sua attenzione Che vuoi? replicò rude Liz

    Puoi aiutarmi a ritrovare una persona?

    Divisorio
    Backstage.
    Camerino di David Turner. La seconda pick di Max Cougar si sta preparando in vista del match che lo vedrà contrapposto a Thelonious Griffin, quando...

    ???: 'Sei pronto amico? Carico per il match di stasera?'

    Turner si volta, conscio che la voce appartiene a Drago. Il wrestler di Liberec si siede accanto ad un Turner che non pare particolarmente felice di questa intromissione, eppure Drago sembra su di giri.

    Dr: 'Siamo una squadra, David, e come tale dobbiamo ragionare! Questa sera te la vedrai con un uomo del quale sarebbe meglio diffidare, considerando chi ha alle sue spalle e considerando il suo recente passato. Sai, non si è fatto scrupoli a rapire una donna...'

    Turner non risponde, ma Drago non se ne cura.

    Dr: 'A breve lo metterò io al suo posto, ma questa sera sarai tu a sconfiggerlo e a dargli la lezione che si merita! Io sarò a bordo ring ad osservare che non ci siano intromissioni sgradite, in modo tale che la contesa possa svolgersi nella massima correttezza! In fondo, ora, siamo parte dell'Army... Siamo sulla stessa barca!'

    Drago poggia amichevolmente la mano sulla spalla di Turner, il quale si alza di scatto lasciando perplesso il fighter.

    Turner: “No, grazie Drago.”

    Una risposta secca e precisa da parte di David che si allontana dal giovane lottatore.

    Turner: “Noi saremo un team One Night Only, e quella sera non è stasera. Non riesco ancora per quale preciso motivo o sotto quali fumi Max Cougar ha avuto questa brillante idea. Ma va bene, fa parte del gioco. Questo tuttavia non ci obbliga a essere amici. Tu ora sei quello che io ero tre anni fa e ciò che io voglio ora è riprendermi quel posto. Partirò dal basso? Ovvio, non sono Reeves che pretende di avere tutto e subito. Farò un passo alla volta, ma questa mia scalata sarà epica appunto per questo. Tu hai avuto le tue glorie drago che nessuno ti nega, ma detto in parole povere non mi interessa. Noi saremo compagni ad Anger Games, ma non prima e non dopo. ”

    Turner sorride.

    Turner: “Stasera quindi inizierò con Thelonius Griffin, ma lo farò da solo come ho sempre fatto.”

    Le immagini sfumano.

    Divisorio
    La telecamera inquadra dall’alto l’arena del Sanctuary, sono tutti frementi nell’attesa di vedere chi sarà il prossimo atleta a fare la sua comparsa sul ring, ma la theme entrance ci toglie ogni dubbio!
    Si tratta di “Get Lucky” dei Daft Punk, è proprio il Luckyman Garet Jax a fare il suo ingresso!
    Il wrestler di Las Vegas indossa un abito melange di cachi su camicia rosa taslucida, ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.
    Batte il cinque a parecchi suoi fans, quindi si ferma a posare in favor di telecamera ad un cartello veramente ben fatto nella prima fila: infatti, su quattro stickman, sono montate le foto di Jax, Cougar Jr, Hardaway e Mannix, intenti a schiaffeggiarsi, recitanti la scritta: “4S: SUPER SLAPS SPECIAL SQUAD”.
    Il Luckyman sembra parecchio divertito dal cartello ironizzante circa la situazione d’instabilità all’interno della sua squadra, quindi si fa passare un mic da un road agent, si avvia verso le scalette e sale sul quadrato!
    Sentiamo cosa ha da dirci.

    GJ: “Bene, bene, bene… regola numero uno: il mercato della pubblicità è probabilmente il mercato numero uno nella vigente economia mondiale.
    Regola numero due: nella pubblicità, bene o male, l’importante è che se ne parli… ed oggi si parla di me, di Jax il giocatore d’azzardo, colui che rischia di costruire un team troppo esplosivo da poter essere controllato.
    Domani, si parlerà comunque di me: Jax, il fine e coraggioso stratega che ha costituito un team fatto di lottatori abili, capaci, fieri e motivati alla conquista della vittoria!”

    Reazione mista da parte del pubblico, c’è qualche timido applauso, ma perlopiù regna un dubbioso silenzio.

    GJ: “Regola numero tre: mantenere sempre ciò che si promette nelle pubblicità.
    Ho promesso ad Axel che l’avrei aiutato a diventare il nuovo Astonishing Axel Cougar, eccolo lì, a sputare sangue sul ring, a dimostrare a tutti che avevo ragione: lui non aveva bisogno di Jax in quanto leader, ma di Jax in quanto suo pari, suo alleato, lui aveva bisogno di un’occasione, aveva bisogno di fiducia.
    E, naturalmente, di un buon palcoscenico.
    Ho promesso a Tyson di garantirgli il posto che si merita: lì, nel gotha dei più grandi atleti di tutti i tempi, senza essere secondo o terzo a nessuno.
    Non sarò il suo leader, sarò il suo fedele alleato, ed avrà l’occasione di portare a casa l’ennesimo trofeo senza il rischio di incorrere in pesi o zavorre d’alcun tipo.
    E lo dico perché ho promesso a Box che io sarei stato colui che avrebbe premiato la meritocrazia, e meritocratimente l’ho scelto come miglior wrestler rimasto ma sottovalutato dai miei colleghi capitani.
    Ed anche lui ha accettato di combattere insieme a me, da pari, perché siamo professionisti, ed al di là delle nostre rivalità, delle nostre… antipatie, siamo tutti in grado di riconoscere una squadra vincente, quando ne vediamo una!
    E voi, tutti voi, abbiate il coraggio di guardarmi negli occhi ed affermare che la mia squadra non fa paura!”

