The F-World #281

Il reclutamento

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    Le prime note dell’inno americano, The Star Spangled Banner, riecheggiano nel Sanctuary… ed assistiamo alla reazione più bizzarra, forse, di questi molti anni di puntate settimanali.

    Il pubblico sembra realmente felice della venuta di Reeves, ma come mai?

    E’ evidente… per questi sei giorni i fan della WTF non hanno aspettato altro che di poterlo deridere per l’esito del suo match a Circle of Life.

    E come dargli torto?
    Prima difesa, prima sconfitta, dopo mesi di retorica sul Reeves Comeback, annessi e connessi.

    Ma, forse, la grandezza del personaggio sta anche in questo.

    Reeves si presenta con jeans e camicia bianca, ben rasato, ed un’espressione distesa sul volto. Non sembra un uomo distrutto che abbia passato tutta la notte a piangere, seppur sarebbe un folle a sprizzare gioia da tutti i pori.

    Percorre la rampa a passo sereno, ignorando platealmente il pubblico che non sembra aver atteso altro che di poterlo sconfiggere.

    La telecamera inquadra uno striscione che troneggia nel centro della platea.

    “RONALD REEVES:
    TWO TIMES WORLD CHAMPION
    ZERO TITLE DEFENSES”

    Un riferimento anche al suo primo regno, risalente alla Road To Futurama V, quando perse il titolo ai danni di Axel Cougar un mese esatto dopo la vittoria, a Use Your Illusion. Una dinamica che si è ripetuta, diversa nella forma ma non nei contenuti, anche in questa circostanza.

    “DRAGO! DRAGO! DRAGO”

    Mentre Reeves si piazza nel mezzo del quadrato, il pubblico del Sanctuary inneggia al Triple Crown Champion. Probabilmente più nell’intento di fare imbestialire il Texano, che non di esaltare il grande vincitore di Circle of Life.

    Ronald Reeves abbozza un sorriso.

    RR: “Drago ha fatto una grande impresa, non sarò io a negarlo!”

    Sappiamo qual è la politica del texano su coloro che lo hanno battuto: tende ad ingrandirne i meriti sportivi, per risaltare meglio.

    RR: “La 02 Arena era un inferno, c’erano 18000 spettatori a fare un tifo incessante per lui, ed ha messo a referto quella che per molti sarebbe definibile la “prestazione perfetta”. Ho alle spalle abbastanza match in questa disciplina per saper riconoscere un atleta in stato di grazia, quando me lo trovo davanti”

    Sospira.

    RR: “Qui, sul quadrato, è tutto un gioco di attimi, di centimetri. Voi pensate che sia tutto ragionato… ma il cuore ti batte a mille, le tempie pulsano, il fiato è corto, la testa annebbiata dai colpi subiti… siamo animali che lottano per la sopravvivenza, a guidarci è l’istinto. E il confine tra la vittoria e la sconfitta può essere veramente sottile, quasi impercettibile. Ho colpito Drago con il mio American Bash, la manovra da cui nessuno si era mai liberato, e per una frazione di secondo l’arbitro non ha battuto il tre”

    Molto enfatico. Di certo Reeves sa come infarcire un discorso.

    RR: “Una frazione di secondo, un’unità di misura che la nostra mente non concepisce, affidata alla forza di gravità che trascina la mano dell’arbitro verso il mat. Una frazione di secondo prima, ed oggi saremmo stati a festeggiare il trionfo su tutta la linea degli Originals. Una frazione di secondo dopo… e tutti i giornali parlano dell’impresa di Drago”

    … e del fallimento di Reeves, anche se preferisce non menzionarlo.

    RR: “Non nascondiamoci dietro un dito. Drago ha meritato la vittoria, e che Drago possa sconfiggere Ronald Reeves, in un match nel quale si verifica un particolare allineamento astrale, è possibile”

    Il volto di Reeves si contrae in una smorfia di irritazione.

    RR: “Ma è per questo che esistono i percorsi! E’ per questo che per ottenere la mia Title Shot a Land of Opportunity ho dovuto sconfiggere nientemeno che Max Cougar e Darkhaos nel corso dello stesso mese. Ricordatemi, voi che avete sicuramente memoria migliore della mia…”

    Pausa catartica.

    RR: “Cosa ha fatto Drago, per meritarsi un match per il titolo del mondo?”

    Si stringe nelle spalle, teatralmente.

    RR: “NULLA”.

    Sorride incredulo.

    RR: “Drago ha esordito in WTF meno di un anno fa. Al mio primo anno in Federazione, Eve Sins non si è mai sognata di REGALARMI una shot al Rising Star Title o al Total Title… e, giova ricordarlo, quell’anno venni premiato come Best Rookie of the Year”

    Il pubblico rumoreggia… capisce dove vuole andare a parare.

    RR: “E se avessi ottenuto un match contro, ad esempio, Michael Roses… lo avrei pure potuto battere. Ma nessuno avrebbe mai pensato che io, un rookie al primo anno in Federazione, potessi meritare una shot al Rising Star Title”

    Sospira, scuotendo la testa.

    RR: “Perdonatemi se mi cullo nei good old times… ma ho una terribile nostalgia di quando questa era una Federazione sensata. Sembra passata un’era geologica”

    Si accalora.

    RR: “Adesso tutto è mirato ad aumentare i buyrates… e di conseguenza se c’è un Pay per view a casa sua, perché non dare a Drago una Title shot per il titolo del mondo? La gente accorrerà in massa all’arena e comprerà i biglietti. Con buona pace del percorso che Ronald Reeves ha fatto per avere una Title Shot a Land of Opportunity… per la stessa, fottutissima, cintura!”

    Applaude teatralmente.

    RR: “Se questa conduzione funziona così bene, per quale motivo la Wrestling Triumph Federation è in un simile dissesto finanziario? Là nel backstage ci sono ragazzi che non hanno le mie royalties e i miei incassi dal merchandising e che pregano ogni fine del mese di trovarsi accreditato lo stipendio… perché se andiamo avanti così finiamo per chiudere baracca e burattini, e loro con quei soldi ci sfamano la famiglia!”

    Reeves tira in ballo un nuovo concetto, mai approfondito fino a questo momento.
    La Wrestling Triumph Federation è in dissesto finanziario? Per adesso stiamo ascoltando una sola campana… magari il Board si esprimerà a riguardo nelle prossime settimane.

    RR: “Il volto di questo fallimento ben lo conosciamo, ed ha un nome e un cognome…”

    Non è difficile immaginare a chi stia facendo riferimento.

    RR: “KEVIN UNDERWOOD!”

    Il pubblico sommerge Reeves di “boos”. Non che Underwood sia particolarmente amato, ma se questi spettatori sono accorsi all’arena, evidentemente non sono così disgustati dal recente andazzo della WTF.

    RR: “Ma ringraziando Dio gli Anger Games sono alle porte, e da sempre sono forieri di cambiamenti radicali. Nell’interesse di tutti, di tutti voi ma anche di tutti i ragazzi che là dietro si spaccano la schiena ogni settimana…”

    Indica il backstage.

    RR: “Sono chiamato a vincerli, per la prima volta nella mia carriera. Questa sera spetta a me fare la prima Pick, e pertanto lasciate che vi annunci colui che mi affiancherà in questo percorso…”

    Chi sarà mai?
    Tutti, legittimamente, abbiamo una chiara idea a riguardo.

    RR: “Il First WTF Grand Slammer… DRAKE PATTON”

    Gli Arctic Monkeys risuonano in tutto il santuario (in attesa del remix dei Grand Slammers eseguito dal cantautore Seifer82 in collaborazione con Achille Lauro) e Drake Patton fa il suo ingresso sullo stage.

    Pioggia di fischi ma all'Hall of Famer poco importa.

    Titolo tag in mano e una maglietta con su scritto "Vote 4 Lemmy", in onore dell'asso nella manica che ha permesso ai Grand Slammers di mantenere i titoli tag.

    La Welsh Sensation sale sul ring e come prima cosa va a dare la mano a Ronald Reeves, seguito da un veloce abbraccio. Il gallese afferra il mic e chiama a se la telecamera centrale.

    Patton: "Sorpresi?"

    Risata sguaiata seguita dai boos del pubblico.

    Patton: "Non mi interessa della vostra reazione. A me importa solo una cosa."

    Drake si gira verso Ronald.

    Patton: "Grazie Double R. Grazie. Mai scelta fu più giusta nella storia degli Anger Games e posso assicurarti che non rimpiangerai questa scelta. Anzi! Perché è da qua che inizia la fase finale di una lunga marcia iniziata molto molto tempo fa. Perché non dobbiamo soffermarci sulle sconfitte che fanno parte del normale evolversi delle cose. Non è la sconfitta il motivo per cui ci ha spinto a muovere i nostri passi con questa guerra. NO! Non abbiamo paura di perdere, noi che abbiamo vinto tutto, noi che occupiamo ogni possibile angolo del book of records. Andate su, andate a contare quante volte compaiono i nomi di Ronald Reeves, Tyson Hardaway o Drake Patton. Prego vi lascio il tempo di collegarvi al sito WTF."

    Il gallese fa una pausa, guarda il polso simulando di avere un orologio e poi riporta il microfono vicino alla bocca.

    Patton: "Mi dispiace, tempo scaduto. Torniamo al punto. Quello che ci smuove non è la sconfitta...ma le occasioni regalate a chi non se le merita. A chi sfrutta le zone grigie create dal lassismo di un General Manager deleterio per la WTF che passerà alla storia solo per aver dato alla luce la più grande Starlette della WTF."

    Il riferimento a Sara Jane Underwood è chiaro e viene colto dal pubblico che inizia a cantare "She can't wrestle"

    Patton: "a proposito...sentite cosa mi ha inviato Sara Jane"

    Il gallese estrae il suo smartphone e lo porta vicino al microfono.

    Si sente il classico BEEP dei messaggi audio

    "Grazie Drake per tutto quello che state facendo. Avere te e Ronald come mentori è qualcosa di indescrivibile. Sono letteralmente eccitata. Bacini"

    La Welsh Sensation sorride sornione

    Patton: "Gratitudine, ecco cosa è questa cosa che voi non conoscete, non dimostrate, non avete nei confronti di chi si è fatto il CULO per questa federazione! Ma ora parliamo dei miracolati, di chi ottiene un'occasione titolata solo perché deve difendere il suo titolo, davanti ai suoi tifosi, e che si permette di ottenere un match contro il sottoscritto senza mettere qualcosa in palio. Si perché è iniziata la "protezione" di Drago. Un match contro Patton senza però che venga messo in palio uno dei suoi titoli. Strano per uno che ne ha ben 3 e che si può vantare di essere un fighter. CLAP CLAP, bravo Drago, questo sì che è essere campioni. Bene, spera per te di ottenere una vittoria stasera, perché se ti dovesse capitare di andare al tappeto allora non potrai fare molto per evitare la mia richiesta ad un match titolato contro di te. è il destino dei campioni mio caro, ora sei finito in cima alla montagna, ma hai così tanto equipaggio addosso che cadere per te sarà molto ma molto facile."

    The Ultimate Opportunist osserva Ronald Reeves

    Patton: "Ronald stasera inizieremo la volata verso gli Anger Games, verso l'evento che cambierà per sempre la faccia della WTF. Gli Anger Games saranno la nostra chiave di volta, l'evento che libererà la WTF da queste sabbie mobili...e tu Drago sarai la prima vittima di questa folle corsa!"

    Reeves e Patton si pongono spalla a spalla, “sfidando” le reazioni scomposte del pubblico nei loro confronti.

    Per gli Originals si avvicina l’ora X.
    E bisogna vedere se saranno in grado di tenere fede ai mesi e mesi di roboanti proclami.

    CAMERA FADES

    Divisorio

    thefworld

    Video

    Divisorio
    Amy e Artemis, i nuovi punti di riferimento della categoria Tag delle Starlette. Sconfitte le Wintergatan, la coppia si rilassa nel camerino in abiti tutt'altro che da lotta. E se Artemis, per quanto sia vestita in maniera sobria ed elegante, appare la stessa di sempre, Amy è truccata di tutto punto e si specchia nella cintura appena conquistata.

    Am: "L'oro rende ancora più bella..."

    Artemis scuote la testa, non pare approvare la vanità di Amy, la quale se ne accorge e sbuffa.

    Am: "E sorridi un pò, Jana! Sei campionessa di coppia, il tuo moroso ha vinto tutto quello che era umanamente possibile vincere qua in WTF, lasciati un pò andare!"

    Artemis sorride e pronuncia a bassa voce un 'hai ragione', ripreso da Amy che applaude.

    Am: "Amica mia, non è finita qui! Ora che sono diventata campionessa, voglio che tutte le prese per il culo fatte alla sottoscritta in quanto incapace di lottare e 'poco credibile' vengano ricacciate in gola ad ogni elemento femminile del roster. Voglio essere una campionessa despota, un tiranno! Voglio che scompaia il sorriso dal volto di tutte, tranne che dal volto mio e dal tuo, Jana! E' chiaro??!!??"

    Artemis si pone di fronte ad Amy, la quale, per tutta risposta, fa roteare la cintura con soddisfazione.

    Ar: 'Il mio desiderio è simile al tuo. E non si limita solo al mondo femminile...'

    Anche Jana prende in mano la cintura e rimira la sua immagine riflessa nell'oro.

    Ar: 'Eh si...siamo davvero fighe...'

    Amy sobbalza e scoppia a ridere.

    Am: ''Wow, e questa Jana da dove sbuca fuori? Ahahahahah sboccata, mi piace! Mi piace un sacco!'

    Artemis arrossisce, non è solita lasciarsi andare a certe uscite, tuttavia la telecamera ne scorge un sorriso soddisfatto. La compagna di Drago posa la cintura e si siede accanto ad Amy, la quale continua a giochicchiare con il suo ' trofeo' mentre le immagini sfumano.

    Divisorio
    Sentiamo risuonare nell’arena “Get Lucky” dei Daft Punk, ma non è il Luckyman a fare il suo ingresso… bensì è Oregon McClure!
    Reazione mista da parte del pubblico, alcuni di loro lo conoscono e lo applaudono in quanto beniamino del pubblico, altri invece sono visibilmente divertiti dall’apparizione del mingherlino atleta!
    Ha però un microfono in mano, sta per parlare! (Sempre e rigorosamente nel dialetto di Jackson, Mississippi)

    OMC: Bella regà! È un botto che nun se vedemo! Colgo l’occasione pe invitavve a vedè il mio ultimo filme, “Jokeria”, storia de n’imprenditore matto che se apre un franchising de giocattoli ma je fallisce. Io faccio l’action figure de Cobi Braian!

    Il pubblico sembra visibilmente divertito dalle affermazioni del Non-Remembering One, mentre sul ring invece si respira un’aria un po’ nervosa.

    OMC: Comunque regà, sto qua perché Giacse ha fatto tardi, sta ‘mbottigliato nel traffico, quindi lo sostituisco io! BANZAIIII ORCHIDEEEEE!

    E detto questo, McClure va a defilarsi nella parte laterale dello stage, in attesa che arrivino i suoi compagni di battaglia.

    Divisorio
    1st - Mixed 3 vs 3 Tag-Team Match: ARTEMIS, AXEL COUGAR & GARET JAX vs SARAH JEAN UNDERWOOD, LEMMY CREWS & SJ BRANTLEY

    In un clima abbastanza surreale, partono le prime note di “Bitch better have my money” di Rihanna, sulle quali fa il suo ingresso il più recente acquisto della fazione degli Originals, quella Sarah Jean Underwood che è la figlia del General Manager della Federazione, tanto odiato proprio dal leader degli Originals. Il clima è particolare perché Oregon McClure resta sullo stage, e quasi gli cade la mascella a terra quando entra la formosa americana, sorridente come sempre, che indossa un top di almeno una taglia più piccola, che le strizza il seno contro la forza di gravità; quindi collants colorati (piuttosto pacchiani, alla Jersey Shore) e scarponcini militari. La Underwood, durante l’entrata, col sorriso stampato sul viso, fa più volte il gesto della cintura. Inappropriato da parte sua, ma mai quanto quello di alcuni spettatori che portandosi la mano alla bocca, la accolgono mimando un rapporto orale.

    Poco dopo, sulle note di “X Gon’ Give It To Ya” fa il suo ingresso Lemmy Crews… e SJ Brantley che, diciamolo chiaramente, manco se la merita un’entrata singola. Brantley va comunque a fare lo spavaldo contro McClure, che si è messo in un angolo dello stage di ingresso… Lemmy va a riprendere il suo “partner” per la collottola del giubbotto, lo trascina via e di peso gli fa percorrere la rampa. Crews è chiaramente poco contento dell’impegno che lo attende, e deve affrontare anche un Sanctuary che dopo il PPV l’ha visto sprofondare verso il basso nella classifica delle preferenze. Lemmy arriva comunque sul ring dove, completato il giro dei quattro angoli (ed ignorando i suoi alleati, tra cui una Sarah Jean che stima pochissimo, visto quanto fece passare ad Hardaway), si strappa la maglietta.

    Infine, partono le note di “Get Lucky”… qualcuno fa un cenno ad Oregon e lo avvisa che tocca a lui visto che McClure pare aver dimenticato che gli tocca combattere per sostituire Jax. Ad ogni modo, insieme ad Oregon, entrano in scena anche Axel Cougar ed Artemis… e nessuno dei due sembra particolarmente contento del cambio di programma. Oregon ed Artemis si conoscono, essendo stati colleghi in WBFF, il wrestler del Mississipi va ad abbracciarla e la neo-campionessa Starlette Tag-Team sembra abbastanza infastidita da quest’eccesso di confidenza. I tre arrivano comunque sul ring come fronte compatto e l’atmosfera sembra piuttosto tesa… ma l’arbitro Bob Davidson è bravo a tenere i due team distanti l’uno dall’altro.

    Crews e Brantley prendono posto al loro corner, pertanto le controparti maschili dell’altro team fanno lo stesso. Il match lo inizieranno Artemis e Sarah Jean, con la prima che non vede l’ora di vendicarsi per quanto subito nell’ultimo show prima del PPV. Al suono della ring-bell sfida la Underwood a farsi avanti… Sarah Jean esegue, Artemis prova ad aff… NO! La bionda americana gli scivola alle spalle… e gli salta sulla schiena! Non solo ma aggrappata sulla schiena di Artemis, la Underwood prova a bloccare la Alphemale in una curiosissima ARMBAR!

