Fei Hong

Nasce in una normalissima famiglia cinese, non particolarmente benestante ma con uno stipendio bastevole a mantenere una sola figlia. Vive felicemente i suoi primi anni di vita, senza affatto soffrire, in un primo momento, il conservatorismo della sua famiglia, tipico di quelle delle città più rurali, di cui si renderà conto più in là. Di carattere debole e sommesso, a tratti meschino, è una ragazza che fatica a socializzare nel corso dei suoi anni scolastici e che sembra somatizzare incredibilmente le aspettative che la sua famiglia ripone su di lei.

Non ama la vita di paese e se ne sente ristretta: sogna le grandi città della Cina, sogna luoghi diversi in cui potrà mettere a frutto le sue ambizioni.

Nella sua vita viaggia spesso: si appassiona persino a questo fatto, tanto da desiderare di uscire dal suo Paese, cosa che decide farà con l'università. Certo, soltanto macchie in una vita per il resto vissuta splendidamente: ma questo sarà essenziale per decidere cosa vorrà poi fare. Frequenta i Social del suo Paese, per puro caso e tramite amicizie viene direttamente a contatto, per la prima volta, con le arti marziali. Lei, da sempre fisicamente e spiritualmente deboluccia, ne rimane per paradosso affascinata. Pratica palestra e piano piano si rinvigorisce. I problemi di salute che ha manifestato nella prima parte della sua vita vengono sempre meno, lei stessa sembra associarli ad una somatizzazione di suoi disagi personali. Arrivano i tempi dell'università e decide allora di studiare a Londra, possibilità che ottiene tramite uno stage. Sono anni in cui in Inghilterra si inizia a parlare di Wrestling, ed è proprio lì che viene ulteriormente a conoscenza della disciplina, piuttosto nota, ma che come molti conosceva per sentito dire. Il connubio tra teatro e lotta la affascina: ci si avvicina gradualmente, tramite le palestre.

Impara, rinvigorisce un fisico sempre stato magrolino, acquisisce forza e potenza, fin quando non riesce a far parte di un progetto nato dal niente, una piccola compagnia della quale si accontenta, sebbene non sia ancora convinta di volere fare del Wrestling la sua vita: non ha mai sostenuto una cosa simile con i genitori, non ha mai davvero creduto alla possibilità di farne un lavoro, non per mancanza di sue capacita, ma di un contratto che sia davvero tale.

Dopo un primo taping fallito, ha poi la sua prima possibilità in una Indie. Come si sia arrivati al Tag Team è da vedere nel topic apposito.

- Fei ha quasi portato a compimento la sua laurea in Biologia con buoni voti, ma non eccellenti, avendo relativamente poco tempo per studiare: si è rimboccata le maniche nel suo forzato periodo di stop.

- In passato ha fatto uso di sostanze dopanti nel tentativo di migliorare le sue prestazioni sportive. Potrebbe tornare a farlo in periodi di abbattimento, spinta da eccessiva competitività o tormentata dagli "spettri" di quanto già accaduto in passato, quando militava in una federazione londinese dalla quale fu licenziata;

- Non sa utilizzare i Social occidentali come Facebook, in quanto vietati in Cina. Ne è però incuriosita, sebbene tenda a mantenere fin troppa riservatezza sulla sua vita reale, nella quale è conosciuta come una persona "enigmatica". E non perché abbia effettivamente qualcosa da nascondere.

- Fin quando un lottatore può essere favorito dalla tecnica e fin quando importa la natura? Può davvero vedersela con chiunque grazie all'allenamento o dovrà sempre soccombere di fronte a chi è stato dotato di un fisico, di una resistenza migliori, lei che è quasi sempre stata cagionevole? Fin dove si può spingere? Fin quando è necessario e si può "migliorare" e quando è soltanto un'illusione fine a niente?

- Fin quando si può tenere separata la realtà da un personaggio?

- Forte credenza in una concezione più "ludica" e libera del Wrestling, tendenza a prendersi burla di chi ne fa una lagna continua.

- Affermazione di se stessa anche tramite blande prove di forza, esibizionismi e fronzoli inutili; ama avere l'attenzione della folla fin troppo e potrebbe persino lasciarsene condizionare. Si vede un po' al centro di tutto.