    Il tono di Jax si è via via fatto più accorato, fino ad un finale quasi accusatorio; nell’arena riecheggia un certo brusio, si sente sia qualche urlo d’incitamento che qualche fischio isolato, segno che le parole di Garet Jax non stanno ancora colpendo nel segno.

    GJ: “Regola numero quattro: le promesse sono credibili, solo quando sono fatte da uomini credibili.
    Lo ammetto, fino ad ora ho avuto la presunzione di presentarmi ai vostri occhi come un uomo credibile, ma senza fornirvi prove tangibili.
    Ma ho un rimedio per questo: ci sono uomini che affrontano i palcoscenici per farsi pubblicità, e uomini che li affrontano per cambiare le cose, per lanciare messaggi.
    Tempo addietro, ricorderete il mio accorato invito nei confronti dell’Unicef e della situazione turca”.

    Partono degli applausi convinti stavolta, ma Jax con un rapido e brusco cenno della mano fa per stopparli, come se non volesse essere interrotto o applaudito per qualcosa di così ovvio, per non perdere il filo del discorso.

    GJ: “Ebbene, io so parlare, ma so anche ascoltare; e non posso ignorare le parole che sono state dette da un mio collega, recentemente, che con coraggio e passione si è schierato dalla parte del bene.
    Sono parole che mi hanno rincuorato, rinfrancato, e mi hanno fatto capire quanto coraggio ci sia dietro quella persona.
    Ebbene, io un uomo di quel calibro, lo voglio nel mio team, ed è con grande onore ed orgoglio che do il benvenuto ad un altro vincitore per ben due volte agli War Games, Arslan Hacioglu!

    Stavolta il pubblico reagisce con un convinto applauso, molto caloroso, che si mischia a dei boati per l’ingresso del wrestler turco, che affronta un imprevisto face-pop grazie alle sue recenti dichiarazioni!
    Arslan Hacioglu compare in scena, un po’ imbarazzato per il grande affetto che gli tributa il pubblico, merito anche dell’introduzione che gli ha fatto Jax. Senza perdere tempo, l’ex-Halfmoon II raggiunge il ring, e stringe la mano al suo leader, che con garbo gli passa un microfono.

    AH: “Buonasera a tutti… sapete tutti che non sono un fine oratore… e di certo non sono Garet Jax, quindi sarò breve.”

    Arslan si ferma un istante, e fissa con intensità il Luckyman.

    AH: “Come ben sapete, a nessun wrestler è dato rifiutare una chiamata. Quindi non starò a parlare di un’accettazione che non può che essere ovvia. Tempo fa, pur sapendo che non era possibile scegliere SE e a da CHI essere chiamati, ho affermato che se avessi potuto esprimere una preferenza, avrei voluto lottare per Garet Jax. Vedete, i prossimi ANGER GAMES vedranno quattro squadre, con relativi quattro leader. Di questi, tutti e quattro sono wrestler superlativi, iper-titolati e famosi. Di questi quattro… forse solo due possono essere definiti davvero degli uomini, prima ancora che dei wrestler, coraggiosi. E di questi due uomini coraggiosi, solo di uno possiamo apertamente dire che è di buon cuore. Una qualità troppo spesso sottovalutata, ma essere di buon cuore, vuol dire essere un leader generoso, un leader che pensa alle sue truppe, alla sua squadra, prima del sé.

    Credo che l’unico tra i leader in gara ad avere queste doti, sia Garet Jax. Quindi… Öyleyse ... teşekkürler, Garet Jax Bay.
    Bugünden ve sonsuza dek kardeşim.”

    Jax annuisce e sorride, ovviamente non ha capito un cazzo di quanto Arslan gli ha detto. Il turco si guarda intorno, sospira, poi torna a rivolgersi al capitano degli “Aces of Diamonds”.

    “Forse lo immagini già, ma stai pur certo che ti diranno che potevi fare una scelta migliore. E forse è così, almeno se consideriamo il palmares o il “lustro” di altri potenzali candidati. Ma hai scelto me, ed io non solo ti ringrazio per l’opportunità… ma ti faccio una promessa: farò tutto ciò che è in mio potere per aiutare questa squadra a vincere gli ANGER GAMES. Nel team c’è anche Tyson Hardaway; ed io e lui siamo tra i pochi a poter vantare di aver vinto questo tipo di competizione già due volte… dopo ANGER GAMES 7, saremo gli unici ad averla vinta per tre volte. E magari dedicheremo questa vittoria al Rojava, per far si che certi avvenimenti non cadano nel dimenticatoio non appena la TV smette di parlarne.”

    Stavolta Garet annuisce più convinto, Arslan gli va incontro… virile abbraccio tra i due, quindi Garet gli solleva il braccio destro e lo indica… nella sorpresa generale, Arslan Hacioglu è la sua ultima scelta; anche il team di Garet Jax è al completo. Resta quindi l’ultima pick a cui dobbiamo assistere.