    Artemis però è tremendamente più forte ed esce dalla presa rovescia Sarah Jean a terra con un HIP TOSS. Poi la rialz.. NO! Sarah Jean la colpisce al basso ventre! Artemis tenta comunque di sollevarla ma la Underwood la riempie di pugni sul muso, finchè la ceca non è costretta a spingerla via. L’americana torna alla carica con un TOE KICK, al quale prova a far seguire un’Irish-Whip… ma non riesce a muovere di un passo Artemis che, alla fine, è colei che whippa l’avversaria, mandandola a sbattere in un corner. Artemis parte poi in corsa e… TURNBUCKLE HIP SMASH!

    McClure applaude soddisfatto mentre Artemis si prepara ad una seconda rincorsa, stavolta per un YAKUZA K.. NO! Sarah Jean lo schiva, e subito dopo è lei a rispondere con un HIGH KICK! Artemis, colpita, inciampa sulla bottom-rope, la Underwood ne approfitta per colpire con uno SLINGSHOT DOUBLE KNEE STRIKE! Notiamo che fuori dal ring è sopraggiunta anche Amy Lynch, che stavolta ha deciso di non far mancare il suo sostegno alla neo-campionessa. Che viene però rialza da Sarah Jean, che tenta di colpire con un altro TOE KICK.. RESPINTO!

    Artemis osserva la sua avversaria, che stasera appare decisamente più combattiva del solito. La ceca si ferma e, mentre Sarah Jean la fissa, tenendo alta la guardia… Artemis allunga la mano all’indietro… e da il cambio a Oregon McC… NO! Axel lo precede! Il Copycat entra a sostituire Artemis, e visto che il match è “mixed” ma non “intergender”, fa cenno alla Underwood di tornarsene al suo angolo e far posto ad un uomo. La scelta, incomprensibilmente, ricade su SJ Brantley.

    Il Black Stallion entra baldanzoso, sfotte un po’ Cougar che lo sfida a farsi avanti… i due si afferrano con un Clinch e pochi secondi dopo, Axel rovescia in un ARMDRAG in suo favore. Ora è il figlio dell’Astonishing One a provocare apertamente il suo avversario, consentendogli comunque di rialzarsi. Dopo un po’ si ricomincia con un secondo clinch: stavolta è Brantley a risolverlo, scivolando alle spalle di Cougar e bloccandolo in una WAIST LOCK. E’ giusto un attimo, Axel si libera… ma Brantley lo aggancia per un braccio, e stavolta è lui a piazzare un ARMDRAG! L’olandese si rialza… E SI BECCA ANCHE UN SECONDO ARMDRAG!

    L’afro-americano si ringalluzzisce mentre Cougar gattona verso un corner. Quando si rialza, SJ scatta verso di lui… salta verso la second-rope e… TURNBUCKLE JUMPING FACEBUSTER!!! Brantley, subito dopo, tenta lo schienamento su Cougar, che però reagisce al DUE! Axel striscia via, dopo il colpo, allontanandosi verso l’angolo opposto… Brantley gli si avvicina con atteggiamento “cocky”; Axel lo afferra per i pantaloni e lo fa cadere in avanti, facendolo impattare col mento sul secondo turnbuckle!

    SJ Brantley si rialza subito, Cougar lo afferra per i capelli “afro” e… HAIR-PULL MAT SLAM! L’olandese quindi si rialza e comincia a colpire l’avversario, a terra, con violenti stomp. Quindi, anche se poco convinto, decide di dare il cambio ad Oregon McClure… no, wait, ci ha ripensato: Axel piazza un JUMPING ELBOW DROP e poi tenta il PIN su Brantley, ottenendo però solo un DUE. McClure, al suo angolo, sbuffa mentre Axel opta per bloccare l’avversario, a tappeto, con una SLEEPER HOLD.

    Nonostante l’inferiorità, Brantley riesce a rialzarsi, girarsi quanto basta… per cominciare a colpire il Copycat con dei pugni, costringendolo a mollare la presa. Nel farlo, Cougar gli rifila un HAMMER PUNCH sulla schiena, quindi lo afferra… Irish-whip verso le corde e sul ritorno BACK BO… NO! Brantley si lascia cadere sulle ginocchia e colpisce Axel con un THROATH THRUST!!! Axel barcolla, tossisce… ma poi scatta verso il Black Stallion, alle corde, provando a piazzare una CLOTHESL.. NOOO! Brantley schiva e con una capriola sul mat, raggiunge Lemmy al quale da il cambio!!!
    The Crew fa il suo ingresso… CLOTHESLINE SU AXEL! SECONDA CLOTHESLINE! Poi Lemmy fa ballare i pettorali e… 99 PROBLEMS (Lariat) CHE RIBALTA IL COPYCAT!

    Axel viene rialzato, Lemmy lo lancia verso le corde e sul ritorno… POP-UP FACEBUSTER!!! Il Sanctuary applaude e sentire il pubblico dalla sua, comincia a mandare Lemmy su di giri… forse un po’ troppo, perché poi quando prende lo slancio per connettere con un RUNNING ELBOW DROP… Axel rotola via con largo anticipo, e raggiunge McClure, al quale stavolta da il cambio per davvero.

    Oregon entra, con Artemis che prova a caricarlo. McClure osserva l’avversario da qualche passo di distanza, si volta verso Artemis come a volerle chiedere consiglio… anche Lemmy Crews appare spiazzato dal nuovo avversario che deve affrontare. McClure comincia a saltellare sul posto, si carica, ululando, flette i bicipiti che non ha… poi si lancia verso Lemmy… che lo blocca con una sola mano, poi lo afferra per il collo con entrambe e… BLACK POWER! CONNESSA! Crews dopo aver eseguito la sua finisher, si china su McClure e lo schiena… UNO! DUE! TRE!!!

    Esordio da dimenticare per Oregon McClure, Artemis si mette le mani nei capelli, disperata; Axel se ne sta già andando via, infuriato. Lemmy invece si rialza, soddisfatto: il pubblico applaude e lui sorride. Non era nel miglior team che poteva sperare… intanto ha portato a casa un risultato positivo, che comunque è già qualcosa e può aiutare a consentirgli di mettersi in luce per gli ANGER GAMES, magari con gli Originals… o magari pickato, a sorpresa, da qualche altro leader.

    SARAH JEAN UNDERWOOD, LEMMY CREWS & SJ BRANTLEY def. ARTEMIS, AXEL COUGAR & OREGON McCLURE in 6’52” via PIN.


    Divisorio
    R: “Hey, champ.”

    Il tono non nasconde una nota sconsolata, quasi malinconica, per quanto le sue labbra si arriccino in un buffo mezzo sorriso. Ha una postura più composta del solito, mentre si rivolge alla sua compagna d’avventura, che è invece intenta a spazzolarsi i capelli e che veste, in verità, una sorta di tunica che al momento copre il suo ring-attire.

    FH: “Yo champ.”
    R: “La routine rimane la stessa! Pensavo che mi avresti riportata alla realtà tu, questa volta.”
    FH: “Macché champ, a me piace pensare di avere ancora quel titolo in spalla.”
    R: “... Non è così, in fondo?”
    FH: “Ad un soffio di tempo: quante cose possono cambiare in pochi giorni.”

    Quello che però appare strano agli occhi della cinese, che sente un fruscio di carta, è proprio il fatto che la sua tag-team partner ed ex co-campionessa della divisione si stia stringendo tra le mani, quasi con una delicatezza insolita, un foglio di carta. Ora ci punta un’unghia laccata sopra, aprendo appena di più gli occhi.

    R: “Ho la soluzione a tutti quanti i nostri problemi.”
    R: “Ed è una questione di numeri.”
    FH: “Intendi, cosa dire?”
    R: “Macché, sciocchino, ahime’ abbiamo perso pulito! Nessuna scusa! Tutti i grandi hanno perso, per una volta nella vita. Appunto, una volta. Contro Roxanne e Christine (mi rifiuto di dargli un nome da tag team, che vergogna...) abbiamo vinto. Contro le Ross Sisters abbiamo vinto, sempre. Sempre, sempre, sempre. Le NeN non le avevamo mai viste.”
    FH: “E in quel match con la scala, i bump te li prendesti tutti quanti tu. Artemis ha giocato a fare la grande donna salendoci alla fine, quando eri a buon punto. Senza l’arrivo di Amy, quel momento era tuo. Me lo ricordo.”
    R: “Ed è mio.”

    Una pausa, le palpebre socchiuse e qualche passo in avanti.

    R: “Vincitrice morale. Campionessa morale. Ma queste, tze’, sono le classiche, classiche scuse dei fottutissimi perdenti. Mi sono sempre state sulle scatole le facce tese di chi perde. Oggi sono io. Ma non la voglio tenere, la faccia appesa, io ti giuro che mi sforzo a...”

    R: “... Non ci terranno fuori dal giro titolato, ma che, siamo impazziti. In favore di due che non piacciono al pubblico, che al massimo piacciono a qualche associazione da strapazza che ci vorrebbe tutti morti a periodi alterni per questa o quell’altro ragione. Dico, noi wrestlers. Che gente infame che siamo. No! Certo, alcune faccende sono troppo persino per me, che credo ormai di avere due spalle abbastanza grosse.”

    FH: “Stasera lotto.”

    FH: “Dopo troppo tempo.”

    Ha finito di sistemarsi addosso la tunica, si è infilata lo spillone tra i capelli. Probabilmente l’arbitro glielo toglierà all’inizio della contesa, è un oggetto che potrebbe essere adoperato come arma contundente, per quanto non sia ovviamente nelle intenzioni della Hong, ma solamente parte del suo attire.

    FH: “Queste fanno scherzi.”
    R: “Troppi per i miei gusti. Io mi porterei un’ascia e quindici armigeri, la prossima volta.”

    Uscita totalmente non-sense.

    R: “E che ne so, la stanno a fa’ passa’ per immortale questa Artemis!”
    FH: “Philippa, invece...”
    FH: “Ha battuto Edith Godiva, l’ultima volta che l’abbiamo vista.”
    R: “Ma allora non ti preoccupare, si stava a far schienare da una pischella!”
    FH: “E allora la devo far fuori in cinque minuti, o sottomettere pure lei con la sua stessa mossa: mi sembra il minimo.”
    FH: “Io mi riscatto, stasera. Contro chiunque, CHIUNQUE sia davanti a me. Ho preso il pin? Mi fa piacere, tanto, tanto piacere. Sono stata tenuta fuori dalle card per DUE mesi, perché esiste ancora questa concezione che chi sia sotto un certo peso non vale niente. Io vinco, poi vada tutto quanto come deve, il Tao è questo.”
    R: “Sì, ciao Fei... ti lascio andare.”

    È tempo, in effetti, tanto che la ragazza le apre la porta da se’, in un gesto non troppo accorato. Reiko, a volte, è un po’ ingestibile, come se avesse la testa altrove o tutta nel business.

    R: “Credo che non esista nessuno con un Record come il nostro. Andiamo forte, davvero, porteremo questa divisione dove vogliamo. Dove vogliamo!”

    Una forma di autoconvincimento, come un animale ferito che un po’ ignora il dolore. Ma è di pessimo umore, in verità: lo si capisce da come sbatte la porta e, poco dopo, quando è da sola, calcia un mobile a caso, in un inconsueto sfogo di rabbia.

    Una, due volte.
    Tre, quattro volte.

    Il foglio stropicciato tra le mani, poi lo apre, spalancandolo sopra al como’.

    R: “Lascia che sia.
    Sì, la via giusta per rincoglionirsi! Che ci devo fare...”

    Neanche qualcuno la costringesse. Poggia i gomiti sul comò, le mani tra i capelli. Questo “sfogo di rabbia” viene vissuto da Reiko come normalissimo e poco dopo lei pare quasi calmarsi, a parte per i numerosi sospiri. Poco dopo, infatti, l’inquadratura volge altrove. Normalissimo agonismo vissuto un po’ troppo come ci si aspetta dalle persone cariche di aspettative, forse. E la mancanza di concentrazione perenne di Fei Hong non aiuta; pare che a volte a Reiko sembri di parlare con una cretina, più che con una sua pari, ma sono sempre state dinamiche normali tra loro... fin da quando hanno debuttato.

    Divisorio
    Le camere seguono un Axel Cougar, con la faccia rabbuiata, dopo l'esito del match mentre cammina imprecando tra i corridoi del Sanctuary.

    AC: "Pensa te, porca puttana! Mandare McCLure nel match, e poi mi causa tutto quel pasticcio!"

    Ed il suo peregrinare lo porta attraverso l'area interviste, poi gli spogliatoi e i bagni del 'mattatoio' di Larissa.
    E mentre passa davanti all'area catering, seduto su uno sgabello, vede l'uomo motivo della sua ira, il Luckyman Garet Jax, il quale di spalle tranquillamente sorseggia un Cuba Libre con una feta di limone.
    A quel punto, dopo il match, il volto già provato di Axel, sperimenta altre tonalità di colore, ed in perfetto dialetto del Mississippi si rivolge all'ex GM

    AC: "Ma che cazzo stai a fà? Qua nun stamo a giocà, c'hai rotto er cazzo con ste buffonate!!"

    La lingua di McCLure si apprende per osmosi a quanto pare.
    Jax, incuriosito da un'inflessione che conosce bene, si volta, continuando a sorseggiare.

    AC: "A chi la vuoi dare a bere?? Imbottigliato nel traffico su un'isola sperduta della Grecia??!?? E mentre tu eri qui a rinfrescarti Lemmy Crews e SJ Brantley hanno vinto!! Brantley! Che non ha mai vinto neanche per sbaglio!! E sei riuscito nell'impresa di fargli vincere un match!!!"

    GJ: BURP!

    A Garet Jax scappa un rutto, ma subito si scusa.

    GJ: Perdonami, ho un’intolleranza al lattosio, ma la feta mi piace troppo, anche se mia moglie dice che sa di cazzo… non dovrebbe essere un controsenso?

    AC: "Cosa stai cercando di dire, perdente del ca..."

    GJ: Shhhh, silenzio piccolo cerbiattino, non sono qui per sedurti… non proprio. Barista, fammi un altro Cuba Libre qui per il giovane, ed un’altra fetta di feta e limone!

    Il Copycat vorrebbe picchiarlo, ma inspiegabilmente si siede accanto al Luckyman, spiazzato.

    GJ: Perché non mi sono presentato? Perché mi sono inventato una scusa? E perché sono seduto qui al bar a bere un Cuba Libre, invece che sul ring? Non credi che tutte queste domande convergano in un’unica risposta?

    AC: "Perch...ehm ...sono...la tauromac..."

    Axel farfuglia qualcosa mente riprende fiato, intontito dalla filippica del wrestler di Las Vegas, probabilmente fin troppo loquace a causa dell’alcol.

    GJ: La risposta è: ho inventato una scusa per non lottare e per restare al bar a bere, avevo anche bisogno di osservare con occhio esterno se le mie intuizioni erano corrette, e te sei figlio di uno che di occhi se ne intende. Scusa, era pessima questa.- si ricompone, cercando di non dare modo al Copycat di interromperlo- Ultimamente ho lottato sempre, mi sono anche premunito di mandare un sostituto, sicuramente in dirigenza non si arrabbieranno. Ma dove voglio arrivare, con questo, mio caro Axel?

    Jax rotea sul suo sgabello, così da guardare faccia a faccia, dritto nelle palle degli occhi, il suo interlocutore.

    GJ: Voglio arrivare al darti un grande insegnamento, Axel. Ovvero, non otterrai mai le risposte giuste se ti fai le domande sbagliate. E qual è la domanda giusta, ti chiederai?

    AC: "Qual è la domanda giusta?"

    Axel vorrebbe interrompere Jax, ma si sente in imbarazzo, un po’ come quando i vecchi ti attaccano la pippa alla fermata dell’autobus.

    GJ: La domanda giusta è: perché sono qui, da Garet Jax, dopo uno stupido match che per me non significa niente, e non da mio padre?

    Axel digrigna i denti.

    AC: "Perchè sono qui dopo uno st...."

    GJ: Perché Patton, NATURALMENTE, è stata la prima scelta di Reeves. Non la considero neanche valida come prima pick effettiva, dopo la delusione di Circle of Life aveva bisogno di un amante a consolarlo come neanche Charlotte ha saputo fare.

    Garet si avvicina ad Axel, per parlargli di soppiatto, a bassa voce, coprendosi parzialmente il labiale.

    GJ: Gran cougarona, ma non posso dirlo troppo forte o mia moglie si arrabbia…

    La fiatella alcolica di Jax fa diventare biondi i peli del naso di Cougar, che non sa davvero cosa rispondere al Luckyman, né come interromperlo, nonostante la conversazione stia prendendo una piega tutt’altro che piacevole per lui.

    GJ: Tornando a noi, Patton non lo avrebbe chiamato nessun altro, nemmeno io, nessuno vuole quella serpe in seno in squadra, quindi Reeves ha di fatto non solo sprecato la sua prima pick, ma ti ha anche scaricato nonostante tutte le loro promesse delle settimane precedenti.
    Sai chi è il secondo a scegliere? Io.

    La frase di Jax rende l’atmosfera pesante.

    GJ: E la mia scelta, se ci pensi, è la vera prima pick effettiva al draft, quella più prestigiosa in ballo, visto che sono mesi che i forum discutono su chi sceglierò per primo…
    Ma adesso, te la rivelo in gran segreto.
    La mia prima pick sei tu!

    Axel apre gli occhi. Poi apre la bocca. E poi apre la sua mente quando i suoi neuroni cominciano a elaborare quello che gli è stato detto, giungono all'epicrisi e comincia a realizzarlo.

    GJ: Axel, tu mi hai sconfitto a Damasco. Ho avuto l’onore di lottare insieme a tuo padre. Ed ho capito una cosa: essere figlio d’arte del Blindcat, è un’eredità pesante. Troppo pesante.
    Non potrai mai essere the Astonishing Axel Cougar, fin quando sarai il Copycat, membro numero 2 della Cougar’s Army.
    E’ pur vero che il vecchio chissà per quanto ancora lotterà, ma… quando si ritirerà, potrebbero essere passati gli anni migliori, i cosiddetti anni d’oro per la carriera di un wrestler.
    Oggi, io ti sto dando l’opportunità di essere il numero 1.
    Ti sto dando la prima vera opportunità di confrontarti con tuo padre da suo pari, e non solo come suo alleato.
    Sei la prima vera pick effettiva, Axel.
    Sei l’uomo che all’interno della mia strategia, è la pedina fondamentale per avvantaggiarsi sulla Cougar’s Army.

