-Paolino si fa un altro nemico. Sarà difficile tenere a bada sia Hardaway che Slayer. Visto che non conosco Slayer mi spiegate la differenza tra il discorso iniziato con shrillvoice e quello con Slayer?

-Ad aggiungere ulteriore indecisione al feud tra Gordon e Eve si aggiunge la stipulazione. Se c'è un piccolo difetto in tutto questo è che i team che si giocheranno questo importanti match saranno formati da wrestler che non mi dicono granché...

Quando becchiamo Ramsay Gordon, all'aeroporto di Atene, pronto a partire verso una destinazione che, per ragioni di privacy, ci ha chiesto di non divulgare, il manager inglese sembra felice. Forse per le sospirate ferie che arrivano, forse per l'esplosiva conclusione della prima stagione di "The F-World", lo show di cui è "General Manager" (sullo schermo) ed Executive Producer (dietro le quinte).
Quarantasette anni, una vita da Manager, operando nei più svariati campi, dalla promozione di catene di ristoranti, passando per la direzione di team professionistici di calcio, in Scozia, fino ad approdare al piccolo schermo, vantando la produzione di diversi format che hanno radicalmente trasformato il campo della cosidetta "reality tv". Da circa un anno, una nuova avventura, nello sport-entertainment. La destinazione, un po' a sorpresa, è stata la Wrestling Training Facility dove Gordon ha trasformato in realtà quello che era un'idea, peraltro nella fase embrionale, del milionario tedesco Seifer Almasy.
Abbiamo avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere con l'istrionico inglese, le cui parole, come sempre, non sono state banali.

(Attenzione: il seguente articolo è ciò che nel wrestling verrebbe comunemente definita come una "shoot interview", vale a dire un'intervista in cui Ramsay Gordon esce dai "panni" del Gordon televisivo, e ci parla da autore del prodotto, andando quindi oltre il "ruolo" con il quale si presenta, solitamente, sullo schermo.)

D: Partiamo dalla fine. Con lo show disputatosi a Birmingham, "Les Liasons Dangereuses", la Wrestling Training Facility (che in seguito abbrevieremo con l'acronimo con il quale è ancor più celebre: WTF) ha concluso quella che hai definito come la "prima stagione". Ora, la domanda è: per quanto il wrestling sia un prodotto televisivo, non ti pare che quell'accezione appartenga più ad altri format, come ad esempio serial e telefilm?

R: La WTF ed il suo show, "The F-World" sono... due facce della stessa medaglia. basti pensare che i due acronimi... WTF e TFW sono composti dalle stesse lettere (sorride). La "Federazione che gestisco non prevede esibizioni in house-show. Abbiamo uno show-live, di fronte ad un pubblico pagante, una volta ogni cinque settimane. E credimi che i costi per chi vuole venirci a vedere dal vivo, quando ci esibiamo, sono tutt'altro che proibitivi. Fondamentalmente gli introiti derivanti dai contratti televisivi rappresentano la fetta più grossa della torta. Lo show non va in onda "in diretta", bensì è registrato perchè pur lavorando con dei wrestler alle prime armi, è nel nostro interesse fornire il miglior spettacolo possibile, ed i fatti, per fortuna, sono dalla nostra parte. Si, la WTF è una federazione di wrestling... ma è una Federazione che esiste unicamente in virtù di ciò che trasmette in TV, di ciò che va in onda a "The F-World". Ecco perchè abbiamo preferito mutuare un'espressione tipicamente televisiva, definendo quella appena trascorsa come la "prima season" della WTF. Perchè, come in ogni prodotto televisivo che si rispetti, con la seconda stagione non basterà ripetersi. Occorrerà innovarsi. E migliorare.

D: Ci stai annunciando quindi che ci saranno delle novità con l'avvento della seconda stagione? Puoi preannunciarci qualcosa?

R: Beh, innanzitutto avremmo una nuova scenografia. La componente della Facility dove è situato il ring, la zona che comunemente chiamiamo "Sanctuary" è stata ampliata, e potrà accogliere dagli attuali 500 spettatori fino a 1500. E' stato cambiato il pattern del ring, che presenterà una trama a triangoli bianco-neri, mentre le corde saranno grigio-argento. L'idea, o per meglio dire, la volontà del nostro owner è quello di richiamare i colori del ring, e dell'arena, delle "Galactic Wars" viste nell'anime "Saint Seiya". Come vedi, il passo da un media ad un altro, è sempre piuttosto breve..."

D: Ok, vedremo un nuovo ring, ed un abbellimento del Sanctuary. Poi? Altre novità... magari più sostanziose?

R: (sorride) Non farmi sbilanciare troppo, altrimenti rischio il posto. Vediamo... posso preannunciarti che presto vedremo l'introduzione di un nuovo titolo... al quale, forse più avanti potrebbe aggiungersene ancora un altro. Saranno titoli "tematici", anche perchè la nostra intenzione è quella di non creare cinture soltanto allo scopo di far competere i wrestlers altrimenti non impegnati in cosiddetti "title-feuds". Non ci sarà una gerarchia dei titoli, lo stesso Rising Star non avrà una valenza maggiore rispetto a ciò che vogliamo introdurre, semplicemente... sarà qualcosa di diverso. Inoltre collaboreremo, su diversi livelli, con altre Federazioni. E con questo, penso di aver preannunciato anche troppo.

D: Non insisto. Torniamo al passato. Un mese fa, la WTF ha compiuto un anno di vita. Giudizi? Ed è vero che ti sei opposto ad uno show di celebrazione del primo anno di vita, con tanto di consegna di Awards?