    Divisorio
    4th - One on One Match: DAVID TURNER vs THELONIUS GRIFFIN

    Sulle note di “For the Glory”, il primo ad entrare in scena è l’ultima acquisizione del team Originals in ottica ANGER GAMES 7: Thelonius Griffin, che si presenta in scena indossando il consueto soprabito lungo ma, dato interessante, senza portarsi dietro i Murphy Bros. Il pubblico rumoreggia decisamente durante l’entrate del leader dei Saviors che, quando giunge sul ring, l’intera area di scontro viene invasa da una nube di fumo bianco… ci vogliono diversi secondi prima che questa nube si diradi, ed alla fine, quando la visibilità torna normale, vediamo Griffin, in posa plastica, al centro del quadrato… non poca teatralità da parte di chi, invece, vorrebbe esaltare solo la parte “seriosa” del wrestling.

    “Weak” dei Seether introduce poi in scena David Turner: il losangelino riceve parecchi applausi; nonostante non abbia brillato in termini di prestazioni da quando è tornato, il pubblico pare almeno apprezzare le sue prese di posizione, probabilimente soprattutto in chiave anti-Originals. Turner appare soddisfatto dall’accoglienza, sorride ed alza i pugni al cielo, mentre percorre la rampa d’accesso. Arriva quindi sul ring, dove oltre a Griffin (che nel frattempo si è tolto ogni indumento superfluo alla sua tenuta da combattimento) c’è anche il senior-referee Simon Tavernish. Turner se la prende comoda e completa l’entrata, andando a mettersi in mostra a due angoli del ring.

    Non avrebbe ancora finito… ma al suo avversario non piace aspettare! Griffin attacca Turner alle spalle mentre questi sta scendendo dalla second-rope in un angolo; Tavernish è obbligato a dare il via al match, che comincia così ufficialmente! Griffin piazza diversi pugni a martello sull’avversario, lo spinge nell’angolo ed inizia poi a strozzarlo con due mani! Tavernish minaccia di squalifica il leader dei Saviors, che si ferma per qualche istante… poi torna ad afferrare Turner per i capelli, lo sposta in un corner adiacente e… TURNBUCKLE FACESMASH!

    Riprende a colpirlo con dei pugni al petto, finchè non è costretto ad allontanarsi, in virtù del rope-break. The Reaper però non perde l’iniziativa… afferra Turner per la nuca, rincorsa verso le corde più lontane e poi… LO LANCIA, OLTRE LA TOP-ROPE! Turner crolla sul concrete, fuori dal ring, mentre Griffin spara qualche posa plastica al centro del quadrato, rispondendo poi con frasi irripetibili ai fischi della folla. Dopo un po’, opta per raggiungere Turner fuori dal quadrato: lo raggiunge alle spalle, lo afferra per i capelli e.. APRON FACEBUSTER!

    Thelonius prosegue con qualche altro pugno, poi rientra sul ring rotolando sotto la bottom-rope, si rialza al centro del ring e sembra autocelebrarsi! Turner è poggiato all’apron, prova a risalire… Griffin lo va a riprendere per i capelli, lo porta sull’apron-ring… lo volta e lo colpisce con un HAMMER PUNCH al petto! David ricade, per sua fortuna sull’apron, e rotola all’interno del ring. E’ sempre il prossimo sfidante di Drago (per il Total ed il Light-Heavyweight Championship) a rialzare il losangelino, irish-whip e pugno front… NO! TURNER SCHIVA IL COLPO!

    L’Handsome One contrattacca con un preciso montante, poi un secondo e Griffin è alle corde! Turner decide di restituirgli un po’ di quanto incassato in precedenza e con uno STANDING DROPKICK spedisce il leader dei Saviors fuori dal ring! Decide di non dargli tregua: Thelonius si sta rimettendo su, Turner lo segue subito ed inizia a percuoterlo con delle chop, quindi lo trascina verso i gradoni d’acciaio e… STEEL-STEPS FACEBUSTER! Dopo il colpo, attesta un’altra chop all’avversario intontito e poi riporta il nemico sul ring.

    L’attacco di Turner prosegue a suon di pugni e sberle, che inizialmente servono a bloccare Griffin in un angolo, quindi continuano comunque senza tregua. Quando però Turner cerca di whippare Thelonius verso l’angolo opposto, The Reaper (pur pagando pochi kg di dazio, nei confronti del rivale) rovescia il lancio usando tutta l’energia che ha in corpo, e mandando David a sbattere con violenza contro i turnbuckles. Il losangelino finisce a terra, e Griffin prova ad addormentarlo, serrandolo in una SLEEPER HOLD.

    La manovra dura un bel po’, con David messo in difficoltà anche dalle scorrettezze di Griffin che, quando nota l’arbitro distratto, si poggia coi piedi sulla bottom-rope, aumentando il “peso” applicato alla giugulare del losangelino. I fischi ed i boos del pubblico sembrano mettere in allerta il referee, che però non riesce a cogliere Griffin sul fatto, ed il lestofante può così continuare a maramaldeggiare, portando Turner vicino allo svenimento! Tavernish deve valutare se David, che pare essere stato definitivamente addormentato, sia in grado di continuare. Pertanto gli solleva il braccio… e c’è la PRIMA CADUTA, col braccio che torna giù, floscio e senza vita. Il referee lo solleva di nuovo… SECONDA CADUTA! Lo fa ancora una volta… TERZA ED ULTIMA CADU.. NO!