    Il barista serve, nel frattempo, il Cuba Libre ordinato da Jax al Copycat.

    GJ: Time to shine, Axel.

    Jax solleva il suo cocktail, in attesa che Cougar Jr ricambi il suo brindisi.

    Axel con uno scatto afferra il bicchiere.

    Poi lo solleva e fa un breve cenno al Luckyman, appena accennato e si getta sul Cuba Libre.

    Alla goccia.

    Lo trangugia tutto, in parte finisce nel gargarozzo, in parte (quella maggiore) sui vestiti e quando il bicchiere è vuoto lo fa sbattere sul banco.

    SBAM!

    E fissa in uno stare il marito della signora Jax.
    Poi spalanca la bocca.

    AC: "AAAAAHHHH!!!!"

    E scattando come un gatto comincia a correre via da dove era seduto, verso i corridoi.
    La telecamera, come in un Blair Witch Project lo segue e lo sentiamo gridare.

    AC: "Papaaaaá! Paaaapaaaá!!"

    Con il fiatone continua a sbraitare, quando in affanno e quindi a voce più bassa tra i sussurri sospira.

    AC: "Anf! ..Astonishing

    Axel..Cougar..PAAAPAAAAAA'!!!!"

    E arriva davanti ad una porta dello spogliatoio che apre, dove troviamo Rod Weiler e Max Cougar che stanno discutendo. Guardano il neo arrivato tutto trafelato che li ha interrotti.

    MC: "Ti ho detto che non te lo prendo Dark Souls 4 per la play"

    Ma Axel fa nou nou con la testa e al contempo sorride; ed alza il doppio dito medio!

    AC: "GET JAXXED!!!!"

    Il double middle finger permane e poi Axel svicola via a mancina sbattendo la porta.

    SBAM!

    Max e Rod si guardano interdetti.

    RW: "Ti avevo detto di non prendergli la consolle."

    Divisorio
    2nd - One on One Match: FEI HONG vs PHILIPPA PATIENCE

    Il secondo incontro è (se non erro) un inedito per la Starlette Division: l’ex Starlette Tag-Team Champion, Fei Hong delle Wintergata, affronta Philippa “Pippa” Patience, un’altra former Starlette Tag-Team Champion (con le Cat’s Eyes). Per entrare, un valido “spotlight” per titillare la curiosità di qualcuno dei “leader” che nell’ultimo show prima di ANGERG GAMES 7, dovranno formare le squadre femminili che saranno capitanate da Edith Godiva e Natalie Benson. Fei Hong torna con questo match alla competizione singola dopo che, nel precedente ciclo di show, tale opportunità è stata concessa soprattutto alla sua partner, REIKO.

    La prima ad entrare è proprio la lottatrice cinese, che come sempre indossa un attire assimilabile ad una versione sportiva di un quipao” multicolorato, ma con il rosso come colore dominante. Nessun ventaglio stasera per la Strikin’ Queen che però durante l’entrata, agita con grazia le mani, come se ne portasse uno. Fei Hong percorre con rapidità la rampa, prima di entrare cammina anche per una porzione di ringside e concede qualche saluto. Il Sanctuary l’accoglie in maniera benevola ma non si può dire si stiano spellando le mani per lei. Fei Hong completa l’entrata, salendo sul paletto in un angolo del ring, osservata dalla referee Rachel Blows e dalla ring-announcer, Kelly Trump.

    Risuona adesso “Trouble” di P!nk: la theme non è cambiata, ma Philippa Patience si presenta sul ring senza più la mascherina e l’attire, pur restando simile a quello precedente, stasera non è “full black” in latex, bensì tigrato. La lottatrice neozelandese ruggisce con fare ammiccante verso il pubblico, indi percorre la rampa, saltellando. Il Sanctuary non è ostile neanche alla Patience, che arrivata sul ring, prima manda un bacio alla folla, quindi prova ad avvicinarsi all’avversaria… ma la Blows interviene e le tiene distanti.

    Non si deve comunque aspettar troppo per l’inizio del match, la referee da il via poco dopo: Fei Hong e Pippa cominciano a girarsi intorno, la lottatrice mulatta poi colpisce subito Fei Hong con una manata sul viso, ringhiandole qualche offesa. La sfida a farsi avanti, con la cinese che per un istante appare quasi interdetta da tutta questa aggressività. Ma la Strikin’ Queen non perde la calma, nonostante le provocazioni di una saltellante Philippa.

    La fase di studio a distanza dura ancora diversi secondi, poi il primo contatto “reciproco” è un clinch… la verve di Philippa le consente di uscire subito dalla presa, scivolare alle spalle dell’avversaria, bloccandola in una… FULL NELSON! Fei Hong cerca di liberarsi ma Pippa, nonostante non la sovrasti affatto fisicamente, riesce a tener botta… almeno finchè la cinese non si lascia cadere verso il basso… si libera, passa sotto le gambe dell’avversaria e rialzandosi la spinge da dietro, verso le corde.

    La Patience riesce a frenare, si gira… Fei Hong le punta il dito contro, e stavolta è lei a minacciarla, lasciando basita la neozelandese. Fei scatta verso di lei, Pippa la schiva, la Bai Hu sfrutta lo slancio dalle corde… ma sul ritorno è Philippa a stenderla con uno SHOULDER BLOCK! L’ex Cat’s Eye cerca di prendere velocità; Fei Hong la schiva rotolando, poi si rialza e Pippa l’attacca con un RUNNING DROPKICK… ma una schivata laterale dell’Imperatrice la manda decisamente a vuoto!

    Philippa però non si perde d’animo, si rialza ancora e scatta per una CLOTHESLINE! A vuoto anche questa! Fei Hong evita, connette con un triplo Handspring e quando poi arriva dinnanzi alla rivale… STANDING FRONT DROPKICK! A SEGNO! La Patience rotola fuori dal ring, verso la rampa… Fei Hong si rialza e chiama il pubblico a raccolta… poi decide di raggiungere la sua avversario con… NO! E’ una finta, anche perché Philippa si era già tolta dalla traiettoria! Fei Hong frena, si sposta sull’apron-ring e si lancia sull’avversaria con una APRON HURRICANRANA!

    NOOOOOOO!!! La Patience la blocca al volo! La mantiene in aria, arretra… e poi la lascia cadere dietro di sé… con un ELEVATED FACEBUSTER sui gradoni d’acciaio!!! Il colpo stordisce non poco Fei Hong, che viene riportata poi sul ring da Philippa che così stoppa anche il count-out dell’integgerrima referee. La neozelandese tenta anche il PIN, ma la sua avversaria si salva al DUE. Pippa si rimette in piedi, colpisce con un gran numero di STOMP, poi ci riprova… ma il risultato non cambia, sempre DUE.

    La Patience tenta allora una “Power-Move”, sollevando Fei Hong per un BODY SLAM… ma, come già detto, le due sono di pari peso (anzi, Fei Hong è un paio di kg più pesante); la cinese ha gioco abbastanza facile nello scivolarle lungo la schiena, per poi tentare uno SCHOOL-BOY PIN! UNO! D.. NO, NEANCHE DUE PIENO! Pippa si rialza in fretta ed abbatte l’avversaria con un’altra RUNNING SHOULDER BLOCK! Quindi… STANDING MOONSAULT! E nuovo PIN sull’avversaria… che reagisce al DUE pure stavolta!

    Philippa sorride amaramente; impedisce comunque all’avversaria di risollevarsi, bloccandola – seduta – in un DOUBLE ARM STRETCH. Nonostante la Blows glie lo chieda, Fei Hong appare comunque lungi dal cedere: riesce a rimettersi in piedi.. e con una capriola in avanti, proietta Pippa davanti a sé… per poi colpirla con un DOUBLE JUMPING FOOT STOMP sull’addome! Le due avversarie si rialzano, Pippa cerca di tornare al contrattacco, ma Fei Hong la sgambetta con un DROP TOEHOLD! Violenta caduta, Pippa cerca di rialzarsi aiutandosi con le corde, Fei Hong scatta in corsa verso quelle opposte, slancio e poi… TIGER FEINT!!! La cinese resta sull’apron, attende che l’avversaria si rialzi e poi… SPRINGBOARD FRONT DROPKICK! A SEGNOOOO!!!

    Fei Hong sta prendendo il controllo e, gasandosi, si rialza… pressappoco nell’angolo opposto rispetto a quello in cui una Pippa Patience, in maggior difficoltà, si sta tirando su. L’Imperatrice però non le consente di rimettersi in piedi, visto che la raggiunge subito con un TURNBUCKLE DOUBLE KNEE STRIKE! Quindi la fa rotolare a terra mentre lei sale sul paletto… ma Philippa si rialza di botto, la raggiunge e le fa perdere l’equilibrio: Fei Hong cade a gambe divaricate sul top-turnbuckle!

    La cinese rotola poi sul mat, Pippa le sferra un pestone e la fa rotolare poco più lontano dal corner. Adesso è lei a tentare di “volare”… si issa in cima al paletto… ma la Bai Hu la raggiunge! Le sferra dei pugni, sale a sua volta sulla second-rope, le due ragazze lottano… ma Fei Hong riesce a mettersi in piedi sulla top-rope! Da quella posizione colpisce l’avversaria, seduta, con diversi schiaffi sul viso, quindi la porta giù… CON UNA SUPER HURRICANRANA!!!

    Mentre Pippa finisce proiettata sul mat, l’atterraggio di Fei Hong è perfetto, la cinese sale allora, celermente, su un altro paletto… da cui si lancia per un 450° SPLASH! Ma… PIPPA SOLLEVA LE GINOCCHIA AL MOMENTO DELL’IMPATTO!!! Fei Hong patisce il colpo, le due si rimettono in piedi, non senza fatica, quasi in contemporanea… Pippa però scatta più rapidamente… E CONNETTE CON UNA SPEAR!!! Sono di nuovo entrambe a terra… ma la regia si sposta per mostrarci la rampa d’accesso… oh God… la lottatrice bionda e mascherata che era già intervenuta nel match titolato tra Natalie Benson e Jane Ross… è di nuovo qui in WTF!

    Cosa vorrà stavolta? Presto detto… porta rapidamente verso il ring… e qui afferra Fei Hong per un piede, la trasscina fuori dal quadrato… facendola sbattere sul mat! La Blows le impone di allontanarsi e sta già per decretare la fine del match, squalificando Pippa ma… la lottatrice mascherata abbandona Fei Hong, sale sul ring… e serra la Patience, che si stava rialzando… BLOCCANDOLA IN UNA MATALEON!!! Pippa cerca di liberarsi dalla presa, ma la nuova arrivata sembra piuttosto energica… e la sta facendo perdere i sensi!!!

    Dal backstage però vediamo arrivare in corsa… anche REIKO! La partner di Fei Hong accorra in aiuto della compagna (ed anche della Patience, visto che entrambe sono state vittima di questo run-in)…. La lottatrice mascherata si sbarazza rapidamente di Philippa, e quando REIKO la raggiunge… prima evita un suo braccio teso, poi blocca anche lei, portandola a terra con una MATALEON!!! La Blows è uscita dal ring, ha fermato il match e sta chiamando l’intervento della security… ma intanto, dopo Pippa Patience, anche REIKO sembra finire priva di sensi a causa dell’attacco di questa nuova, misteriosa, avversaria.

    E ci riesce! Anche REIKO è ridotta all’incoscienza ma… Fei Hong è tornata sul ring e comincia ad attaccare alle spalle la misteriosa ragazza, cercando poi… DI STRAPPARLE LA MASCHERA! NO! L’assalitrice misteriosa riesce a difendere la sua identità ma quando, dopo una combo di calci e pugni, Fei Hong la butta fuori dal ring, adocchiando anche diversi agenti della security pronti ad intervenire, la sconosciuta in maschera decide, anche stavolta, di dileguarsi tra la folla. Il match termina in un NO CONTEST, anche se Fei Hong, quanto meno, è l’unica cosciente sul ring, in questo momento. Ma più che il risultato, il vero interrogativo è chi sia questa figura misteriosa e quali siano le sue mire.

    FEI HONG versus PHILIPPA PATIENCE ended in a NO CONTEST though OUTSIDE INTERFERENCES in 10’21”


    Divisorio
    [IMMAGINI REGISTRATE LA SERA DEL PPV]

    Ha gli occhi lucidi e il suo sguardo è rivolto verso il suolo. Lo sguardo di chi si sente principalmente delusa da sé stessa. Lo sguardo di chi si sta pentendo delle proprie gesta. O di chi semplicemente non riesce ad inghiottire il rospo.

    JJC:” Natalie, Natalie, aspetta un momento! Dove vai??? “

    Con una manata la campionessa Starlette cerca di allontanare la nostra Jessica Clemets.

    JJC:” Chi era quella donna? Naty! Ti … “

    La campionessa la fulmina con lo sguardo.

    NB:” Non … Chiamarmi … Naty! “

    Miss 24/7 si blocca a pochi metri dall'uscita del parcheggio. Appare dispiaciuta per aver alzato il tono di voce verso l'intervistatrice.

    JJC:” Chi era quella donna e soprattutto perché hai dovuto rubare? “

    NB:” Senti, Jessica, non lo so davvero. So solo che ho fatto qualcosa che non avrei dovuto fare ma non so sinceramente perché l'abbia fatto. Quindi … “

    Per Natalie trovare le parole sembra abbastanza complesso.

    NB:” … Se Jane Ross vuole un altro match per il titolo. Ebbene sì, lo avrà “

    Jessica rimane quasi stupita da quelle affermazioni così come tutti i numerosi presenti che si sono avvicinati per controllare la situazione. Una situazione paradossale. E Natalie si rivolge principalmente a loro con tono alquanto affranto.

    NB:” Io so solo che mi dispiace. Non so altro. Scusatemi, ho bisogno di aria fresca “

    CAMERA FADES

    Divisorio
    Backstage del Sanctuary.

    La telecamera inquadra Glenn Luther in attire da combattimento. Questa sera affronterà un David Turner reduce dalla sconfitta contro Caldwell.

    The Looter ha appena approcciato un Ronald Reeves piuttosto incupito, ben diverso dalla versione serena e distesa dell’opener della serata.

    GL: “Cosa devo fare con Turner?”

    Diretto Luther, come sempre.
    Reeves sta scrivendo qualcosa al suo smartphone, e per qualche secondo il bodyguard di Las Vegas rimane “sospeso”. Dopodiché The American Pride alza lo sguardo e inarca un sopracciglio, con aria interrogativa.

    La domanda, in effetti, era eccessivamente ermetica.

    GL: “Sarà un nostro alleato agli Anger Games?”

    Giova ricordare come Reeves abbia chiamato Patton e non Luther questa sera. Da buon enforcer, tuttavia, The Looter si considera già parte della squadra. Solo un pazzo, infatti, lo chiamerebbe nel suo team.

    Reeves sorride amaro.

    RR: “Turner ha preso la sua posizione, con chiarezza, da ormai molto tempo”

    Sospira.

    RR: “Tutti questi anni passati lontano dal fronte lo hanno cambiato. Il fatto di esser stato in WTF cinque-sei anni fa non è più un discrimine: è tornato adesso, probabilmente allettato da un contratto milionario. Dobbiamo considerarlo alla stregua di un Invader…”

    Luther annuisce, e si appresta ad allontanarsi.

    RR: “Anzi…”

    Lo ferma.

    RR: “Non considerarlo un Invader. Consideralo un traditore”

    Chiude gli occhi.

    RR: “Fai di lui un esempio per tutti coloro ai quali, nelle prossime settimane, dovesse balenare in testa l’idea di cambiare schieramento”.

    Luther sorride con espressione famelica.

    GL: “Non aspettavo altro”

    CAMERA FADES

    Divisorio
    AREA INTERVISTE

    Se nel corner riservato all’intervistatore ci troviamo, come di consueto, Jessica Jane Clement, la figura al suo fianco, pur sé appartenente al roster della WTF, non la vediamo con così tanta frequenza. E’ il wrestler turco Arslan Hacioglu, il “fu” Kanli Ay e, prima ancora, “fu” Halfmoon II. Allievo dapprima dell’Halfmoon originale, e poi di Mad Dog, il turco, da che ha cominciato a lottare smascherato, ha all’attivo più alias che vittorie. Ma stasera è, stranamente, al fianco della più nota intervistatrice del panorama televisivo.

    JJC: “Buonasera Arslan.”

    Cenno di saluto del turco.

    JJC: “So che hai chiesto qualche minuto per intervenire nello show televisivo, forse volevi parlarci della Battle Royal che ti ha visto partecipare al PPV…”

    Hacioglu agita la mano, come a voler scacciare il pensiero.

    AH: “Lascia perdere. Ho partecipato, ed ho perso. Quel match sarà ricordato, per quel che mi riguarda, solo perché ha allungato la mia losing-streak, per il quale già avevo un poco edificante record. Quanto meno, mi sono tolto lo sfizio di buttare fuori dal ring Gwaine, uno che ormai bazzica sui ring solo come hobby, ma senza alcuna passione. Ad ogni modo, non è quello di cui volevo parlare.”

    JJC: “E di cosa allora?”

    Arslan assume un’espressione più seria, quasi contrita.

    AH: “Io volevo ringraziare Garet Jax per le parole che ha detto al PPV. Io sono turco. Potrei dire di essere un “turco delle montagne” se non fosse che quell’espressione, nel mio paese, si usa per identificare i curdi. Per anni, io come tanti altri ho anteposto il mio nazionalismo alla loro… richiesta di patria ed ancora oggi… beh, diciamo che addentrarsi in una discussione del genere preveda altri tempi, ed altri spazi. Quindi arrivo diritto al punto… i curdi, da tempo, non stanno combattendo solo una guerra per il territorio, ma una guerra di libertà. Sono stati il fronte estremo del mondo Occidentale che ha combattuto l’avanzata di Daesh. La loro gente ha versato il sangue anche per i turchi, per i greci… per tutto l’Occidente, dimostrando che Daesh era un nemico al quale si poteva resistere. Che si poteva combattere. Quanto sta facendo oggi Erdogan, che NON è il mio Presidente, fa semplicemente schifo. L’ennesimo atto di un dittatore che, tra cinquant’anni, sarà ricordato sui libri di storia alla stregua di Hitler. Erdogan non rappresenta la Turchia o il popolo turco, rappresenta solo il regime che lo vede a capo. Ho trovato molto importante che uno degli elementi più importanti del nostro roster, Jax, sollevasse l’interesse generale su un tema così importante e delicato, ed è il motivo per cui ho chiesto questo spazio stasera.”