R: Il giudizio non può che essere positivo. Siamo partiti come una scommessa, pian piano ci siamo ritagliati la nostra nicchia, diventando una realtà. Non era facile visto che, come ho spiegato all'inizio, la nostra stessa sopravvivenza si basa unicamente sugli ascolti televisivi. Negli ultimi mesi, il mercato si è ulteriormente inflazionato, dopo un lungo periodo in cui le realtà esistenti sono state poche. Il fatto di non avere dei competitor diretti, visto che offriamo una forma d'intrattenimento piuttosto unica, seppur comprendibile nel genere "wrestling", ci ha sicuramente avvantaggiato, permettendoci di fidelizzare un congruo numero di spettatori, che sono, col tempo, cresciuti. Venendo alla tua seconda domanda: si, è vero. Onestamente, posso anche trovare "carini" show di quel genere, ma per una federazione giovane, in tutti i sensi, come la nostra... che senso avrebbe?
Ci dovremmo fermare a guardarci indietro quando la strada che abbiamo percorso è ancora così... misera?
Non mi andava di trasmettere questo messaggio, la WTF guarda sempre avanti, al futuro.

D: Qualche rimpianto?

R: Qualcuno, si.

D: Non ci dici quale?

R: Mah... diversi, fortunatamente nulla di così eclatante da dover battermi il petto e fare "mea culpa" ancora adesso. Se devo dirne uno, citerei gli Afrikaan Freeky Ravers: oggi, a fatti avvenuti, magari sconsiglierei a quei ragazzi l'approdo a Manchester, in WFS. Il passo era affrettato, sicuramente non erano pronti, e qualche mese in più, da queste parti, sarebbe servito a consolidarli. Invece, per il momento, si sono bruciati. Per carità, sono giovani, hanno tutto il tempo per raddrizzare la china. Ma diciamo che questo dipende poi anche dalla volontà della dirigenza. Ad ogni modo, trovo inutile piangere sul latte versato.

D: Non faresti lo stesso discorso anche per Puzzle?

R: No, assolutamente. Perchè il suo percorso è stato diverso ed è tutt'ora in evoluzione, nonostante le recenti debacle. Puzzle ha compiuto un "cammino" qui in WTF, che è stato sottostimato da alcuni, ma che l'ha sicuramente aiutato a crescere. Adesso è sbarcato in una Federazione in grado di fornirgli un nuovo "livello" di sfida e, pertanto, di visibilità. Inoltre, la 2FH ha dimostrato, coi fatti, di credere in quel wrestler, quindi da parte nostra può esserci solo l'orgoglio di aver contribuito a portarlo a quei livelli. Tutti i traguardi che raggiungerà, nelle Federazioni dove deciderà di portare il suo talento, saranno sicuramente guadagnati, non solo perchè è un grandissimo performer, ma anche perchè è un ragazzo d'oro.

D: Tuttavia non pensi che la politica del preparare talenti per far spiccare loro il volo altrove sia uno stillicidio per la WTF costretta, puntualmente a reinventarsi?

R: Potrei risponderti che ciò consente anche un turnover ai vertici, che non sono monopolizzati costantemente dalle stesse faccie, per anni, come accade in altre Federazioni. Tuttavia, è anche vero ciò che dici tu, che alla lunga potrebbe rivelarsi limitante. Infatti, stiamo concedendo diverse deroghe ai nostri wrestlers, soprattutto a quelli presenti da più tempo in Federazione, per combattere simultaneamente sia in WTF che in altre Federazioni, e non soltanto come "guest appearences".
I Gallaghers, recentemente approdati in 2FH sono un valido esempio.
La verità è che quando arrivano in Federazione dei talenti come Valroux, o wrestler capaci di progressi esponenziali nel giro di tempi strettissimi, come Drake Patton, chiedere loro di limitarsi a combattere esclusivamente in WTF o andar via e firmare con altre Federazioni è un aut-aut limitante, sia per noi che per loro.
E' altresì ovvio che se un esordiente arrivato da due settimane, mi chiede la liberatoria per firmare ANCHE per un'altra Federazione, è più che mai evidente che abbia scambiato la WTF per una sala-giochi.

D: Quindi, un'altra novità è un'apertura delle porte in WTF?

R: Lo definirei più un allargamento dei confini. Quello che non cambia sono le modalità di selezione dei nostri performers: principalmente esordienti assoluti o comunque sia wrestlers con un background da pro abbastanza contenuto. Gente che abbia "senso" e sia credibile se presentata come "volenterosa" di imparare visto che l'immagine della WTF è quella di un'Academy.

D: Quindi niente Pro, se non come Mentori. Almeno per ora?

R: Posso assicurarlo, per ciò che concerne la second season. Per il futuro... nello show-biz, mai dire mai. (sorride)

D: Un'ultima domanda. Se dovessi indicare un solo nome come volto della WTF, fino ad ora... chi indicheresti?

R: Beh, questa è facile. Sarebbe lo stesso volto che campeggiava sul poster dell'ultimo live-show.

D: Eve Sins? Questa è bella: una non-lottatrice è l'immagine che rappresenta una Federazione di wrestling?

R: Si, e se consideri che io e lei, sullo schermo, siamo acerrimi rivali, capirai che quella che hai rilevato non è neanche l'unica contraddizione. Anzi, meglio se tagli l'ultima domanda, rompe troppo la kayfabe!

Un avviso dagli altoparlanti e Ramsay, frettolosamente, ci saluta. Lo ringraziamo per il tempo concessoci, e ringraziamo gli speaker dell'aeroporto di Atene che col loro perfetto tempismo hanno evitato che questa intervista venisse tagliata. Quando la sagoma del manager inglese si staglia ormai lontana, oltre i varchi che conducono agli imbarchi, ci sovviene una metafora: la WTF è pronta per decollare, ancora una volta. Esattamente come Ramsay Gordon.