    IL BRACCIO DI TURNER NON CADE!

    Il 2-times Rising Star Champion sembra rianimarsi, il pubblico lo sostiente… David riesce addirittura a rialzarsi, inizia a colpire Griffin con delle gomitate… fino a liberarsi! Quindi scatta verso le corde… Griffin si abbassa per un BACK BODY D.. AVID RIESCE A FERMARSI E LO COLPISCE CON UN TOE KICK ALLA TESTA! Griffin barcolla… RUNNING CLOTHESLINE DI TURNER! Griffin la subisce, ma resta in piedi! Turner però ci riprova… stavolta JUMPING CLOTHESLINE… E GRIFFIN VA GIU’!!!

    Il losangelino si rialza, anche Griffin poco dopo si rimette quanto meno seduto… E SUBISCE UN NECK-SNAP! Turner si è ripreso alla grande, adesso lo rialza e… SCOOP SLAM! Quindi rincorsa dalle corde e… RUNNING ELBOW DROP! C’è lo schienamento… UNO! DUE! NOO! GRIFFIN KICKS OUT!

    Il leader dei Saviors fa per rialzarsi, Turner invece per riprenderlo… ma Griffin lo afferra per i pantaloni e lo fa cadere in avanti, sul second-turnbuckle, in un angolo!

    Turner crolla all’indietro, mani sul muso mentre Griffin se la ride sadicamente, va ad afferrarlo per le gambe… le divarica e… FALLING HEADBUTT TO THE GROIN… A VUOTO!!! Griffin da una testata sul mat, perché Turner rotola via! L’Handsome One va a rialzare l’avversario, lo afferra e… VERTICAL SUPLEX! POI UN SECONDO! ED INFINE, CHIUDE IL FALLING STAR (Triple Suplex Combo) con un FISHERMAN SUPLEX CON TANTO DI PONTE!!!

    UNO! DUE! Griffin cerca di liberarsi… ma Turner, più possente di lui, riesce a tener serrata la presa… E C’E’ IL TRE!!!

    David Turner si aggiudica il match, con uno schienamento a ponte, al termine di una delle sue migliori combo! Dopo il conteggio però, Turner rotola rapidamente fuori dal ring, anche perché Griffin è stato sconfitto… ma è tutt’altro che battuto e, furente, prova a gettarsi subito sull’avversario, ma David è lesto ad allontanarsi. Tavernish raggiunge Turner e gli alza un braccio; David può indietreggiare senza perdere d’occhio il nemico sul ring, ma lo fa con il sorriso sulle labbra. Griffin invece si accanisce, disperato, con il turnbuckle più alto, in un corner… è abbastanza ovvio che questa sconfitta non è certamente il modo migliore di avvicinarsi a quello che potrebbe essere uno dei match più importanti della sua carriera.

    DAVID TURNER def. THELONIUS GRIFFIN via FISHERMAN SUPLEX PIN in 7’06”.


    Divisorio
    Le immagini inquadrano di spalle, quello che è chiaramente riconoscibile come Axel Cougar:
    capelli, tenuti dalla sua classica bandana, giubbotto di jeans a maniche corte, camicia di flanella legata alla vita, scarponcini da cui fuoriescono le calze di spugna. E dandoci le spalle lo sentiamo parlare

    AC: "Certe opportunità vanno colte al volo. E il treno che è passato e che ho preso al volo, sapete dove mi porterà? Alla vittoria degli Anger Games! Ne sono certo. Garet Jax ha messo su una squadra con troppa fame di vincere per poterci fare intimorire dagli avversari. Un team con talmente le palle in ebollizione, per cui non temiamo ne Originals, ne invasoti della WTF. e nemmeno quel gruppo messo su da quel vecchio rincoglionito di nome Max Cougar!"

    Axel muove le spalle, ma non si gira ancora a favore di camera.

    AC: "Jax ha messo su un gruppo con tutte punte di diamante. Diamanti splendenti, scuri, qualcuno un pò grezzo, qualcuno con qualche impurità,ma tutti durissimi. E io voglio brillare come e più di tutti gli altri. Perchè quando vincerò i Games, lo farò da "Astonishing" Axel Cougar! E non avrò nulla di meno dei miei compagni!"

    Axel si gira, e mostra che si è pitturato completamente la faccia, creandosi una blackface, che mette in imbarazzo chi lo sta guardando, tranne se stesso, perchè si lascia in un'espressione di orgoglio.

    Camera goes black.

    Divisorio
    Spogliatoio della Militia Romana Sacra.
    O, almeno, di quello che erano i Milites.
    Karl Barbarossa si sta infatti riscaldando da solo, in attesa del suo prossimo match contro Ronald Reeves, colui che ha messo i bastoni tra le ruote al progetto della Militia.
    La porta dello spogliatoio si apre e Karl sembra non dare peso all'ingresso di Domenico Carafa.
    Per poi accorgersi che, con lui, c'è anche Ronald Reeves.

    K: "Cosa ci fate qui? Volete assalirmi prima del mio incontro? TU, Carafa, non pensavo arrivassi fino al punto di..."