    JJC: “A questo punto, vale la pena ricordare il tuo attuale rapporto col governo turco.”

    Hacioglu fa una smorfia.

    AH: “Mio fratello, Halys era nell’esercito nazionale turco. Come tanti altri suoi commilitoni, è rimasto coinvolto nelle macchinazioni del “presunto” golpe del luglio 2016. Lui era un soldato semplice, quella sera scese per strada seguendo degli ordini. Nessuno del suo battaglione sparò neanche un proiettile, bizzarro per un golpe no? Dopo quella sera è stato arrestato. La famiglia di mio padre ha subito confische e restrizioni, io sono stato richiamato in Turchia per rispondere di… chissà cosa. Non ci sono andato, e mi è stato revocato il passaporto. Oggi, se mettessi piede aldilà dell’Egeo, verrei arrestato. Se la WTF decidesse di tornare a fare uno show in Turchia, io non potrei farne parte. Probabilmente, se non avessi quel po’ di notorietà, come quella di altri simboli dissidenti, come Enes Kanter o Hakan Sukur, avrebbero già utilizzato altri modi per… deportarmi. Questo è il mio attuale rapporto con la nazione del quale ho sempre difeso, con orgoglio, i colori.”

    JJC: “Mi dispiace Arslan… in momenti del genere, è difficile trovare parole adatte. Vuoi concludere tu…?”

    L’ex Kanli Ay fa un sorriso.

    AH: “Si, riportiamo la leggerezza: Garet, so che ci sono diversi lottatori, nel roster WTF, molto più… appetibili di me. Non credo rientrerò nelle scelte di qualcuno dei leader, posso comprenderlo ed accettarlo… anche se sono tra i pochi ad aver vinto gli ANGER GAMES per due volte. Detto questo, se tu, Jax, volessi scegliermi… ti troveresti un alleato leale e che vede oltre l’apparenza di… guascone che mostri; io vedo un leader vero in Garet Jax.”

    Attimi di silenzio, poi interviene la Clement.

    JJC: “Apparenza di guascone?”

    AH: “Beh… era per non dire altro, non mi piace essere volgare…”

    Jessica sorride, Arslan fa altrettanto. L’immagine torna alla regia.

    Divisorio
    3rd - One on One Match: DAVID TURNER vs GLENN LUTHER

    Dopo anni, tornano a risuonare anche nel Sanctuary, le note di “Weak” dei Seether. E nonostante quest’arena sia più piccola della O2 Arena di Praga, l’accoglienza che viene riservata al “Baddest Man Alive”, David Turner, è decisamente più calorosa: il 2-times Rising Star Champion entra in scena… e sebbene stavolta sia davvero lui, è come se il tempo fosse tornato indietro di quattro, cinque anni. David si presenta infatti con un look molto simile a quello che aveva durante il suo “prime”, solleva il pugno destro al cielo e percorre la rampa d’accesso così, con una sicumera che di certo non aveva a Praga, sette giorni fa, quando è tornato a combattere, finendo poi sconfitto (seppur con un Rana Pin) da Kevin Caldwell. David completa la sua entrata al centro del ring, ammiccando alla ring-announcer Kelly Trump, mentre il referee Jack O’Malley attende con le mani sui fianchi.

    Parte “St. Anger” dei Metallica… e Glenn Luther entra in scena… CORRENDO VERSO IL RING! Rotola sotto la bottom-rope, si rialza e pare pronto ad avventarsi sull’Handsome One… ma il referee si frappone, costringendolo a desistere dai suoi bellicosi propositi. Luther (che con la prestazione in PPV ha staccato ancor più i più vicini rivali nella speciale classifica delle eliminazioni effettuate complessivamente in tutte le Battle Royal disputate) osserva rabbiosamente Turner, che invece si toglie la t-shirt con calma, ed urla all’arbitro di far iniziare il “dannato match”.

    Ristabilita la situazione, O’Malley da il via. A titolo di cronaca, è bene sottolineare che Luther supera Turner di 10 cm di altezza, e circa 40 kg di peso. La contesa parte con un clinch, Glenn sfrutta la stazza e blocca subito David in una SIDE HEADLOCK. Presa prolungata, per Turner spingere Luther verso le corde comporta uno sforzo notevole ma alla fine ci riesce e prova a whipparlo verso quelle op.. NO! Luther non si lascia allontanare, afferra l’avversario per i capelli, e torna subito ad applicare la SIDE HEADLOCK.

    Si becca una ramanzina dal referee, ma intanto Turner è di nuovo tra le sue grinfie. Il losangelino opta, stavolta, per spingere il più pesante avversario verso un angolo: Glenn, dopo qualche secondo, è costretto a lasciarlo in virtù della chiara situazione di rope-brak… David ne approfitta per sferrargli un montante al viso! Turner continua a colpire, ma quando poi tenta l’irish-whip verso l’angolo opposto, Glenn rovescia il lancio con facilità imbarazzante! The Looter segue la corsa dell’avversario ma… Turner lo schiva con un BACKFLIP e torna a colpirlo con diversi pugni al viso!
    Stavolta, terminata una serie di jabs, pare che Turner riesca a whippare Luther verso l’angolo opposto… ma Glenn si lascia cadere, scivola fuori dal ring, rientra in fretta e… TURNBUCKLE CLOTHESLINE SU TURNER CHE SOSTAVA ALL’ANG.. NO! David schiva il colpo, rovescia le posizioni… MA SI BECCA UN HIGH BOOT DALL’EX-BODYGUARD DI REEVES! Che rincula all’indietro… e viene poi abbattuto da una RUNNING CLOTHESLINE! David si rialza in fretta, ma cerca un break all’angolo; Luther però lo raggiunge, sale sulla second-rope… inizia dapprima a schiaffeggiarlo e poi… compilation di pugni alla fronte!!!

    O’Malley lo costringe a fermarsi, almeno per qualche secondo ma poi… Luther riprende a colpire Turner, irish-whip verso il corner opposto ed a seguire… AVALANCHE! A SEGNO!!! Turner barcolla paurosamente, e viene steso da un micidiale UNO-DUE di Luther! Che poi si sposta sull’apron e, forse fin troppo sicuro di sé, comincia a scalare il paletto! Turner si sta rialzando aggrappandosi alle corde, Glenn si getta su di lui… ma Turner lo schiva e The Looter cade “a ghigliottina” sulla top-rope!!!

    Il 2-times Tag-Team Champion crolla a terra, Turner gli è subito addosso con una serie di stomp. Quindi lo rimette in piedi, lo tramortisce con una rapida sequenza di jab e poi, con un secco montante, manda Luther alle corde. Glenn cade in ginocchio all’altezza della second-rope, Turner lo soffoca con un ROPE-AIDED KNEE CHOKE quindi, prima che il referee possa fermarlo, David riporta l’avversario al centro del ring, dove connette con uno STANDING DROPKICK!

    Turner sembra ringalluzzirsi, il pubblico lo sostiene e ciò gli è indubbiamente d’aiuto. Glenn si rimette quanto meno seduto, David lo colpisce con pugni alla testa, lo rialza di nuovo e fa per sollevarlo per il B-SLAM! (Olympic Slam) Ma Glenn si libera, piazzando un colpo sul volto di Turner! Che però torna in fretta alla carica, whippa Luther verso le corde, si china in avanti… ma Luther rallente, si inginocchia e piazza un THROATH THRUST!!!

    Turner tossisce, si rialza comunque in fretta ma subisce stavolta la controffensiva di Luther che piazza uno stomp, lo manda alle corde con alcuni pugni, quindi irish-whip… BACK ELBOW SMASH SUL RITORNO!

    Glenn Luther urla a Turner di rialzarsi, comincia a roteare il braccio destro e poi… RUNNING CLOTHESLINE! Non è finita: lo rialza subito… STANDING HEADBUTT! David barcolla, finisce in ginocchio con il petto poggiato sulla middle-rope… dietro di lui, Luther si da lo slancio dalle corde più lontane e poi… RUNNING LEAPFROG BODY GUILLOTTINE!!! Non contento, Luther prova a ripetere il colpo una seconda v… NOOOO! Stavolta scivola fuori dal ring, fermandosi di fronte a Turner, ancora poggiato alle corde, e con un tremendo cazzotto al volto, lo rimanda al centro del quadrato!

    Glenn rientra, osserva l’avversario a terra e poi… slancio dalle corde e…. AMERICAN BASH (Running Legdrop)!!! Luther vuole chiudere usando la finisher di Ronald Reeves… MA VA A VUOTO!!! Turner rotola via, si rialza prima dell’avversario, che a sua volta rotola verso le corde e si rialza aggrappandosi alle stesse… ma quando è in piedi… si becca l’EXTINCTION (Superkick) CHE LO SPEDISCE FUORI DAL RING!!!

    Glenn crolla su concrete mentre Turner boccheggia… il losangelino vorrebbe seguire l’avversario ma O’Malley lo ferma e gli impone di restare sul ring mentre comincia… il count-out ai danni di Glenn Luther!!!

    Intanto il Sanctuary rumoreggia… wait, cosa sta succedendo? Max Cougar, con l’attire di Marcko Waldo, ma a volto scoperto, è comparso sull’entrance-stage… e con passo estremamente lento, si sta avviando verso il ring! Luther intanto si sta rialzando e sta anche risalendo sull’apron… era difficile che restasse fuori fino al conto di DIECI d’altronde ma… si accorge solo adesso della presenza di uno dei leader delle squadre che si fronteggeranno ad ANGER GAMES… ed anziché rientrare, sembra volergli andar contro!

    Max si è fermato a metà della rampa, Glenn fa un paio di passi verso di lui poi, sbraitando e sbracciando platealmente, lo invita a farsi avanti. Cougar resta a fissarlo con l’unico occhio buono di cui dispone… Turner osserva la situazione, stranito… ma intanto il count-out procede, e quando Luther si accorge di quanto sta accadendo… O’MALLEY STA ORMAI CONTANDO IL DIECI!!! Glenn si era lanciato verso il ring, ma è troppo tardi, O’Malley fa suonare la ring-bell… Turner vince il match, per conteggio fuori dell’avversario!

    Luther si china a sbattare i pugni sull’apron, le ultime immagini del match ci mostrano il sardonico sorriso di Max Cougar che adesso sta indietreggiando verso lo stage d’ingresso. Blandi festeggiamenti di Turner, che più che altro ringrazia il Sanctuary per il supporto, ma con lo sguardo che resta soprattutto in direzione di Cougar: è intervenuto per aiutarlo o voleva semplicemente essere d’impiccio in un match di un Original?

    Avremo una risposta a questa domanda o dovremo solo intuirla?

    DAVID TURNER def. GLENN LUTHER via COUNT-OUT in 7’41”


    Divisorio
    Nel silenzio dell’arena risuona "Scream Aim Fire" dei Bullet for my Valentine, theme song della Bloody Alliance!
    I due ex campioni compaiono compatti sullo stage: vestiti in borghese, i loro musi non sono dei più felici, del resto la sconfitta patita a Circle of Life è stata piuttosto cocente, forse più per il modo in cui è arrivata che per la sconfitta in sé in un match che, per stipulazione, poteva vedere chiunque uscirne vincitore.
    Il duo percorre a grandi passi la rampa d’ingresso giungendo al ring e si impossessa dello squared circle facendosi dare dagli addetti un paio di microfoni, uno per testa.
    La musica svanisce, resta il brusio del pubblico e qualche secondo di silenzio della Bloody Alliance per goderselo, prima di cominciare con le loro parole.

    AG: “Orale homes.”

    Face pop confortante in risposta del Sanctuary, che si dimostra nonostante tutto ancora per buona parte con gli ex campioni.

    LC: “Sapete, lo abbiamo annunciato già da qualche settimana, ma i nostri impegni sul ring non ci hanno mai permesso di portarlo on screen fino ad oggi, per cui abbiamo deciso di non aspettare oltre e presentarlo già questa sera senza ulteriori attese… Il nuovo talk show targato Bloody Alliance. Oggi, la prima puntata di Tex-Mex!”


    TEX-MEX-LOGO


    Sul TitanTron compare il colorato logo del nuovo talk show made in Bloody Alliance, il cui nome ora non è più nemmeno un mistero. Colori vivi, che forse stonano con l’umore dei former WTF Tag Team Champions.

    LC: “Avevamo già preparato un sacco di idee per la prima puntata del nostro talk show, ma con enorme dispiacere del mio amico messicano oggi non ci saranno animate coreografie, tacos volanti o infinite bande di musicisti latini a fare da sfondo all’esordio del Tex-Mex.”

    Andy palesa un po’ di sconsolatezza, enfatizzando come sempre un po’ la sua reazione.

    AG: “Già, ci rifaremo in futuro. Avremmo voluto presentare il nostro talk show in maniera diversa, da campioni innanzitutto, ma le cose non sempre vanno nella direzione che si vuole, quindi ci ritroviamo ad avere questioni molto più importanti di cui discutere. Esse.”

    LC: “Ma non preoccupatevi, perché per il nostro esordio come conduttori di carne al fuoco ce n’è parecchia, basti pensare che siamo in vista degli Anger Games e i capitani delle squadre dovranno selezionare la prima pick in vista del PPV.
    Ma prima di introdurre il nostro ospite speciale e lasciare a lui la parola, ci vogliamo prendere questo spazio per noi prima di tutto, e rivolgerci direttamente ai neo campioni di coppia.”


    Sul maxischermo del Sanctuary compaiono per qualche breve istante le immagini di quanto accaduto a Circle of Life: il TLC match che ha visto vincere e confermarsi i Grand Slammers come WTF Tag Team Champions. Il video si concentra in particolare sulle fasi salienti nelle quali è comparso Lemmy Crews e sul finale, nel quale i campioni sono stati aiutati proprio dal braccio destro di Hardaway, con Patton caricato sulle spalle da Crews e portato sulla scala per staccare le cinture.
    Al termine di queste immagini qualche fischio da parte del pubblico effettivamente c’è contro le icone della WTF per il modo in cui sono giunti alla vittoria.

    LC: “Ma bravi, complimenti… E se ve lo state chiedendo questa volta sì, sono sarcastico.
    Complimenti, perché non ci avete dato nemmeno il tempo di complimentarci in maniera del tutto sincera con voi per essere stati meritevoli della vittoria dei titoli la settimana prima, che tempo una settimana scarsa ed eccovi combinare quella grandissima porcata per mantenerli.
    Lemmy Crews? Veramente? Avevate davvero bisogno di una terza persona per cementificare la vostra posizione all’interno della federazione? Ciò che è successo dà solo una enorme conferma ai miei dubbi sulla vostra inadeguatezza: voi ci temete, e non potete nemmeno negarlo. Perché senza Lemmy Crews forse adesso avreste già perso tutto quello che eravate riusciti a guadagnare nelle settimane precedenti a Circle of Life; probabilmente avreste perso i vostri titoli come ha già perso il suo Ronald Reeves, che in apertura di show è riuscito ad avere addirittura il coraggio di continuare con la sua tesi secondo la quale i meriti qui in WTF contino meno della fama ottenuta in altre federazioni.
    Meriti come quelli che vi hanno permesso di mantenere i titoli in PPV, certo, di cosa stiamo parlando…”


    Luke Claymore fa una pausa e scuote un po’ la testa. Le sue parole non sono di certo così facili da controvertere da un punto di vista razionale, ed infatti sembrano essere sostenute da una solida base di pubblico.

    LC: “Quindi? Quali sarebbero stati i vostri meriti, oltre a quelli passati che vi hanno reso le leggende che siete nella WTF? Meriti recenti io non ne ho visti, ho visto solo delle ombre di sé stessi che stanno cercando in tutti i modi di restare a galla, smanacciando disperatamente per non affogare nonostante il cambiamento galoppante che sta travolgendo questa federazione come l’alta marea e di cui, l’avete detto voi, noi siamo il simbolo.”

    Luke indica con il dito prima Andy, poi sé stesso, con il Latino Loco che avalla ogni singola parola del texano. Oggi sta lasciando parlare solo lui, che in questo momento pare un fiume in piena.

    LC: “Per cui ora gioite, avete mantenuto la base! Ma la guerra è lunga e non è una sola battaglia a determinare se la vincerete oppure no. Godetevi la vostra base prima che venga rasa al suolo dalla prossima ondata di bombardamenti degli invasori.
    Perché sì, ci avete chiamato invasori e a noi va bene così. Invasori, Non-Originals, scegliete il nome che più vi piace per definirci, qualunque sia a noi basta che rappresenti una definizione che segni un confine netto che ci separi da questa vostra elite di Grand Slammers, Originals, gruppi dei quali noi siamo fieri di non fare parte.”


    Parole dure, al vetriolo, quelle di Luke Claymore. Una grande dichiarazione anti-Originals la sua, che inasprisce ancora di più i toni di una guerra che nelle ultime settimane è letteralmente esplosa.

    AG: “Non voglio aggiungere altro a ciò che hai detto perché sei stato più che esaustivo, hermano. Passo piuttosto al cuore di questo talk show, il motivo per cui abbiamo deciso di mettere in scena la prima puntata proprio oggi, e lo faccio annunciando il nostro primo ospite speciale.
    Chi altri se non lui, il capitano di una delle tre squadre degli Anger Games, former WTF World Openweight Champion, nonché nostro caro amico, un fratello praticamente, che questa sera proprio in esclusiva per il Tex-Mex annuncerà la sua prima scelta per il suo team… Ian Francis! DK!”


    E in questo momento, Nageki no Endless risuona nell'arena.
    In tenuta borghese, l'ex campione mondiale WTF fa il suo ingresso, camminando a passo svelto e testa alta verso il ring.
    Tiene lo sguardo in avanti, gettando di tanto in tanto un'occhiata al pubblico. Si avvicina e "si concede" dando il cinque a chi lo chiede, ma al di fuori di queste sparute occasioni DK non dedica troppa attenzione ai fan.
    Sale sul ring, scavalcando la corda più alta e raggiungendo Claymore e Guerrero. Si guarda intorno, notando il ring in realtà alquanto spoglio

    DK: "Niente Tacos e niente mariachi mi va bene. Ma neanche una sedia per l'ospite?"

    Schiocca la lingua sul palato, un'espressione di delusione e poi si appoggia alle corde.

    AG: "Eh, hanno bloccato alla dogana l'attrezzatura."

    Claymore e Dk si girano verso Guerrero e poi l'uno verso l'altro. Dk assume un'espressione interrogativa, mentre Claymore alza le mani

    DK: "Ok...per qualche motivo sono lieto di essere il primo ospite."

