Ichisake Katsunan è nella Locker Room, con una asciugamano appoggiata sulle spalle. Non sembra particolarmente stanco, ma tende comunque a toccarsi i muscoli delle braccia, massaggiandoseli accuratamente.

Dopo qualche istante, dal nulla, sbuca Yagami con uno sguardo molto severo e concentrato, il Killer si volta immediatamente e gli sorride, poi si volta verso il suo armadietto...

Ichi: “Immagino che tu sia venuto qui a complimentarti con me... Non dovevi mio caro, la vittoria per me sta diventando una sorta di abitudine a quanto pare, anche perché a dirla tutta fino a ora non mi sono imbattuto in una sfida degna del mio nome, ma a questo penseremo più in là.

Il killer prende una breve pausa, per poi continuare con il suo discorso.

“Adoro vederti così concentrato, perché le cose stanno iniziando a girare nel modo giusto. Kitano vuole vederci combattere insieme, fianco a fianco, ed è proprio a questo che volevo arrivare, per questo sono felice che tu sia qui...”

Ichi si volta un'altra volta, per controllare se il suo alleato fosse sia lì ad ascoltarlo. Dopo averlo squadrato per un attimo, Ichisake con un gesto prova a invitarlo a sedersi, ma Yagami di tutta risposta si appoggia semplicemente a un armadietto che si trovava alla sua destra, invitando Ichi a continuare nel suo soliloquio.

Ichi: “Insomma, da quando sono arrivato qui ho collezionato già due vittorie e devo essere sincero: quella contro Campbell mi ha davvero galvanizzato, ergo poter competere al tuo fianco non può che darmi la sensazione di essere invincibile e non voglio assolutamente perdermi l'opportunità di mostrare a queste nullità europee cosa significhi lottare. Settimana prossima a The F-World 160 ci sarà la possibilità di competere con alcuni dei Team più in forma della federazione, noi dobbiamo esserci, meritiamo più di tutti questi stupidi trogloditi convinti di meritarsi un spazio su quel dannato quadrato. Io e te potremmo emergere, rendere giustizia alla categoria, per poi puntare sempre più in alto, sarebbe un grande punto di partenza, non trovi anche tu?”

L’Otaku Senpai rimane appoggiato all’armadietto, incrociando le braccia al petto.

Yagami: Almeno uno di noi due riesce a vincere qui dentro.

Il tono dell’otaku è velatamente autoironico, ricordando ovviamente la sconfitta patita poco tempo fa durante il dark match.

Yagami: A volte mi vedo un po’ come gli eroi degli anime più commerciali, sono un ragazzo semplice, che a volte sembra essere l’undergod della situazione, diciamo spesso, se non quasi sempre.
Ma comunque non mollo mai, penso sia questo il mio pregio, non mi arrendo, qualsiasi cosa accada, e penso che forse, dopo anni di allenamento e magre figure, abbia finalmente dimostrato qualcosa.
Quindi amico, al tuo fianco avrai il miglio Yagami di sempre… meglio persino di Yori e Light.

Le citazioni non mancano mai, ma Yagami non sembra pienamente contento quest’oggi.

Yagami: Affronteremo il Tiger Inn e i Pain & Gain.
Due team interessanti, forse soprattutto gli ultimi due… chissà, potrei riuscire a prendermi una piccola rivincita su Mark Pain, in tutti i casi amico, spero di non deludere le aspettative.

Ichisake si volta verso l'Otaku Senpai, lo guarda con profondo rispetto e gli porge una mano sulla spalla.

Ichi: “Sono più che convinto che non deluderai le aspettative di nessuno. Sei un grande lottatore, più grande di tutti i rammolliti di questa federazione e ben presto ci prenderemo tutto quello che ci spetta. Purtroppo la pazienza non è il mio forte, quindi ti chiedo un impegno maggiore almeno per questa prima parte del nostro cammino insieme, ho bisogno di questa vittoria, ho bisogno di questo successo, ho bisogno che Kitano comprenda nel nostre reali capacità.”

Ichisake prende in spalla il suo borsone e si avvia verso la porta, per l'ultima volta però volge lo sguardo verso Yagami.

“In questi giorni il passato ha cercato di risalire a galla, ma sarò lucido Yagami. Su quel ring qualcosa cambierà settimana prossima e noi saremo l'emblema di quel cambiamento.”

Camera Fades.