    Carafa cerca di calmare Karl.

    DC: "CALMATI! Non osare pensare ch'io voglia rompere il nostro sodalizio. Te l'ho ribadito settimana scorsa ma i tuoi dubbi ti stanno rodendo. Sto lavorando per la Militia!"

    Karl se la ride.

    K: "Non mentirmi, Domenico. Ormai non c'è più alcuna Militia se vai in giro con quel..."

    Carafa lo ferma di nuovo.

    DC: "Non sei un bambino. Prima di dare giudizi affrettati dovresti ascoltare chi ti si para davanti. Non sei un cavaliere? Dovresti essere tu in primis ad andare oltre i pregiudizi e sempre prestare ascolto al tuo prossimo! Poi giudicherai con calma e agirai come meglio credi..."

    K: "Sarà meglio che si ponga nel modo giusto perché io non ho tempo da perdere... Ho un match contro di lui tra poco."

    Reeves fa un passo avanti, ponendosi alla stessa altezza di Carafa.
    Inarca un sorriso divertito.

    RR: “Tranquillo, Barbarossa… questa faccenda non ha nulla a che fare con il nostro match di questa sera”

    Lo fissa intensamente.

    RR: “Immagino che tu abbia capito che se sono entrato io da quella porta, e non DarKhaos, significa che tu sei fuori dagli Anger Games, ufficialmente”.

    Giudizio sferzante, per quanto facilmente immaginabile.
    Non la più classica delle captatio benevolentiae, comunque. Qualsiasi cosa voglia dirgli Reeves, non intende certo andare per il sottile.

    RR: “Ma non tutto il male vien per nuocere, voi Milites lo sapete meglio di me. Potremmo dire che la sofferenza ci avvicina a Dio…”

    Inarca un sorriso amaro.

    RR: “O che il Signore, quando chiude una porta spalanca un portone. Per te quel portone sono io”

    Il tono di Reeves è dannatamente serio.

    RR: “Tu non sarai mai un Original. Ma nondimeno, sono due settimane che Domenico non fa altro che parlarmi bene di te, di quanto tu sia un degno compagno in ogni battaglia. E Dio solo sa quanto ne avremo bisogno”.

    Fa una pausa teatrale.

    RR: “Nessuno ti ha scelto, e questo vuol dire che ai nostri occhi sei meglio di Drago, McFist, DarKhaos, Cougar e tutti gli altri che si sono messi sulla strada degli Originals. Ci saranno opportunità per te, quando avrà inizio il Nuovo Corso”

    Reeves allunga la mano destra, senza staccare gli occhi dalle iridi di Barbarossa.

    RR: “E’ sufficiente che tu capisca qual è la parte giusta in questa guerra”

    Barbarossa sorride a Reeves e allunga la mano... Per poi ritirarla dietro.

    K: "L'unica parte giusta in questa guerra è la MIA!"

    Provocando lo sdegno di chi ha di fronte.

    K: "Stai davvero cercando di utilizzare la diplomazia, credendo di avere di fronte a te Domenico Carafa? Io non entro in questi giochi. Non è da me. Io sono un cavaliere! Potrai deridere chi sono, ma i miei valori sono quello che mi spingono a vivere e a combattere! Io non vi rinuncerò mai e servirò una sola fazione: la Militia Romana Sacra!"

    Reeves si innervosisce mentre Carafa non sa come reagire.

    K: "La grande guerra che si combatterà qui forse non mi vedrà per ora protagonista ma non per questo mi schiererò con chi non rispetto. Io combatterò ogni battaglia dando il meglio di me, perché questo significa essere Karl Barbarossa! Sono sempre stato in minoranza in questo mondo e combatto per diffondere le mie idee di giustizia, lealtà e coraggio. Se dovrò combattere da solo, con nessuno alle mie spalle, accomodatevi pure. Preferisco cadere in battaglia piuttosto che servire Ronald Reeves!!!"

    Il texano rimane interdetto per qualche secondo, quindi atteggia il volto a espressione di puro disprezzo.

    Si rivolge a Carafa, irato.

    RR: “A quanto pare, Domenico, ti sbagliavi su Barbarossa”

    Lancia un’occhiata all’antagonista.

    RR: “Hai fatto la tua scelta… ne subirai le conseguenze al momento opportuno”

    Più chiaro di così…
    Ma Karl Barbarossa non sembra realmente intimorito.

    CAMERA FADES

    Divisorio
    Non siamo nel ring. Siamo all'esterno dell'arena. In prossimità della porta sul retro, nel gelo del clima di Novembre, e sotto le luci di un lampione poco efficace.
    Heavans è lì, a perder tempo. Giocherella con un sassolino scalciandolo col piede contro la parete e provando a "parare" al suo ritorno.
    Avrebbe di meglio da fare, ma non gli interessa. Non è a riscaldarsi, non è coi fan, non è a rilasciare interviste.
    Sta bighellonando.
    Tuttavia dei passi in lontananza indicano che qualcuno stia venendo a fargli compagnia.
    Lui non si volta.

    Gregor: "Se mi stai sul cazzo, gira a largo.
    Se mi sei indifferente, evita di starmi sul cazzo.
    Se mi sei simpatico, schiocca le dita e svegliami"

    DK: "Domanda a cui non so rispondere. Immagino che scopriremo insieme quale sia la risposta."