    LC: "Cambiando argomento...come saprai, già due prima di te hanno annunciato la loro prima scelta, e sicuramente Jax è stato il più sorprendente. Tuttavia, prima di annunciarci la tua prima scelta..."


    Guerrero sorride, ringrazia già DK, e viene ignorato dagli altri due ex BWF

    LC: "Cosa ci dici dei rumors riguardo la tua idea di scendere di categoria?"

    DK sorride, inclina leggermente la testa e guarda il pubblico

    DK: "Dico che una cosa del genere non può accadere dall'oggi al domani. Perdere 10 kg e rimanere efficiente è un procedimento complesso, arduo. Uno esperto come me lo sa benissimo.
    Non nego di essere interessato al titolo dei pesi leggeri.
    Non nego di essere interessato al titolo Total.
    Non nego di essere interessato al titolo di coppia.
    Non necessariamente in quest'ordine, ovviamente. Ma non sono stupido. So quali rischi si corrono e come minimizzar
    Ma credo che l'argomento di stasera sia un altro.
    Volete sapere chi di voi due è la mia prima scelta."


    Dk li guarda entrambi. Passa da Andy a Luke e poi nuovamente a Andy. Guerrero fa un passo avanti, ma Dk scuote la testa e si gira verso lo stage

    DK: "La mia prima scelta è James McFist."

    In arena risuona "Hammer smashed face", preceduta da un boato scaturito spontaneamente in seguito alla rivelazione di DarKhaos. Pochi istanti più tardi il wrestler di Chicago Illinois si palesa sullo stage, anche lui in borghese, con jeans lunghi, giubbotto in pelle, occhiali da sole a goccia e capelli legati a coda.
    James non si sbilancia affatto e non ci dà modo di cogliere quale potrebbe essere stata la reazione conseguita dalla sua convocazione; d'altronde l'opera, per potersi dire conclusa, necessita di un accordo tra due parti. Non è affatto così scontato che un wrestler accetti la chiamata alle armi, nonostante Hammer si sia mostrato da settimane più che desideroso di prendere parte alla battaglia tra fazioni di Anger Games. E lo è ancora meno se si prende in considerazione l'intensa rivalità che ha posto lui e DK l'uno contro l'altro fino a pochissimo tempo addietro.

    E così McFist, oggi lontano da ogni genere di manifestazione gestuale e dinamiche simili, avanza in maniera neutra verso lo squared circle con incedere costante.

    Dk si passa una mano tra i capelli e si limita a guardare McFist che lo raggiunge sul ring. Aspetta che gli sia di fronte prima di cominciare a parlare.

    DK: "Immagino tu sia perplesso. Forse addirittura confuso. Magari preso in giro.
    Perché, non neghiamolo, tra me e te non scorrono fiumi d'amore.
    Non condivido la tua visione del wrestling e mi irrita pensare che l'unica volta in cui io decida di esercitare il mio diritto a un rematch, questo mi venga negato."


    Prima che McFist possa parlare, DK alza la mano, il palmo rivolto verso di lui.
    Curiosamente, sorride.

    DK: "Ma so che non è stata una tua decisione.
    Sono convinto che se il GM non fosse intervenuto, tu mi avresti concesso quel rematch, uno contro uno, senza gimmick, senza fronzoli.
    Senza pretendere niente, perché semplicemente desideroso di provare la tua superiorità, di sconfiggere DK senza appello, con le tue mani.
    Ed è esattamente questo il motivo per cui ti ho scelto."


    Dk fa qualche passo indietro, creando distanza e guardando il pubblico, analizzando divertito la loro reazione, prima di tornare a girarsi verso McFist.

    DK: "Il McFist che ha lottato contro di me vuole dimostrare di essere il migliore e vuole farlo senza trucchi.
    Il McFist che ha lottato contro di me ama sinceramente lottare e valuta tanto i mezzi quanto il fine.
    Questo è quello che cerco.
    Non cerco idee astratte come chi è più forte, chi è il migliore. Perché, siamo onesti, spesso questo non è sufficiente. Non cerco una collezione di nomi importanti.
    Quello che voglio è una squadra che condivida questa visione.
    Una squadra che voglia vincere in modo che nessuno possa poi addurre poi scusanti per la sconfitta.
    Vincere non perché il capitano vi promette titoli e shot.
    Vincere perché ne avete abbastanza degli original.
    Vincere perché ne avete abbastanza della Cougar army.
    Vincere perché Jax...è Jax.
    Non voglio comprarti promettendoti qualcosa.
    Perché se pensassi che tu fossi quel tipo di persona, non ti avrei neanche chiamato."


    Hammer annuisce debolmente, poi si guarda intorno più volte. Trascorrono diversi istanti prima che egli possa mettere bocca al microfono, quasi come se stesse valutando la proposta e ponderando una scelta.

    Hammer: "Siamo in due. Anzi, tre. Neppure io ho avuto il mio rematch contro Ronald Reeves, e suppongo che lo stesso Ronnie brami una chance per rimettere le mani sul titolo che adesso appartiene a Drago."

    Il pubblico fa partire un boato non appena viene pronunciato il nome del nuovo Openweight Champion.

    Hammer: "Drago versus Ronald Reeves versus James McFist versus DarKhaos. Suona un po' come il prossimo Main event di Futurama. Ma sappiamo bene entrambi quanto la probabilità che possa accadere sia davvero bassa. Non possiamo sapere cosa ci riserverà il futuro, ma facendo un breve tuffo nel passato... Si, sarebbe accaduto. Non mi sarei tirato indietro e sono pronto a scommettere che, in una situazione analoga ma ben più recente, non lo farebbe neppure Petr Vesely.
    Su Reeves invece, beh, nutrirei parecchi dubbi. Ma gli eventi hanno già eliminato a priori quell'eventualità. Può succedere soltanto se Underwood, o chi per lui, si sveglia di buon umore e - leggendo le nostre wish list - decide di dare a Cesare quel che è di Cesare in un frangente in cui siamo già in prossimità della scissione dell'impero."


    McFist abbassa un attimo lo sguardo, consapevole di quanto spesso le aspirazioni individuali fatichino ad incastrarsi con la realtà dei fatti.

    Hammer: "Anyway, non sto prendendo tempo DK. Ho già scelto se accettare o meno la tua proposta, da prima che risuonasse la mia entrance music."

    La suspense si fa crescente e il pubblico pagante mantiene un silenzio quasi surreale.

    Hammer: "Lo hai detto tu stesso, siamo tutto fuorchè uomini simili che condividono gli stessi princìpi. Non nascondo che al posto tuo avrei preferito orientarmi sull'affidabilità che possono darmi Andy e Luke, un fattore non di poco conto in uno scenario come quello che si sta aprendo, piuttosto che fare una scommessa con un mio rivale e farmi carico di maggiori rischi ed incognite che - alla lunga - potrebbero mutare il mio piano d'azione.

    ...

    But... Almeno il fatto stesso che tu abbia pronunciato il mio nome in occasione di questa first pick mi fa capire che, per quanto fosse impensabile due o tre mesi fa, ho raggiunto uno degli obiettivi che mi ero preposto. Ti avevo promesso che, nel bene o nel male, avresti iniziato a nutrire anche un briciolo di rispetto per quello che è l'uomo e il wrestler James McFist. Forse non poteva essere altrimenti dopo quel massacro da cui siamo usciti fuori senza lasciarci le penne.
    Non che io lo pretenda da te o dagli altri lottatori di questa federazione. E' solo una dimostrazione del fatto che la mia ostinazione e la mia determinazione spesso raggiungono picchi considerevoli e, si, sono certo che questo sia stato un fattore rilevante e determinante nella tua riflessione."


    James avanza di un paio di passi, facendosi più vicino a DarKhaos. Lo fissa dritto negli occhi, quasi come se si trattasse di uno di quegli stare down visti prima di Futurama 7 o Chamber of Champions.

    Hammer: "Ho valutato tutti i pro e i contro. E i contro, DK, forse sono più numerosi dei pro."

    WHAT?!? Momento di gelo tra gli spalti. Claymore e Guerrero si guardano a vicenda, DarKhaos invece non si scompone.

    Hammer: "L'importanza dietro quei pro e quei contro, e non il numero, tuttavia mi portano a pensare che almeno un paio dei pro all'appello abbiano un valore tale da sotterrare quello di tutti i cosiddetti contro messi insieme.

    ...

    Ne ho abbastanza di questa merda.
    E credo che debba conoscere la sua FINE in maniera netta e definitiva.
    You got it. WE got it."


    Il pubblico applaude ed acclama i due, mentre Claymore e Guerrero sono rimasti semplicemente a guardare
    Luke Claymore infatti ora prende la parola
    ma viene anticipato dal messicano

    AG: "Bravi, entrambi"

    Andy Guerrero batte la mani, ma non capiamo se in maniera sarcastica o convinta d'altronde il messicano è famoso per la sua enigmaticità.
    Poi si rivolge a DK.

    AG: "Credo che obiettivamente per te, hermano, sia stata un'ottima cosa scegliere McFist certo, qui davanti avevi due opzioni migliori, ma non posso negare che McFist sia un'ottima pick... in fondo, se ci pensi, proprio lui ti ha detronizzato"

    DK fa un passo verso Guerrero, mentre Luke si frappone tra i due prima che possa scoppiare qualcosa

    AG: "Hey hey, non riconosci più quando tuo fratello scherza?
    Dai, non è neanche una cosa che fa notizia il mio scherzare continuamente"


    DK sorride a Guerrero pur sapendo che il messicano dice sempre l'opposto di quel che pensa, poi guarda Luke che sembra divertito da tutto questo
    Claymore è molto rilassato e non è per nulla preoccupato dalla scelta di DK, in fondo lui lo conosce e sa che DK ha sempre dei piani ben studiati
    Anche Guerrero conosce DK ma la sua voglia di fargli perdere le staffe spesso va oltre la ragione umana.
    DK conosce entrambi, e sa cosa aspettarsi da Claymore e cosa aspettarsi da Guerrero.

    Tuttavia Andy capisce che per oggi ha detto abbastanza, o forse troppo, allora si stacca dal discorso per continuare su lidi meno caldi.

    AG: "Cari fans spero vi sia piaciuta questa prima puntata del Tex Mex.
    Ian spero ti sia piaciuto essere il nostro primo ospite.
    James spero ti sia piaciuto essere scelto da DK come prima pick e sperando di tornare presto con una nuova puntata non ci resta che salutarvi.

    ....

    e speriamo di rimanere a disposizione per la tua grande squadra DK, poichè a questo punto chiunque potrebbe sceglierci e come sai bene, io e Luke, così come te, sul ring facciamo sempre il nostro dovere...

    ORALE HOMES"


    La musica di chiusura parte ma prima che le immagini sfumino vediamo DK parlare con Luke, non riusciamo a capire il contenuto della conversazione ma i toni sembrano rilassati. Guerrero non dice una parola e rimani li di fianco Mentre McFist lascia i tre sul ring, infondo tutto ciò non gli interessa.

    Divisorio
    “Dove diavolo è? DOVE DIAVOLO L’HO MESSA???”

    A parlare è Kevin Caldwell, evidentemente alla ricerca di qualcosa non così semplice da trovare. Vicino a lui, la bellissima JJC cerca di intervistarlo.

    JJC: “Posso disturbarti? Volevo sapere cosa si prova ad aver battuto una leggenda come David Turner…”

    KC: “Si, si, è stato bellissimo! Grandissima vittoria, perdonami ma sono abbast…incasinato…”

    JJC: “Ehm…ok, opinioni sul match di stasera?”

    Caldwell sbuffa, tuttavia si ricompone per rispondere in maniera adeguata alla Clements.

    KC: “Diciamo che non è in cima ai miei pensieri l’incontro odierno, tanto che, come vedi, ho deciso di essere semplicemente me stesso, il che è tutto dire. Blackjack…really? Un jobber neanche di lusso della federazione, non provo rancore verso di lui, e come potrei data la sua non-rilevanza?”

    Parole dure.

    KC: “Claymore è un wrestler interessante, non lo conosco personalmente ma quello che ho visto di lui in questi mesi lo ha reso simpatico ai miei occhi. Nonostante lo rispetti, non posso dire, come accennavo poc’anzi, che questo match sia particolarmente rilevante…più che altro, perché ho altre cose a cui pensare…”

    JJC: “Hanno a che fare con questa tua affannosa nonché misteriosa ‘ricerca’?”

    KC: “Top secret…ora, se vuoi scusarmi…”

    Caldwell invita ‘gentilmente’ la Clements ad allontanarsi, e quest’ultima lo fa con un sorriso dando linea alla regia.

    Divisorio

    Circle of Life

    Le immagini di ricapitolazione scorrono rapide e a tratti alternando musica e commento.
    Roxanne è sulla rampa pronta allo scontro. La sua voce in sottofondo proveniente dal promo che tenne in seguito al termina della faida con Tanija e Zoe.

    "Io oggi non sono qui a voltare la pagina di un capitolo; io oggi sono qui, biblioclasta, per BRUCIARE IL LIBRO!"

    Le si sovrappongono le immagini di Californication 2018, occasione in cui Tanija Vegas che arbitrava il match tra lei e Zoe, sbroccò dichiarando il No Contest e andando via.

    "Le Fiabe non hanno sempre un “Per sempre felici e contenti”. Anzi, sono in poche ad averlo per davvero!"

    Le immagini saltano diversi mesi avanti. Una delle ultime apparizioni di Tanija Vegas. Emaciata. Occhi rossi e incavati. Sfuggente.

    "Ci sono però dei casi curiosi: fiabe non edulcorate, e già di per sé senza morale. Frutti del peggiore cinismo creativo. Come “La Piccola Fiammeraia” che molti conosceranno, o un meno noto..."

    Si torna a Circle of Life... Roxanne sta terminando l'entrata... E TARA LA SPALMA CONTRO IL RING APRON!

    "Il Soldatino di Piombo. E’ la storia di un giocattolino"

    Roxanne è nel supermercato, da sola. In cerca del bagno. Il messaggio appare sul telefonino.

    "che, in quanto di piombo, non è in grado di muoversi né reagire a quanto lo circonda..."

    E' nel Bagno. Sullo specchio, scritto in rosso... WHY??... Tara è alle sue spalle, riflessa.

    "ma che per… gusto sadico, direi… di chi scrisse la storia soffre ogni sorta di sventura"

    Le immagini risalgono ora alla notte da incubo a casa. Roxanne è nel buio e cerca la stalker col cuore in gola.

    "..tormentato dal vento, la corrente, morso da fiere, graffiato, sporcato, perde un braccio, una gamba, finisce nelle fognature"

    Si torna sul match: LaMontaine, in rapida sequenza con dei tagli, viene scagliata contro i gradoni, strangolata, riempita di cazzotti, fatta sanguinare, soffocata in Tarantula col collo che preme contro la corda più bassa!

    "ne seguiamo i pensieri consapevoli che egli non possa reagire... e pooooi…"

    Di nuovo quella notte a casa. Tara è di fronte a lei.
    Un fulmine squarcia il cielo.
    LaMontaine sul ring si libera della Tarantula.
    Esegue il Sewing Spindle

    BUIO

    "… poi non ricordo più.
    Mi bastò una volta"


    Roxanne schiena.

    UNO
    DUE
    TRE!

    "Ci sono libri che talvolta van lasciati a metà per la pace della nostra anima"

    Passa quindi l'immagine del biglietto che Tara aveva lasciato a Roxanne. L'ultimo barlume di affetto.
    Segue la carezza e l'abbraccio nel ring di Tara a LaMontaine che si mescola con quello vecchio di un anno della Francese e Tanija Vegas.

    "Sarò infantile, sarò codarda, sarò chiusa, ma vi sono onesta.
    Né io, né Zoe, né Tanija, desideriamo leggervi oltre in questo libro".


    Roxanne smaschera Tara rivelandone il volto. E scoppia in lacrime per poi rimetterle la maschera

    WHY?

    WHY?

    WHY?

    WHY?




    Una stanza semibuia.
    Solo una sedia al centro.
    E sulla sedia una seria Roxanne LaMontaine con la sua montagna di riccioli ma niente del consueto sorriso. Guarda in camera a mani incrociate e sguardo che tradisce insicurezza.

    RoX: "Perché?... Ho sentito venir posta questa domanda così tante volte e ora di domande ne avrei io a quintali. Vorrei tanto... capire... conoscere - non dico comprendere, ma almeno...
    ...almeno qualcosa.
    Roxanne won the match han detto... "

    Guarda altrove e poi sposta gli occhi sulla telecamera, mesta.

    RoX: "Sul serio? Ho perso la serenità, ho perso la gioia, ho perso la salute mentale e alla fine ho RI-perso un'amica... un'amata...
    ...io non ho vinto nulla. Non sono tornata a casa con nulla in tasca e per questo non merito alcuna ricompensa. Ho fallito a Circle of Life.
    E per queste ragioni è giusto che anche io paghi pegno"

    La Francese si passa una mano tra i capelli... rivelando che si tratti di una Parrucca
    Li ha tagliati. Non rasati, ma una bella sfoltita insolita!



    Lascia andare la parrucca senza darvi importanza e resta seria a mirare l'obiettivo, meditabonda. Soppesando lei stessa le parole.

    RoX: "Nessuna ha vinto a Circle of Life. Abbiamo perso tutte.
    Io... ioo... sniff - scusate - io in fondo lo sapevo ecco. Io l'avevo capito che era Tanija, ho lottato sapendo ci fosse Tanija lì sotto, ma credo sia una di quelle situazioni in cui non fino a che non la vivi, finché non la provi sulla tua pelle... non puoi prevederne l'impatto.
    Puoi... puoi recitare davanti allo specchio tutte le volte che vuoi quella parte. Puoi fingere fino alla Nausea nella tua mente che quel qualcosa stia accadendo davanti ai tuoi occhi... ma poi succede... e non eri pronta. Non eri pronta affatto"

    Si asciuga le lacrime col dito. Si morde il labbro. Cerca di contenersi per poter portare avanti il suo discorso.

    RoX: "Ma il fatto è che... quel biglietto. Quel maledetto biglietto... quelle esitazioni...
    ...
    ...Quell'abbraccio...
    ...

    ...
    Pensavo fosse rinsavita. Pensavo di aver fatto come Moana che salva TeFiti da se stessa. Pensavo di aver donato pace al suo spirito, che tutto potesse tornare come prima, che quel demonio era stato sconfitto e rigettato via, che l'Oscurità che dominava la sua mente l'avessimo scacciata.
    ...Ma la vita non è come nei Cartoni. Non c'è una incarnazione, una raffigurazione... che puoi prendere a calci valorosamente per risolvere i problemi e Tanija alla fine, quando ha cercato di strangolarmi... ha scelto.
    Ha scelto di essere Tara"

    Si lecca le labbra con occhi gravidi di lacrime, ma con consapevolezza.

    Rox: "L'ho già rovinata quando volevo che noi e Zoe fossimo delle SuperChicche, quando loro non volevano.
    Non posso obbligarla ad essere TeFiti. Non posso riprendermi Tanija se Tanija non vuole. Quella donna è Tara adesso. E' consumata e per quanto io sappia che si sta facendo del male sono l'ultima persona che può aiutarla: sono la molla che la tormenta, l'ingranaggio che inceppa il sistema.
    Tanija ha bisogno di un aiuto ma io la confonderei soltanto e se lei reputa di essere Tara... lo sia.
    Le ho ridato la maschera perché era giusto restituirle il suo 'vero' Volto. Perché era giusto che lei fosse ciò che ha scelto di essere.
    Anche se lo odio. Anche se mi dà un immenso dolore.
    Se non si sente pronta a tornare ciò che era ... preferisco che quantomeno Tara... QUANTOMENO TARA... non soffra"

    Si succhia il labbro tremolante.

    RoX: "Ma quando sarà pronta, quando io non costituirò più un problema... se quel giorno arriverà... sarò la prima ad abbracciarla.
    In bocca al lupo... Cucciola"


    Divisorio
    4th - Triple Threat Match: BLACKJACK vs KEVIN CALDWELL vs LUKE CLAYMORE

    Siamo al penultimo match della serata, e le immagini si aprono con l’entrata in scena di Kevin Caldwell, stasera nei suoi panni, che fa il suo ingresso sulle note di “Bacchikoi”. Il Cosplayer riceve un’accoglienza che non è negativa o positiva, ma è semplicemente “fiacca”. Cerca di coinvolgere la folla battendo le mani ed incitandoli a farsi sentire di più, poi si mette in posa plastica in favore di camera; quindi si avvia verso il ring a passo rapido e raggiunge il quadrato, dove è presente il referee P.J. Tee, in poco tempo.

    “Blood Red Sandman” introduce il secondo wrestler che parteciperà alla contesa, Blackjack: il lottatore mascherato entra in scena, solleva le braccia e le incrocia formando una “X”. Quindi corricchia verso il ring, anche lui abbastanza nell’indifferenza generale, non avendo fatto molto per mettersi in luce, negli ultimi tempi. Giunto sul ring, completa la sua entrata, andandosi a mettere in mostra in due dei quattro angoli, mentre Caldwell sosta in uno di quelli che non raggiunge, poggiato ai turnbuckles.

    L’ultima entrata è riservata a Luke Claymore, che entra sulle note di “The Good Life” dei Three Days Grace. Il texano è decisamente il wrestler a suscitare il face-pop maggiore tra quelli in gara. Con la sagacia del veterano, Claymore lascia che i cori in suo favore comincino a scemare, prima di percorrere la rampa e rintuzzare i fans, caricandoli con un atteggiamento propositivo. Anche lui completa l’entrata andandosi a mostrare a due dei quattro angoli, mentre si toglie il giubbotto ed altro (collanine e fascette) “non necessario” del suo attire.

    Completata l’ultima entrata, Tee, senza perdere tempo, da il via al match: Claymore sa di avere gli occhi dei due rivali addosso quindi decide… di puntare Caldwell. Lo sfida a farsi avanti, e quando Blackjack sembra sul punto di avvicinarsi… Luke lo ferma e gli dice di farsi più in là e di aspettare! Il pubblico ride, anche perché Caldwell pare dar ragione all’ex-campione Tag-Team dicendo a Blackjack “ora combattiamo noi, tu aspetta”, col povero Double-Faced che allarga le braccia.

    I due stanno per partire con un clinch ma… BJ non ci sta, scatta all’attacco e colpisce Claymore con un HIGH KICK al petto! Caldwell scatta verso di lui, il mascherato lo evita parzialmente, lo lancia verso le corde… ma sul ritorno viene mandato giù da un RUNNING SHOULDER BLOCK del Cosplayer, che pur non essendo un big men, supera Blackjack di quasi 20 kg. Caldwell continua con un altro slancio dalle corde, Blackjack si rialza, dapprima lo evita in spaccata e poi… BACK ELBOW SMASH su Caldwell!

    Il Cosplayer è lasciato a barcollare, Claymore si fa avanti, Blackjack scatta verso di lui… Luke lancia BJ in aria con un POP-UP… ma il mascherato arpiona coi piedi la testa di Caldwell, dietro di sé, e connette con una INVERTED HEADSCISSORS TAKEDOWN! Kevin rotola fuori dal ring, mentre Blackjack si rifugia in un angolo. Claymore scatta verso di lui, ma BJ lo schiva con un salto, ed il texano impatta contro i turnbuckles! Senza perdere tempo, Blackjack piazza uno STEP-UP DROPKICK sulla schiena dell’avversario!

    Il mascherato esulta, attende che Claymore si rimetta in piedi, poi slancio dalle corde e… HEADSCISSORS TAKED.. NO! Claymore rovescia in un TILT-A-WHIRL SIDE SLAM! Quindi afferra Blackjack per le gambe… ma sta rientrando Caldwell che prova a sorprendere l’ex-campione di coppia… Claymore però se ne accorge e piazza un DROP TOEHOLD! Il texano blocca poi sia Caldwell che Blackjack per una gamba ciascuno e piazza una doppia SINGLE-LEG BOSTON CRAB!!!

    Caldwell e Blackjack urlano ma si coordinano per strisciare insieme… finchè non riescono a raggiungere la bottom-rope… Tee “ammonisce” Claymore di mollare la presa; in realtà non sarebbe un atto dovuto visto che in questo match non c’è squalifica, ma Luke, piuttosto correttamente, molla comunque la submission-move. Il texano osserva il pubblico che lo applaude, quindi fa per andare a rialzare Blackjack… che lo respinge con un doppio calcio al petto! Il mascherato si rimette in piedi con un NIP-UP scatta verso il texano… che lo afferra al volo, e piazza una SPINEBUSTER!

    Non è finita, perché gli afferra le gambe, e fa per chiuderlo nella sua TEXAS CLOVERLEAF risolutiva!!! Ma Caldwell si è rialzato e libera Blackjack colpendo Claymore con uno SPINNING KICK all’addome! Luke molla la presa, crolla in avanti, Caldwell continua con un TOE K.. NO! Luke gli blocca il piede! La fa girare come una trottola e nel mentre… salta sulla second-rope più vicina per poi piazzare uno SPRINGBOARD ENZIGUIRI KICK!

    Caldwell fa per rialzarsi, Luke lo afferra per la testa, mira al corner e… SHIRANUI! NOOO! Caldwell si libera!
    Claymore però atterra con ambo i piedi sul mat, dietro l’avversario e lo blocca in una Waist Lock, ma Kevin si libera immediatamente con un BACK ELBOW SMASH… colpo che manda Luke in direzione di Blackjack che tenta un ROUNDHOUSE KICK… A VUOTO! Ma BJ continua la rotazione e piazza… UNO SPINNING ENZIGUIRI KICK! Claymore va a terra, rotola sulla parte esterna dell’apron, cerca di rialzarsi… ma Caldwell lo spedisce definitivamente fuori con uno SPRINGBOARD DROPKICK!!!

    Il texano si sta già rialzando in piedi… ma sul ring Blackjack prende la rincorsa e si lancia fuori, superando la top-rope con un 630° SUICIDE METEORA!!! CHE MANOVRA PAZZESCA!!! Il pubblico comincia a scaldarsi parecchio, Blackjack annuisce, si rialza… batte il cinque a qualche fan e poi risale sull’apron: colpisce con uno SHOULDER BLOCK THROUGH THE ROPES un Kevin Caldwell che si avvicinava minaccioso, quindi rientra sul ring rotolandogli sulla schiena… rincorsa dal lato opposto ma… Caldwell lo intercetta, piazzando uno stomp!

    Quindi lo blocca in Double Underhook Hold, testa tra le gambe lo solleva e… DOUBLE UNDERHOOK KNEE BACKBREAKER!!! C’è il PIN: UNO! DUE! BLACKJACK ALZA UNA SPALLA!

    Il vincitore del Two Worlds One Cup 2018 chiede conferma al referee che fosse davvero un DUE, quindi prende tempo, bloccando Blackjack, ancora seduto, in una SLEEPER HOLD. Il mascherato invoca il supporto del pubblico, lo ottiene… e riesce a rialzarsi, si libera con delle gomitate, slancio dalle corde e… CLOTHESLINE di Caldwell! NOOOO!

    Blackjack la evita rotolando a terra con una capriola, si rialza e… immediata HURRICANRANA! Caldwell si rialza ancora… e si becca uno SPINNING HEEL KICK! Il mascherato prova ancora a rialzare il Cosplayer… che però piazza, dal nulla, un JAWBREAKER! Caldwell prende poi lo slancio dalle corde ma… sull’apron, dietro di lui, sta rientrando Claymore, che lo colpisce con una ginocchiata alla schiena! Il texano blocca quindi Caldwell alle corde, Blackjack può scattare contro Kevin… CHE LO RESPINGE CON UN HIGH BOOT!

    Il Cosplayer colpisce poi Claymore con una gomitata all’indietro, quindi HIGH KICK su Blackjack e poi… poi si sposta sull’apron e… ASAI DDT SU CLAYMORE IN PIEDI DIETRO DI LUI!!! Kevin rientra… E PIAZZA ANCHE UNO SPRINGBOARD FACEBUSTER SU BLACKJACK CHE SI STAVA RIALZANDO! E dopo questo colpo, riprova a schienarlo! UNO! DUE! Ma Claymore afferra Caldwell per un piede e lo trascina fuori dal ring! NO!!!

    Caldwell si mantiene alle corde e quando Claymore risale sull’apron, Kevin lo afferra per i capelli.
    Ma Luke si libera con un pugno, poi è lui ad afferrare il rivale per la nuca, corre verso un angolo… e prima piazza un APRON TURNBUCKLE FACESMASH, poi SLINGSHOT ENZIGUIRI KICK alla nuca di Caldwell che crolla in avanti! Luke sale sul paletto… E VIENE TRAVOLTO DA UN TURNBUCKLE ELEVATED SPINNING HEEL KICK di Blackjack! Il texano ricade sull’apron mentre i suoi due avversari si rialzano… e Caldwell riesce a colpire per primo Blackjack, prima con uno STOMP e poi con uno SPINNING K.. NOOOO! BJ SCHIVA CON UNA CAPRIOLA!!!

    Quindi è lui a colpire Caldwell, al ginocchio con uno SPINNING LOW KICK, dopo ciò scatta verso le corde… JACK-KICK!! (Shining Wizard) A SEGNO, C’E’ IL PIN DI BLACKJACK SU CALDWELL!!! UNOOO! DUEEE! TRRRRRRRRRNOOOO! CALDWELL ALZA UNA SPALLA ALL’ULTIMO ISTANTE!

    Blackjack allarga le braccia, disperato, ma si rialza sempre lui per primo e chiede al Sanctuary di sostenerlo. Annuncia quindi di essere pronto alla chiusura e sembra pronto ad eseguire il BLACK TORNADO!!!

    Blackjack afferra Caldwell ma prima che possa completare la mossa si becca un terrificante SUPERKICK dal rientrante Claymore… che poi spinge via Caldwell, afferra il rintronato Blackjack… e lo finisce con un OMEGA DRIVER!!! Manovra a segno, e crediamo proprio che non ci sia più scampo per il lottatore mascherato, che viene schienato da Luke Claymore: UNO! DUE! TREEEEEEEEE!!!!

    Claymore resta in ginocchio, stringe i pugni e scarica la tensione con un urlo, mentre il Sanctuary acclama la sua vittoria.
    Il referee va poi a sollevare il braccio sinistro dell’ex Tag-Team Champion, che dopo aver mostrato (almeno in WTF) il meglio di sé soprattutto nella competizione tag, stasera si mette in luce con una vittoria che ne evidenzia tutta la “completezza” del repertorio, ricordando per quei pochi che non l’avessero capito che Luke Claymore è tutt’altro che solo la metà di un tag-team.

    LUKE CLAYMORE def. BLACKJACK and KEVIN CALDWELL via PIN in 6’43”
     
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    Divisorio
    Can’t Hold Us versione PTX.
    E’ il momento dell’ingresso sul ring dell’uomo che, in quel di Praga, ha scritto la storia della WTF, e non solo.
    Il Light Heavyweight Champion…



    Nonché Total Champion…



    E mostra al pubblico presente nell’arena l’ultima’conquista’, la più importante, la più prestigiosa…
    LA CINTURA DI WORLD OPENWEIGHT CHAMPION!
    Drago ha sulla spalla sinistra il titolo dei pesi leggeri, vinto recentemente contro Kevin Caldwell grazie alla scelta di Max Cougar di mettere i due l’uno contro l’altro.
    Sulla spalla destra porta con orgoglio il titolo Total, conquistato a Futurama contro Hugo Tennenbaum.
    Alla vita cinge il titolo di campione World Openweight. Ed il fighter, goffamente, si ferma comunque a scambiare il cinque con alcuni fan, anche se l’ingombrante (ma sicuramente piacevole) fardello dell’oro che porta con se ne limita i movimenti. Una volta raggiunto il ring, poggia a terra le due cinture ‘secondarie’ e si fa passare un microfono, mentre il pubblico intona il suo nome. Drago è visibilmente emozionato.

    “Se guardo indietro di un paio d’anni…e penso al ‘disastro vivente’ che ero, un uomo privo di stimoli, incapace di ottenere un qualsivoglia risultato, convinto che la sua carriera nel pro-wrestling fosse ormai conclusa…ed al contempo paragono quel che ero a quel che sono ora, di fronte a voi, con tutte queste cinture, con la nomea di campione assoluto della WTF…non posso che dire grazie!”

    Grazie? Di cosa? Il pubblico, prima di applaudire, grida un WHAT (consuetudine simpatica) al punto che lo stesso Drago sorride.

    “Può sembrare strano, ma il primo ringraziamento va proprio alla WTF. La WTF ha segnato una svolta positiva nella mia vita, quando ho messo piede in questa federazione ero desideroso di raggiungere le vette più alte per provare a tutti e soprattutto a me stesso che avevo ancora qualcosa da dire. Ed ora, eccomi qui…di roba da dire mi sembra di averne parecchia!”

    Mostra con orgoglio le cinture al pubblico e si piazza a beneficio della telecamera alla quale concede delle pose divertenti e spontanee. Ovviamente la folla apprezza.

    “Vivrò momenti negativi, perché sono un umorale, sono l’uomo delle montagne russe, colui che lentamente può raggiungere la cima per poi crollare a picco rovinosamente, ma nessuno…nessuno…NESSUNO POTRA’ MAI CANCELLARE QUELLO CHE HO FATTO! C’è una frase che vado ripetendo da mesi: il mio obbiettivo primario era quello di essere ricordato in futuro come il miglior Total Champion della storia, ebbene…credo che sia stato centrato il bersaglio, non trovate?”

    Altra risposta affermativa del pubblico.

    “In tutto questo, anche Jana si è appena laureata campionessa di coppia! Posso assicurarvi che a casa abbiamo festeggiato a dovere…”

    Diviene paonazzo in volto il fighter, conscio, evidentemente, che certe cose sarebbe meglio ometterle. Ma lui è fatto così.

    “Il secondo ringraziamento va proprio alla mia Artemis. Nei momenti bui della mia vita, lei c’è sempre stata. Non ho mai avuto bisogno di una carezza da parte sua, quanto di schiaffi e pugni, morali e non, laddove fosse necessaria una sterzata. Lei è sempre rimasta al mio fianco, ti amo Jana!”

    Un novello Rocky? Naaa, semplicemente Drago.

    “Il terzo e penultimo ringraziamento va a Ronald Reeves. Potrà sembrare un controsenso, ma la ‘crociata’ che stanno portando avanti lui ed i suoi amici, crociata che mi vede come rappresentante di tutto ciò che lui, Hardaway…quel Drake Patton che a breve affronterò su questo ring…non approvano. Crociata che ha dato ulteriori stimoli, per quanto ce ne fosse bisogno. Ah, dimenticavo, altri due piccoli ringraziamenti che mi sono venuti in mente ora, non è un discorso preparato, sto andando di getto…”

    Non è una novità.

    “…ringrazio DK perché l’aver avuto nelle prime fasi della mia carriera in WTF un avversario simile mi ha invogliato a cercare in qualsiasi modo di provare che io fossi a lui superiore, e non so se ci sono riuscito, ma sicuramente sono sulla buona strada, e chissà che in futuro, magari di qui a breve, le nostre strade non si possano incrociare nuovamente. Inoltre, voglio ringraziare Praga, la O2 Arena e tutti coloro che mi hanno supportato prima, durante e dopo il match con Ronald Reeves. Ed ora, l’ultimo ringraziamento. Forse quello meno atteso, forse ancor più sorprendente rispetto al grazie riservato a Reeves…”

    Il pubblico attende di conoscere la risposta.

    “…grazie, Max Cougar. Senza la tua ‘scelta’ di mandarmi contro Kevin Caldwell, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Ed invece, ora, sono il primo wrestler della storia WTF che possiede contemporaneamente tutti i titoli singoli della federazione! Quindi…”

    Come se fosse ‘pronto’ a ricevere questo ringraziamento, ecco che sullo stage appare proprio quel Max Cougar di cui Drago sta parlando. Il fighter sorride mentre Cougar applaude il campione.

    Mr. Amazing si ferma e strabuzza il suo unico occhio. Risuona 'Open Your Eyes' dei Guano Apes e quindi Max sorridendo procede ad avanzare verso il ring, ma all'improvviso si ferma contrariato; come se mancasse qualcosa.

    Quindi si volta alle sue spalle ed


    -BOOM! BOOM!-


    esplodono i pyros. Soddisfatto di come è stata coreografata la sua entrata procede verso il quadrato, ora con un sorriso ancor più largo. E mentre si avvicina con entrambe le mani applaude (le batte due volte), il Triple Crown Champion che si trova sul ring. Il tempo di salire sul ring e va a stringere la mano del campione, per poi prendere in mano il microfono.


    MC: "I tuoi ringraziamenti sono ben accetti, World Heavyweight, Light Heavyweight, Total Champion Drago. O posso chiamarti Petr?