    L'inconfondibile voce di DK fa girare Heavans. Fino a questo momento i due non hanno mai interagito, né i loro interessi sono mai entrati in conflitto.
    DK si guarda intorno, fronte corrucciata. A quest'ora non c'è quasi nessuno in giro, sopratutto con questo freddo. L'ex fallen dragon sospira e il fiato si condensa subito in un fantasma bianco prima di disperdersi nell'aria.
    Heavans si gira, forse incuriosito, sicuramente immaginando l'inevitabile invito a far parte della squadra e le sue conseguenze.
    Ma DK scuote la testa

    DK: "Ultimo a scegliere nell'ultimo giorno. A questo punto, 15 atleti sono già scelti e includendo i capitani, il numero arriva a 19.
    Cosa vuol dire tutto questo?
    Che ci sono state 15 persone preferite all'ultima scelta. Il che non lascia grandi opportunità di scelta.
    Cosa avrei di fronte allora? Il peggiore tra i migliori o il migliore tra i peggiori?
    Come capirai, non ho motivo di essere particolarmente entusiasta di trovarmi in questa posizione.
    Eppure, spalle al muro devo fare una scelta."

    DK continua a guardare da tutt'altra parte, distraendosi manovrando il respiro con il dito poggiato davanti le labbra per manovrare e modificare la condensa, come per disegnare.

    DK: "Eppure, l'ultimo scelto non ha forse ancora più possibilità del primo? Dai primi si sa già che cosa aspettarsi: grandi tra i grandi, né vittoria né sconfitta potrà alternarne lo status.
    Ma l'ultimo...ecco chi ha la possibilità di cambiare la propria strada."

    Per la prima volta DK si gira verso Heavans e lo guarda

    DK: "Sii onesto con te stesso. Credi davvero che allo stato attuale ti sarebbe consentito anche solo avvicinarti ad alcuni dei nomi su quel ring? Credi davvero di avere un qualche titolo per salire su quel ring e sfidare me, Drago, McFist, Patton, solo per dire i primi che vengono in mente?
    Sei davvero soddisfatto di una carriera che non sembra andare da nessuna parte?
    Quello che posso darti è un'opportunità. L'opportunità di giocare con i bimbi grandi e far vedere che sei all'altezza. L'opportunità di ricordare che si, tu esisti e sei rilevante.
    Scegliendoti posso darti i mezzi per farlo. Dai meno del 100%, e urlerai al mondo che meriti di stare dove stai. Fatti notare e il mondo dovrà prenderne atto.
    Ma, la domanda è...vuoi farlo?
    Puoi metterti in gioco, rimetterti su un cammino che può portare avanti...oppure puoi passare il tuo tempo prendendo a calci una lattina, quando ti sarai stancato del sassolino.
    Sarò onesto fino in fondo: a me non interessa nulla di Gregor Heavans e dei suoi futuri successi. Non ricaverei alcun guadagno se tu, per esempio, in futuro lottassi contro Drago in un main event settimanale o lo sfidassi per il titolo dei pesi leggeri.
    Ma a Gregor Heavans interesse qualcosa di Gregor Heavans?"

    Il Big Bad Madafakka è rimasto in silenzio ad ascoltare, provando a trattenere un sorriso che voleva sbucare all'angolo della bocca.
    Infine sospira, spalle al muro, poggiato scazzatamente.

    Gregor: "Tutte queste lusinghe mi faranno pensare che hai altri interessi DarkCunt. Ahahah
    Qualcuno mi dia un fazzoletto che sto per piangere come una ragazzina che guarda Twilight...
    Ma bel monologo! Quanto tempo ci hai messo a preparartelo? Se volevi fare qualcosa di strappalacrime alla Mufasa dovevi chiamare Cosa Là... Roxanne. Non me"

    Scuote il capo guardando altrove e fa spallucce.

    Gregor: "Sembra di sentir parlare Jacquelyn a casa: i sogni, le chance, mettersi in gioco... tzé ...avanti: se non te ne frega un cazzo a te, ma ti sorprenderebbe quanto poco freghi a me. Sto bene nel mio parco giochi, grazie, e i bimbi grandi possono ciucciarmi il...
    ...no vabbé questa mi esce male comunque la provi a mettere..."

    Si fa avanti e sbuffa.

    Gregor: "Non sono il migliore dei peggiori, né viceversa. Ma purtroppo questa opportunità - come ti piace chiamarla - è una imposizione, dico bene? Non posso proprio dirvi 'fottiti'. La scelta è fatta.
    ...E allora mettiamola così..."

    Gli va accanto.

    Gregor: "Ti prometto che non ti sei portato il lupo nel pollaio. Non vi metterò i bastoni fra le ruote. Ma non ti prometto che giocherò di squadra e mi verrò a sacrificare per nessuno di voi. Lotterò, come hai detto, per me mettermi in mostra e per prendere a calci nel culo qualcuno. E' il massimo che puoi ottenere..."

    Fa per allontanarsi superandolo.