    Sai, lasciati dire una cosa: ho scelto di darti una shot per un motivo preciso. Ho visto in te il potenziale per diventare quello che sei oggi. Hai fatto la storia, qui in Grecia, nella World Triumph Federation. E ho sempre creduto che avresti sconfitto anche Ronald Reeves. E per i detrattori ne ho le prove"


    Max allunga un braccio ed indica il megascreen dove parte un filmato.

    Le immagini ci portano indietro nel tempo a Praga, a Circle of Life, dove il Total Champion Drago sta passando nella Gorilla Position per affrontare il suo match contro il World Champion Ronald Reeves. quando la sua strada è interrotta da Marco Waldo??

    Non è la prima volta che il mercenario teutonico appare al fighter di Liberec, quando con questo outfit si era presentato Kevin Caldwell. E allo stesso modo si sfila la maschera, e la faccia che c'è sotto è quella di Max Cougar.

    Un volto sudato e provato dai match che ha combattuto questa sera contro gli altri ex-GMs e assieme alla Cougar's Army.

    Ma solleva il casco a due mani sopra la testa e lo mostra a Drago.


    MC: "E un bel giorno ti accorgi che esisti

    Che sei parte del mondo anche tu
    Non per tua volontà. E ti chiedi chissà
    Siamo qui per volere di chi ..."


    Max abbassa il casco. E fissa il Vesily che contraccambia.


    MC: "Lo sai perchè ho puntato tutto su di te, in questo momento in cui la mia Army fatica? Per lo stesso motivo per cui io credo in te, in questa serata avida di risultati per il sottoscritto. E punto su di te, per andare a combattere Reeves, perchè, anche se alla fine la fiducia nella tua forza può vacillare, all'idea di affrontare gli Originals, ho trovato una persona che mi ha convinto che tu uscirai vincitore questa sera."


    Max deglutisce


    MC: " E quella persona sei tu Petr. Ho guardato dentro i tuoi occhi, e tu stesso mi hai convinto che ce la puoi fare! Nessun altro crede che tu possa compiere l'impresa, ma non serve che ci creda qualcun altro, basti tu!

    Gli uomini di Reeves, i Grand Slammers è vero, hanno detenuto i titoli di coppia contro i miei. Ma questo non ti deve far temere. Io ho bisogno di un esercito più forte. Ho bisogna di un' Army che si muova su ali di drago e possa bruciare tutto. Adesso vai a dare fuoco ai peli del culo di quell'idiota americano di nome Double R!"


    Max schiocca le dita, e come da abitudine nella sua gimmick di Waldo è sparito.

    Ma di lui è rimasto solo il casco.

    Con attaccato sopra un post it: DRACARYS!!"

    Le immagini terminano e Max sorride.


    MC: "E' iniziata la Road agli Anger Games, e si stanno formando le squadre per i giochi. Penso che i miei colleghi considerino quelle cinture che hai vinto sul ring delle zavorre, visto che nessuno ti ha scelto in squadra con loro. Stolti, e questa stupidità sarà causa della loro sconfitta. Non è una novità che sto cercando di rinforzare la Cougar's Army, dopo le recenti debacles. E mi trovo ad affrontare Jax che mi rapisce il figlio, quando sarebbe stata la mia scelta del cuore..."


    Max si appoggia un palmo della mano a destra del petto, ed è colto per un attimo da una forte voglia di ridere.


    MC: "E per affrontare una Bloody Alliance e gli Originals ho bisogno del più grande campione che abbia mai calcato i ring della WTF! Petr, questa sera ci sarà un'altra danza dei draghi, quando affronterai Drake Patton. Voglio vederti vincere questa sera perchè affronterai la prima pick di Ronald Reeves. Ma ad affrontarlo ci sarà la prima pick di "Astonishing" Max Cougar!! Perchè come primo membro della mia squadra agli Anger Games di quest'anno, Drago, scelgo teee!!"


    La notizia era nell'aria e potrebbe essere telefonata per gli appassionati, ma cionondimeno scatena la reazione del pubblico di Larissa. Max si avvicina a Vesely e gli alza il braccio, aiutando a sostenere il peso di tutto l'oro che si porta appresso.

    Divisorio
    Tante voci che le stanno attorno e che le vogliono consigliare non la hanno aiutata. Quelle dei genitori ormai sono lontane, come appartenenti a tutt’altra dimensione. È uno dei motivi per cui è bello andarsene di casa, d’altronde, credo sia molto una questione di essere, per certi versi, fuori dal tempo e dallo spazio. La Grecia è completamente diversa dall’America e di questo ne soffre: Larissa è piccola, mentre qualche altra città le è troppo poco familiare e ancora, nonostante tutto, quando qualcuno le parla in greco fatica a capire a pieno.

    Blablabla
    Georgia 12
    Times New Roman 15
    Font migliori
    Primo un po’ illeggibile
    Quasi come i consigli
    Della mia


    Potrebbe sembrare una narrazione, ma in verità queste parole le si sta leggendo. Sono sottitoli, in verità, della narrazione portata avanti proprio dalla piccola Edith Godiva, che non poteva mancare di scriversi una sua qualche sorta di autobiografia, come se dovesse in qualche senso mitizzarsi. Meglio ancora, è un diario che, da giovane annoiata, sta compilando in terza persona, giusto per darsi un tono più edgy, come se questa sciocchezza la compiacesse in qualche modo. Ovviamente è seduta.

    E ancora una volta, ha fatto una grandissima, per la sua età, performance in un Pay per View. Ma è come se non esistesse. Ha steso James McField e neanche ne ha avuto una stretta di mano. Qualunque ex campione lo avrebbe fatto, con una ragazzina! Ma lei sembra invisibile, anche se gli altri hanno tante cose a cui pensare, tipo gli Originals, come se fosse un buffo film di supereroi di quello che ti sono-

    Dio, sono proprio annoiata.
    Credo mi stiano inquadrando.
    HEI, IDIOTA! Avvisami la prossima volta! Tu che leggi!

    Ovviamente non era calligrafia, ma un semplice file word e lei stava battendo al pc cose completamente a caso, a mo’ di flusso libero. Si volta sulla sedia girevole, grattandosi appena la testolina.

    Counter: “Con permesso.”

    Edith: “Hanno mandato te?!”

    Le labbra della ragazzina si schiudono in un mezzo sorriso, mentre chiude di colpo il portatile, in un tonfo sonoro. Counter fu quello che la intervisto’ al suo arrivo, d’altronde, forse il tono della Godiva suona un po’ troppo entusiasta.

    Edith: “Hanno mandato te. Mi ricordo, mi piacque abbastanza l’intervista che mi facesti. Mi hai fatto parlare. Non mi hai tirato via dalla bocca cose che non volevo dire e fatti simili. Ma quella a volte è anche Joan, sa avere tanti difetti.”

    Counter: “Andando dritto al punto.”

    Edith: “Sì, volevo dire qualche cosa.”

    Edith: “Ma per JJC?”

    Pronunciato proprio così.

    Edith: “Giorno libero?”

    Counter: “No, ma ci sono io...”

    Edith: “Vabe’, me ne faccio una ragione! Anzi, meglio così, meglio così. Allora, ti avevo detto che io volevo parlare. Innanzitutto, non so davvero come iniziare, ma credo di essere tanto onorata di quello che è successo: non accade tutti i giorni. Mi riferisco, ovviamente, all’annuncio di Underwood. Mi risparmio il ‘signor’ perché sto andando avanti con una certa fretta e non vorrei dimenticare niente, quindi...

    Niente, è logorroica e cavillosa ugualmente. Se in Arena qualcuno non si è addormentato è un miracolo: non è una novità che la Godiva al mic sia imbarazzante o quasi, in alcuni frangenti. Molto goofy, più che altro, incapace di tirare su quelle frasi ad effetto che tanto servono nel Wrestling.

    Edith: “... Quindi volevo dire che ho apprezzato molto quello che ho sentito come un endorsement.”

    Banale, se ne rende conto lei stessa. Si guarda attorno. Magari adesso la vuole, la presenza di Joan, ma la Manager non è qui per ragioni ignote.

    Edith: “Ma che allo stesso tempo ci sono alcune cose che, ecco, ho trovato un poco discutibili, per volere usare un eufemismo. Sarò il capitano di un team, questo è vero, ma capitano di un team di donne di cui non sceglierò le componenti. Ho già visto e anzi mi hanno fatto notare, in alcuni casi, come certi nostri colleghi maschi hanno disposto ed organizzato le card.”

    Il solito abuso di paroloni inutili.

    Edith: “Nel periodo nel quale erano General Manager. Terribile, terribili molti accostamenti, rivalità finite da una vita riproposte in loop e io mi sono chiesta... ma se me le scelgono loro o chicchessia, le mie ragazze, allora io che esisto a fare?! Un capitano le deve conoscere, le deve volere le proprie ragazze. E io posso decidere. Io le conosco, sono stata tanto tempo a guardare quello che facevano. Loro altri non conoscono! Non ne hanno idea! Non hanno idea di quanto sudore e sangue si butti e tutto questo schifo qui. E io rischio di trovarmi in mano a serpi, a manipolatrici, a donne non disposte a venire a patti e a trovare un briciolo di collaborazione. Non è che io ci possa stare più di tanto, ma ripeto, io comprendo certe scelte...”

    Sembra più avere paura o pare più che le abbiano consigliato di dire così, non è che il tono di voce sia poi tanto naturale.

    Edith: “... E le accetto.”

    Edith: “Le accetto perché capisco che debbano essere state sicuramente le circostanze, penso che sappiano che sono capace di intendere e di volere. Che lo siamo, anzi.”

    Che in verità, forse, vuole essere un modo della Godiva per lasciare intendere che ha capito, ma che sta stando al gioco. Un modo per affermarsi sottilmente, dietro quei suoi modi da lecchina “sommessa” al potere. Che non le vengono troppi naturali.

    Counter: “Ti riferisci a Natalie Benson!”

    Edith: “Sì, Natalie Benson, sì...”

    Sbatacchia un paio di volte le palpebre, si guarda attorno, fissa il computer che ha chiuso e stringe i denti. Sembra come dimentica di qualche cosa. Poi ha l’illuminazione. Nel momento in cui Counter si gira, come intento a dire che è finita. Si indica per un mormorio, alzandosi in piedi.

    Edith: “Proprio lei.”

    Edith: “Io...”

    Edith: “Merito una shot al suo titolo! Da mesi! L’hanno avuta tutte, tutte, e a me sembra che solo su di me non si voglia premere l’acceleratore. Quando farò un buon lavoro come leader, ho fatto un buon lavoro ovunque mi abbiano messa, se io voglio ce l’ho, un’etica lavorativa! La ho più di tutte! E ho risultati! Quella che ho battuto ne aveva avuti, di titoli nel Palmares!! E non le sono... non le sono bastati, quindi, ecco, io me lo merito. E lo avrò, perché il mio team... straccerà quello di Natalie Benson, sarò una leader, un capo migliore: e questo vuol dire che non mi farò mettere i piedi in testa dalle mie colleghe.”

    Edith: “Non di nuovo. Nessuna scavalcherà il mio posto. Nessuna.”

    Più che una questione di amore per la disciplina, sembra volere essere una affermazione. Sicuramente un passo in avanti, però, rispetto a quando dichiarava di non valutare l’aspetto sportivo. Però questa forse è la Edith più naturale dell’intero discorso, come si è inteso dal tono. Forse questa cosa di chiedere di nuovo la shot non era così tanto prevista?! Il cambiamento si è notato...

    Counter: “Va bene, si può fermare la ripresa. Buona. Andiamo. Grazie Edith, meglio dell’ultima volta.”

    Divisorio
    “Non so se hai realizzato che cosa sia successo, a Circle of life”

    Veniamo condotti in medias res in un camerino del Sanctuary, dove è in atto una discussione che sembra avere toni piuttosto alti.

    Chi sono i protagonisti?
    Sorpresa delle sorprese… Ronald Reeves e Drake Patton!

    In un clima ben distante dal “libro cuore” che ci era stato mostrato a inizio show, il texano sembra decisamente accalorato. Evidentemente la storiella delle responsabilità di Underwood non convince neppure lui, fino in fondo…

    RR: “Se pensate di potermi prendere per il culo senza che me ne accorga, avete sbagliato persona”

    Il Texano misura lo spogliatoio a lunghi passi.

    Dirimpetto a lui, Drake Patton ostenta una certa tranquillità mostrando un sorriso distensivo che però non viene colto da un irrequieto Reeves.

    RR: “Gli Anger Games si vincono tutti insieme, Drake. E noi abbiamo un fottuto bersaglio disegnato sulla fronte da qualche mese a questa parte”

    Si ferma e si passa una mano sulla faccia, quasi a recuperare una certa compostezza.

    Sembra una delle classiche sfuriate di Reeves ai suoi “sottoposti”. Il problema è che di fronte non ha né Glenn Luther, né Stewart Farrell e neanche un giovane trainee. Si tratta del primo Grand Slammer della storia della WTF, nonché Hall of Famer.

    RR: “Tu forse non te lo ricordi, perché all’epoca eri già tornato in Galles a giocare alle action figures con tuo nipote…”

    Riferimento a uno storico promo di Patton nel quale riceveva dal nipotino la propria action figure della WTF

    RR: “Ma ci siamo già passati, ai tempi della Legacy. Tutti i bookmakers ci davano come vincitori degli Anger Games prima ancora che annunciassero le squadre… tutti sognavano di poterci battere. Non eravamo pronti a quello che ci avrebbe aspettato sul ring: torme di lottatori disposti a sputare sangue pur di poter mettere a referto nelle loro misere carriere uno schienamento su David Turner, Dylan McZax o Ronald Reeves”

    Sospira, recuperando compostezza.

    RR: “Venimmo sconfitti, in maniera atroce, da gente come Kanli Ay, Artiom Kostantinos e Hiroito Sagayami! Ricordo come fosse ieri la bruciante sensazione di fallimento… le facce degli avvoltoi tutto intorno a noi, che non aspettavano altro che un segno di cedimento per avventarsi sulla carcassa della Legacy”

    Fissa Patton negli occhi.

    RR: “Tra cinque settimane si terrà la più importante delle nostre battaglie, Drake. Sei sempre stato il più intelligente tra noi, lo capisci da te. E sarà un inferno, sono pronto a scommetterci quello che vuoi”

    Patton non sta spiccicando parola, ma è ben lungi dall’essere un “cane bastonato” che ascolta la sfuriata del padrone. Sostiene lo sguardo di Reeves, cercando forse di capire dove voglia andare a parare.

    RR: “Un inferno dal quale si esce tutti insieme. Nella falange la vita del fratello alla tua destra è importante almeno quanto la tua, perché è lui a reggere il tuo scudo. Se iniziamo ognuno a farsi i cazzi propri, sarà un bagno di sangue”

    Chiude gli occhi. La voce si fa greve.

    RR: “Nella serata più importante della carriera di Tyson e tua, io ero a lavorare dietro le quinte per rendervi possibile la conquista di un sogno. E sapete quanto mi è costato…”

    Ecco, forse stiamo arrivando al nocciolo della questione?

    RR: “Voi dov’eravate, invece, quando combattevo il match più importante della mia vita?”

    Il tono di voce si alza di qualche ottava, è evidente sia un nervo scopertissimo in Ronald Reeves.

    RR: “Siamo vecchi leoni della disciplina, Drake, e sappiamo come vanno le cose! Può succedere che uno zingaro di merda con 20000 stronzi a fare il tifo per lui metta col culo per terra Ronald Reeves… è già capitato”

    Fa un passo verso Patton, portandosi quasi a un “Face to Face”

    RR: “Quello che non può capitare è che i miei alleati non siano lì, a coprirmi le spalle, e lascino mia moglie a fare quello che doveva essere il loro dovere!”

    Drake Patton abbassa lo sguardo verso le tasche dei pantaloni. Con la mano sinistra estrae il proprio smartphone controllando l'ora, come se volesse verificare il tempo a disposizione prima di elaborare una risposta.

    Lo sguardo del gallese si alza e il sorriso, mantenuto durante tutta la "sfuriata" di Reeves, scompare per lasciare posto ad uno sguardo serio e deciso.

    La tensione è decisamente alta…

    Patton: "Abbiamo commesso un errore di valutazione. Me ne assumo la responsabilità. Un intervento massiccio avrebbe potuto causare un effetto altrettanto indesiderato, ma allo stato attuale delle cose direi che comunque la scelta è stata sbagliata."

    Lo sguardo del gallese rimane fisso su quello di Reeves.

    Patton: "La prossima volta valuteremo meglio i rapporti di forza di chi viene chiamato in causa."

    Una promessa o una velata accusa?

    Patton: "Detto questo, ti consiglio di ricordare a tua moglie di chi è il territorio che ha iniziato a calpestare...e soprattutto di stare attenta alle parole che dice on screen."

    L'Hall of Famer gira su se stesso raggiungendo la porta. Poco dopo si volta nuovamente verso Ronald che lo fissa furioso.
    Drake Patton ritorna a sorridere in modo distensivo osservando nuovamente il compagno di squadra.

    Patton: "Comunque Ronald, condivido al 100% quello che hai detto. Come sempre sono dalla tua parte. Gli Anger Games si vincono tutti insieme no? Quindi non mi sembra il momento ideale per creare inutili fratture."

    Un plateale occhiolino da parte di Patton che poi si volta lasciando il camerino in attesa del suo match di stasera, mentre Reeves sembra tutt’altro che sereno.

    Anzi, piuttosto che tranquillizzarlo, alcune asserzioni di Patton sembrano averlo fatto ancor di più infuriare. Il cameraman, spietato, si sofferma sui pugni serrati del texano… deve avere le unghie conficcate nel palmo della mano.

    Ma, forse in un sussulto di lucidità, non apre bocca.

    Di cose se ne sono dette troppe per questa sera.

    CAMERA FADES

    Divisorio
    MAIN EVENT - NO TITLE/One on One Match: DRAGO vs DRAKE PATTON

    E siamo al Main Event! Nessun titolo in palio, nonostante in due contino quattro cinture attualmente… ma che sfida! Il Triple Crown Champion, Drago affronta Drake Patton, WTF Tag-Team Champion… uno scontro che non è del tutto inedito, visto che i due si sono già affrontati nel Main Event di un PPV, “Enter the Dragon”, ma in quell’occasione, nella contesa erano presenti anche DarKhaos e Fuji Kitano. Stasera invece la sfida è 1 vs 1, e se non erro, è la prima occasione di confronto diretto per i due.

    Sul ring c’è una speciale ring-announcer… Sarah Jean Underwood che, con parecchia enfasi, annuncia l’entrata in scena del primo lottatore, Drake Patton, che come sempre entra sulle note di “Do I Wanna Know”, indossando un lungo trench grigio sul suo consueto attire da ring. Il Sanctuary fischia, e Patton sembra abbastanza infastidito: è possibile che non sia tanto il pubblico a disturbarlo, quanto gli strascichi della discussione avuta con Ronald Reeves dopo l’idilliaco promo d’apertura.
    Drake arriva sul ring, dove oltre alla Underwood, è presente anche Mazzolenu (pertanto incrociate le dita…). La Welsh Sensation riserva uno sguardo “marpione” a Sarah Jean, che lo guarda adorante, poi va a saggiare le corde del ring.

    Calano le luci e parte “Can’t Hold Us”: nonostante Sarah Jean non ci metta la stessa enfasi, il Sanctuary esplode quando Drago si ripresenta in scena. La prima scelta di Max Cougar, a differenza di Drake (venuto senza orpelli) ha con sé tutte le sue cinture, due sulle spalle e la terza ben stretta in vita. Annuisce ed osserva la folla, mentre torna a dirigersi sul ring, Lascia due cinture sul tavolo del time-keeper, poi entra sul ring slacciandosi quella che porta alla vita, il World Championship, urlando contro Patton che è pronto a metterla in palio anche stasera, ma venendo placcato da Mazzolenu che lo allontana dal gallese.

    Anche l’ultima cintura viene riposta; Mazzolenu è pronto a dare il via alla gara: i due “draghi” si osservano a distanza prima di entrare in contatto con un clinch. Si lasciano, entrambi, pochi secondi dopo, quindi nulla di fatto. Dopo un po’ di studio, si riprende con un secondo clinch… che Patton pare risolvere in suo favore, ma è solo un istante perché immediatamente dopo, Drago lo porta a tappeto, tentando di bloccare il gallese nella LAMANI RAMENO!

    Siamo all’inizio del match e quindi, nonostante la buona esecuzione, un wrestler tecnico come Patton, ancora in condizione ottimale, ha gioco facile a liberarsi dal tentativo del World Champion. Si rialza, massaggiandosi la spalla; Drago appare comunque soddisfatto. Drake lo sfida ad una prova di forza, che potrebbe agevolmente controllare essendo almeno 20 kg più grosso di Drago… ma il gallese preferisce comunque sorprende l’avversario con uno stomp, per poi portarlo a tappeto con un WRISTLOCK TAKEDOWN!

    Drago si rialza in fretta, ma Patton continua a serrargli il polso: vanifica un ulteriore tentativo di liberazione dell’avversario colpendo con un EYE POKE, quindi Drake cerca di bloccare Drago in una STANDING ARMBAR. Non ci riesce un granchè, ma con un LEGSWEEP sgambetta il Triple Champion e prova a bloccarlo, spalle a tappeto, per un conto di TRE. Non ci riesce, Drago alza una spalla, Drake prova a bloccarlo… piazzandogli un ginocchio sulla carotide, il che è ovviamente illegale.

    Drake sposta il ginocchio su una spalla di Drago e ritenta lo schienamento, ma il Fighter di Liberec reagisce ancora. Riesce financo a rialzarsi e prova a spingere Drake indirizzandolo verso un corner. Patton fa qualche passo indietro ma poi punta i piedi e si ferma, ben lontano dall’angolo… Drago salta… e piazza comunque un MONKEY FLIP! Proietta Patton dietro di sé, con una capriola gli è addosso… Drake lo cinge alla vita con le cosce, ma Drago è in posizione dominante e comincia a percuoterlo con una serie di pugni!

    Drake alza la guarda e stringe le gambe ma Drago… lo colpisce con delle testate! La Welsh Sensation prova a rotolare via; viene rialzata dal Campione Mondiale che con un’altra STANDING HEADBUTT lo manda all’angolo! Drake rantola, finisce seduto nei pressi del corner e quando Drago lo raggiunge, piazza una serie di stomp! Drago lo rialza, afferrandolo per i capelli e… ancora STANDING HEADBUTT! Patton resta all’angolo mentre Drago pare essersi procurato addirittura un’escoriazione alla fronte per i colpi dati con la testa.

    Nonostante ciò, non si ferma: continua a piazzare dei pestoni, quindi delle chop… Patton cerca di evadere, prova a trovare rifugio in un altro corner, ma Drago non gli da tregua: ancora pugni, chop al petto e, quando l’avversario scivola verso il basso, Drago prosegue con calcioni e ginocchiate, prima di avventarsi letteralmente sull’avversario e gonfiarlo di pugni, costringendo Mazzolenu a strapparlo via, in virtù del rope.break. Drago concede a Patton giusto un istante di tregua per rialzarsi, quindi lo riafferra, si posiziona alle sue spalle e… GERMAN SUPLEX!

    Il wrestler ceco si rialza, mentre Patton, visibilmente dolorante, rotola fuori dal ring. Drago prova a raggiungerlo con una BASEBALL SLIDE… ma Patton lo schiva! Pur atterrando in piedi, il World Champ è prontamente afferrato dal gallese… CHE CONNETTE CON UN T-BONE SUPLEX SUL CONCRETE! Un solo colpo è a volte sufficiente a cambiare l’inerzia di una gara: Drake lo sa, riporta prontamente Drago sul ring e dopo averlo fatto rotolare verso il centro del quadrato, lo blocca a terra con una CLOVERLEAF.

    Presa ottimamente eseguita ma di certo Drago non vuole saperne di mollare: nonostante Drake faccia tutto a norma per bloccarlo, il Fighter di Liberec lotta quanto basta per provare a rimettersi in piedi, anche se zompettando su un solo piede visto che Patton lo tiene bloccato per l’altra gamba… Drago salta comunque sulla gamba d’appoggio e colpisce Patton al petto con un JUMPING SINGLE LEG DROPKICK! Il colpo però non risulta un granchè efficace, e quando Drago ricade a terra, Patton è abbastanza lucido da lasciarsi cadere sulla gamba dell’avversario, con un KNEE DROP.

    Il gallese torna ad applicare una LEGLOCK e, nonostante le corde non siano chissà quanto distanti, Drago patisce la presa per diversi secondi. Alla fine, visto che Drago non sembra voler cedere, è lo stesso Drake a rialzare il rivale, pur sempre tenendolo bloccato per una gamba: sembra voler infierire con un DRAGON SCREW… ma il World Champ gli si aggrappa ai capelli! Patton deve optare allora per una semplice SINGLE LEG SWEEP, dopo il quale… KNEE STREETCH + KNEEDROP ON FACE!

    Patton prosegue con un’altra variante di LEGLOCK, appare abbastanza palese come il suo obiettivo non sia un (semi-impossibile) GIVE UP immediato, quando aprirsi una strada per la IT’S A TRAP, magari da piazzare in un momento migliore. Fase del match abbastanza statica, ma che si ravviva quando, dalla Leglock di partenza, Patton arriva a chiudere Drago in una DEATHLOCK. Le urla del wrestler di Liberec si fanno più intense e, dopo tante vittorie arrivare con la LAMANI RAMENO, perdere adesso per sottomissione sarebbe davvero un contrappasso molto duro.

    Drake, dimostrando ancora una volta che, con gli anni, è diventato uno dei mat-technician più preparati che ci siano nel wrestling-business, tenta adesso di trasformare la DEATHLOCK in una STF. Per farlo deve concedere un istante di break al suo avversario… e a Drago tanto basta per strisciare via, raggiungendo la bottom-rope, salvandosi. Patton fa una smorfia, strappa via l’avversario (cosa che non sarebbe permessa da un arbitro di polso, ma Mazzolenu è quello che è) dalle corde, e torna ad imprigiornarlo in una LEGLOCK… Drago però allunga il piede libero e tocca con esso la corda più bassa, a quel punto persino Mazzolenu è costretto ad obbligare Patton a mollare l’osso, pena la squalifica.

    Patton si allontana di qualche passo ma quando Drago tenta di rialzarsi, notiamo subito che quasi non si regge sulle gambe e deve aggrapparsi alle corde. Patton gli va vicino e lo colpisce con uno STOMP, poi lo porta al centro del quadrato, dove riesce finalmente a piazzare la DRAGON SCREW! Piazzata la mossa, abbozza il primo tentativo di IT’S A TRAP… ma nella caduta, Drago si è avvicinato alle corde e si salva subito con il rope-break. Drake è costretto a mollarlo, ma è ancora lui a riportarlo al centro del ring, stavolta per connettere con un KNEE BACKBREAKER!

    Nessun tentativo di PIN da parte della Welsh Sensation, che fa scivolare invece Drago su un fianco, per colpirlo con delle ginocchiate al quadricipite femorale. Quindi gli inarca la gamba all’indietro e prosegue con una LEG-STRETCH… ma da terra, Drago gli afferra un braccio, piazzando, contestualmente un ARMBAR! Drake urla, è costretto a mollare per primo la presa e ciò consente a Drago di posizionarsi al meglio, nel tentativo di trasformare la semplice Armbar nella letale LAMANI RAMENO! Drake però è vicino alle corde, è stavolta è lui a salvarsi con facilità, con l’ausilio del rope-break.

    Drago rotola via ma continua a soffrire per il prolungato lavoro alle gambe, al punto che pure stavolta Patton riesce a rialzarsi prima di lui, e va a colpirlo ad un ginocchio con un RUNNING STOMP. Il gallese trascina Drago al centro del ring, afferrandolo per i capelli: piazza un KNEE TO FACE, quindi afferra il Triple Crown Champion… FISHERMAN SUPLEX del gallese! Che stavolta tenta lo schienamento… ma Drago riesce a reagire prima del TRE!!! Il match continua!

    Patton ci riprova subito, ma stavolta la reazione del wrestler ceco è persino più rapida. E’ lo stesso accade dopo il terzo tentativo ravvicinato. Drake si rassegna a rialzare Drago, gli blocca una gamba per un secondo DRAGON SC… NO! STAVOLTA DRAGO LO ANTICIPA PIAZZANDO UN VIOLENTISSIMO ENZIGUIRI KICK!

    Drake barcolla, visibilmente stordito, ma non cade… il wrestler ex-WBFF allora si rialza, lo cinge alle spalle e… DRAGON SUPLEX!!! A SEGNO! PROIEZIONE PERFETTA!

    Che Drago però non conclude con uno schienamento, bensì bloccando il suo avversario, al centro del ring e a terra, nella posizione ideale per la sua… LAMANI RAMENO!!! Stavolta riesce ad applicarla in un amen… il dolore è atroce… e forse, anche perché in palio non c’è nulla; Drake rileva che non è il caso di farsi disarticolare una spalla… e dopo pochi secondi di resistenza, inizia a sbattere forsennatamente la mano sul mat! Ce l’ha fatta, Drago ha costretto anche Patton a cedere, ed ha vinto anche questo match!!!

    DRAGO def. DRAKE PATTON via GIVE-UP in 11’01”


    Divisorio
    Come contro Reeves, anche stavolta, preso dall’adrenalina, Drago mantiene la presa nonostante sia già suonata anche la ring-bell, rischiando quasi una reverse referee decision, che però non arriva. Il campione ceco rotola via da Patton, viene aiutato dal referee a rimettersi in piedi, e può festeggiare anche questa vittoria: chiede che gli venga passato il World Championship ed una volta che lo ha tra le mani, lo solleva al cielo, scatenando l’entusiasmo del Sanctuary. La quarta scelta (la prima di Max Cougar) sconfigge la prima scelta assoluta (effettuata da Ronald Reeves)… e con questo match possiamo decretare la ROAD TO THE ANGER GAMES ufficialmene aperta.

    Divisorio
    Siamo negli uffici WTF.
    C’è Daniel Stuart, seduto ad una scrivania, intento a leggere dei resoconti e dei bilanci.
    Alcuni penseranno che stia dando una mano a fare i conti, visti i rumors sulla situazione non proprio rosea dei conti della federazione, ma più probabilmente si tratterà di qualche contratto di sponsorizzazione privato.
    Improvvisamente, la porta dell’ufficio si spalanca, lentamente, cigolante.
    Il Nobleman alza lo sguardo, e con gli occhi sgranati dalla sorpresa e dalla paura guarda al centro della telecamera.
    Questa si sposta di lato, ma non in profondità, permettendoci di osservare l’entrata di un uomo in camera.
    Un uomo nudo, e mingherlino.
    Avanza di qualche passo in direzione di un attonito Stuart, prima di fermarsi e parlare.

    ???: A Daniè, amame. Amame come m’ha amato Roberto quando vincemmo i titoli de tag tim. Vincemoli pure noi due, qua.
    Diventamo na coppia, Daniè.
    ABBRACCIAME!

    E sulle braccia spalancate del misterioso individuo, ma non troppo, inquadrato solo di schiena, e lo sguardo sconcertato e sgranato di Daniel Stuart, le telecamere volgono al nero, lasciandosi nel più fitto ed atroce dei misteri.

     
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    E niente, anche qui “ODDIO IL FINALE” ma decisamente per motivi diversi al PPV. :lol:
    Una prece per Stuart, speriamo che l’omino non avesse gli intenti che sembrano.

    PS:

    Prima di mettere in piedi un commento decente, mi limito ad un plauso a Roxanne. A me non piacciono le storie sentimentali e le trovo spesso stucchevoli. Anche questa è stucchevole, ma proprio per questo è perfetta per Roxanne e per la sua gimmick e il segmento mi è piaciuto molto... è riuscito a trasmettere qualcosa.
     
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    Alt-Righter

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    Bellissimo il promo di Roxanne. Tara non vuole tornare in sé e costringe perciò Tara ad esistere ancora.
    L'idea era quella e ci sta che Roxanne lo accetti. È davvero carino. Non come Kate Hudson con i capelli corti.
     
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    CITAZIONE (TsundereBoy @ 27/10/2019, 11:40) 
    È davvero carino. Non come Kate Hudson con i capelli corti.

    59c906411a00002650f085ce

    Buttala via, oh.
     
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    Puntata post eventone che si apre con reeves che ci mostra un po' della sua nostalgia, ci stai, condivido in parte. E la sua prima pick diciamo che era abbastanza scontata. Mi sembra un team troppo ben collaudato, troppo esperto per vincere agli anger games. So che potrebbe essere un controsenso ma c'è qualcosa che non quadra. Solo che non capisco cosa xd
    Siete fighe, ragazze ma è ora che comincia la salita ;)
    Oregon è de roma centro o no? ahahhaa
    Poveretto Oregon però dai lo volete male sto ragazzetto.
    Ma glielo ha comprato poi dark souls? ahahhahaa Comunque ottima scelta per JAX, devo ammetterlo. E non mi stupirei se questo team dovesse vincere agli anger games.
    Ma chi minchia è questa mascherata? Boh interessante la situazione
    Guardate che Glenn alla fine viene scelto da Max eh.
    DK sceglie il suo grande rivale e come dargli torto?
    Drago non solo trionfa ma viene scelto da Max Cougar. Curiosissima sta scelta, praticamente due mondi opposti. Che dire, la strada per gli anger games si fa sempre più interessante.
    VOTO SHOW:8
     
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    Ho uno spazio di tempo prima di andare a dormire, commento la situazione femminile.

    Mi sento di dire che... le WG sono delle veggenti, visto che scherzavano sul possibile trovarsi contro avversarie scorrette. Anche se REIKO probabimente s'è scazzata proprio pensando che hanno perso pulito, manco a farlo a posta. :D
    Mi è piaciuto questo fatto della mascherata, anche se la storyline degli attacchi sinceramente si presentò già mesi fa con le NEN... non voglio bocciarla come cosa perché mi dispiacerebbe, ma penso che questo della 'sorpresa' e del 'mistero' sia un espediente narrativo un po' pigro in genere. Sono certa però che da un espediente banale possono nascere buone cose e mi riserbo delle valutazioni più precise per quando si scoprirà qualche cosa su questa storia che per il momento, comunque, mi intriga. Soprattutto perché finalmente c'è una storyline 'ben precisa' per le WG o comunque per tutta la categoria femminile che, ripeto, sta secondo me tornando in auge dopo un periodo di totale anonimato... mi è piaciuto anche il conflitto di Natalie, perché non c'è stata la banalità del "eh dovevo difendere il regno" e cose varie. Non lo accetta. Ed è maledettamente COERENTE con come è sempre stata presentata la Benson, non è per niente una forzatura da face sdolciata... bene!
     
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    Diventa difficile commentare questa puntata in maniera plausibile quando il finale ruba letteralmente le luci della ribalta a tutto il resto, alle scelte per gli Anger Games etc etc, ma ci proveremo lo stesso. Scherzo, ma neanche troppo eh XD

    Patton scelto da Reeves non sorprende. Sorprende maggiormente che il rapporto tra i due sia, in seguito alle vicende di Circle of Life, tutt'altro che idilliaco. Drago poi sconfigge lo stesso Patton in un bel Main Event dimostrandosi in formissima.

    La seconda scelta assoluta è effettivamente una sorpresa, non pensavo che Jax scegliesse Axel ma fondamentalmente si era capito che il figlio di Max non sarebbe andato in squadra con il padre e che difficilmente data l'abbondanza di possibilità avrebbe fatto squadra con gli Originals. Rimanevano Jax e DK.

    La scelta di Darkhaos invece non mi sorprende molto : ottimo il talk show con Claymore e Guerrero, che lascia aperte le strade alle prossime pick, e McFist era uno dei favoriti come prima scelta per me.

    Max che sceglie Drago era abbastanza plausibile date le ultime settimane. Curioso come Cougar si intrometta in qualche modo nel match di David Turner...che sia un indizio per il prossimo futuro?

    Ho apprezzato molto il promo di Roxanne che manda avanti un'idea assolutamente buona sul suo rapporto con Tara, distinguendo ciò che è ora da ciò che era prima.
    In tema Starlette c'è la nuova arrivata mascherata e bionda che ruba la scena questa settimana così come in ppv, aspettiamo solo che venga ufficializzata la sua identità per quanto un'idea come già detto a Circle of Life me la sono già fatta.
    Le Wintergatan saranno nuovamente le avversarie delle NEN? Anche sotto questo aspetto attendiamo next week.

    Carina l'arringa di Harslan, chissà che non venga davvero scelto da Jax dopo questo discorso.

    Puntata abbastanza leggera che lascia comunque diversi spunti sui quali riflettere e soprattutto dà il via alle squadre per gli AG.
     
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7 replies since 27/10/2019, 10:44   130 views
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