    Gregor: "Si vede che parliamo poco. Un 'ti faccio conoscere mia sorella se lotti con me' avrebbe funzionato meglio"

    E sghignazzando va via, superando DK

    DK: "Ohi, Heavans"

    Si gira, forse d'istinto. E la prima cosa che vede è il piede di DK a pochi centimetri dal suo naso. Ma la gamba si abbassa, pacificamente

    DK: "Non ho bisogno di preparare alcun discorso: come hai detto, la convocazione è mandatoria.
    Ma prima di inimicarti il capitano del team, ricordati che c'è un premio per la squadra che uscirà vincente. Quel tipo di occasione che capita una volta in carriera.
    Quindi, quando salirai su quel ring per 'prendere i culi a calci", ricordati di questo.
    E fallo con convincimento."

    ...

    Gregor "Andata. Ma se tua sorella fosse parte del premio sarebbe anche meglio"

    CAMERA FADES

    Divisorio
    MAIN EVENT - One on One Match: KARL BARBAROSSA vs RONALD REEVES

    Grande attesa al Sanctuary per un Main Event dal grande fascino: Karl Barbarossa è uno dei grandi “esclusi” di ANGER GAMES, non essendo stato selezionato da alcun capitano. Non solo, Barbarossa fa anche parte di quella schiera di wrestler osteggiati dagli Originals in quanto considerati come venuti a cercare fortuna a Larissa, forti di una fama costruita altrove e per questo (a dire di Reeves e soci), “favoriti” oltre i propri meriti. Domenico Carafa ha cercato di far da paciere, o meglio da “ponte” tra le posizioni di Barbarossa, suo “commilitone” in quella Militia Romana Sacra che tanto bene ha fatto nella categoria tag-team della WTF; e Ronald Reeves, leader degli Originals e vecchio partner di Carafa. La diplomazia non ha avuto buon esito, stasera ci attende un scontro ideologico, prima ancora che fisico.

    Diversi cartelli sollevati in favore di Barbarossa ci mostrano quanto il bizzarro cavaliere teutonico, finora sempre ostaggiato dal Sanctuary, stia mutando nella considerazione generale… tuttavia le prime note che ascoltiamo, accolte dai fischi, sono quelle dell’inno nazionale americano: il primo ad entrare in scena è Ronald Reeves, accompagnato da Glenn Luther, un altro degli “unpicked” di ANGER GAMES, ma a suo agio nel ruolo di “prezzemolino” degli Originals. Luther indica un Reeves smargiasso e sicuro di sé; il texano rallenta, si lascia affiancare dalla sua bodyguard, ed i due percorrono la rampa parlottando, divertiti.

    Neanche il tempo di vederli arrivare sul ring che già quella theme sfuma… parte una musica medievaleggiante, ed ecco entrare in scena Karl Barbarossa: solo, sbigottito di fronte ai tanti applausi… dura un attimo, Karl si carica e solleva i pugni al cielo, caricando ancor più la folla. Il Cavaliere sembra pronto alla battaglia, gagliardo, senza timore alcuno. Allunga il pugno chiuso verso qualche spettatore e concede così qualche “bro-fist”, quindi giunge sul ring… dove viene subito accolto da un calcione di Ronald Reeves!

    Il referee, Jack O’Malley, è costretto a far iniziare in fretta e furia l’incontro, con Barbarossa che si sta rialzando ma con Reeves che continua ad attaccarlo con dei pugni. Il texano completa la sequenza di colpi, poi tenta l’irish-whip verso le corde; Barbarossa rovescia prontamente… e con un LARIAT, di ritorno, manda gambe all’aria l’American Pride! Luther, nel mentre, si è andato a sedere al tavolo di commento e sta già parlando, in termini poco lusinghieri, sia di Barbarossa che di Guerrero, precedentemente attaccato dallo stesso Glenn. Karl intanto concede a Reeves di rialzarsi… solo per stenderlo subito, di nuovo, con una RUNNING CLOTHESLINE!

    Il lottatore tedesco rialza il rivale, nuova whip verso le corde e sul ritorno… BIG BOOT! Reeves finisce giù con una delle mosse che “ama” di più; Barbarossa chiede al pubblico se ne vogliano vedere ancora e, ottenuto il pop che segue, rialza Ronald, lo spinge in un corner dove comincia a colpirlo con dei pugni sul petto. Quindi si allontana, rincorsa e… YAKUZA KICK!!! A SEGNOOOOOO!!! Reeves tossisce, si piega in avanti; Barbarossa lo porta fuori dall’angolo e prosegue: stomp all’addome, quindi HAMMER PUNCH sulla schiena… Reeves viene piallato a terra, si rimette subito a carponi ma solo per ricevere un RUNNING HEAD STOMP!

    Il leader della Militia Romana Sacra, alza il pugno destro al cielo… incredibile come ogni singola manovra che fa, stasera, scateni l’entusiasmo della folla (segno pure che Reeves sarebbe capace di mandare over, come face, anche il più insignificante membro del roster). Barbarossa sembra pronto a finire il match, rialza Ronald… che lo acceca con un EYE POKE! Quindi prende a colpirlo con degli sberloni, lo manda all’angolo, lo whippa verso il corner opposto e poi… TURNBUCKLE CLOTHESLINE! A SEGNO!!!

    Reeves riporta poi Barbarossa al centro del ring, lo solleva, nonostante Karl, coi suoi 123 kg, pesi praticamente quanto lo stesso Ronald… ciònonostante il WASP connette con un FALL AWAY SLAM!!! Il texano si rialza con un po’ di fiatone… ed ora è lui a ringhiare al pubblico, facendo capire di essere pronto a concludere la contesa: rialza Barbarossa, lo blocca con la testa tra le gambe e D-DA…. NOOOO!!! Barbarossa torna coi piedi a terra e si sfila via dalla morsa di Reeves!

    Il texano, spiazzato, barcolla per qualche istante; Karl lo afferra… Reeves prova a liberarsi ma nel farlo, allarga il gomito… E COLPISCE SUL MUSO IL REFEREE, CHE FINISCE A TERRA! Intanto però Barbarossa l’ha bloccato con una mano al collo, lo solleva e… CHOKESLAAAAAAAAM!!! A SEGNO!!!

    Karl esulta… ma non ha ancora finito: rialza Reeves, ed ora è lui a bloccarlo con la testa tra le gambe… per poi schiantarlo sul mat, con la DELENDA SALADINOOOOOOOOO!!! Barbarossa si fionda a schienare Reeves… ma O’Malley è ancora KO, e sul ring arriva, come era logico prevedere, l’intervento di Glenn Luther!!!

    La bodyguard si lancia in corsa su Barbarossa… che però rotola via, e Glenn colpisce con un ELBOW DROP il suo Boss!!! Conscio di aver fatto un guaio, The Looter cerca di alzarsi subito, per rimediare… E SI BECCA UN RUNNING BIG BOOT! Pubblico in delirio, Barbarossa sta prendendo a calci nel culo, da solo, gli American Prides! Adesso fa per rialzare Luther… ed annuncia di voler connettere la DELENDA SALADINO anche su di lui! Prova quindi a sollevarlo ma… alle spalle di Barbarossa… ARRIVA ANCHE DRAKE PATTON, CHE COLPISCE IL CAVALIERE TEMPLARE CON UN VIOLENTO CHAIR-SHOT SULLA SCHIENA!!!

    Barbarossa crolla a tappeto, Patton va a recuperare Reeves e lo trascina sul corpo del tedesco; quindi fa per rianimare O’Malley ma, mentre Drake cerca di risvegliare il referee, vediamo un altro uomo arrivare in corsa dalla rampa d’accesso… jean lunghi, t-shirt nera, una barba poco curata e capelli castani incolti… per certi versi sembra una versione ipertrofica e trasandata di Gwaine Caerleon, ma in realtà, (solo) chi ha seguito il Total War Project, riconoscerà in questa figura… un altro dei membri del gruppo noto come Militia Romana Sacra (che in WTF è stato solo un tag, mentre lì era una stable): WILLIAM LIONHEART!!!

    Patton ha ormai risvegliato O’Malley… ma quando Lionheart arriva sul ring, fulmina il gallese con una violenta RUNNING SPEAAAAAAAR!!! O’Malley riacquista lucidità e vede sul ring almeno tre “estranei” rispetto ai legittimi partecipanti della competizione… e non può che fermare il match, decretando un NO CONTEST, non avendo modo di stabilire chi abbia, per primo, interferito nel match ed a favore di chi. Per la seconda settimana di fila quindi, il pubblico non può che fischiare l’insoddisfacente esito del Main Event.

    KARL BARBAROSSA vs. RONALD REEVES ended in a NO CONTEST through OUTISIDE INTERFENCES in 5’15”


    Divisorio
    Lionheart comunque non ha ancora finito, visto che rialza Patton e bagna quest’esordio (anche se non sappiamo se proprio di esordio si possa parlare; o se è stata solo una comparsata), schiantando l’Hall of Famer, sul mat, con un BLACK HOLE SLAM. Fatto ciò, aiuta Barbarossa a rialzarsi ed i due si abbracciano… forse, e ripeto FORSE, nonostante Carafa abbia cambiato sponda, la Militia Romana Sacra continuerà a vivere in WTF, in una nuova forma, che potrebbe anche incontrare il favore dei fans.

     
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    WOW, la strada per gli anger games è sempre più entusiasmante, promo davvero notevoli e sempre più coinvolgenti. Dopotutto quando si devono fare delle scelte così non ci si può che aspettare il meglio dalla WTF.
    La storia di Tara, lo ammetto, è quella che mi sta prendendo di più perché tutti credevamo potesse essere giunta al capolinea ed invece eccoci di nuovo qui e Tara continua la sua ricerca.
    Witch Sabra che non perde tempo! Mi piace!
    Weiler mostra tutta la sua puuuutennnnzaaa!!!!
    Andy Guerrero spunta sopra a tutti in queste ultime due settimane, almeno per quanto mi riguarda. Personaggio che anche in singolo sembra poter fare tanto. Ma arriverà a sto punto al total title?
    Thelonius viene convocato da reeves, peccato per la sua sconfitta, davvero inaspettata anche se poi Turner aveva bisogno di un successo dopo la sconfitta nel ppv.
    Peccato per Fei, il suo promo è stato praticamente perfetto per i miei gusti.
    Bellissima anche la storia di Lionheart che dunque sembra voler far squadra con Karl. Ma sarà davvero così? Cosa c'è dietro?
    VOTO SHOW: 8,5!
     
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    Nuovo Programma TV in arrivo.
    Chi l'ha vista con Tara/Tanija Vegas
     
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    Anvedi Zoe.
     
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    Non dimentichiamo chi è il PV di Zoe! Eh!
     
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4 replies since 18/11/2019, 21:25   82 views
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