Daniel Stuart

Chief Executive Officer

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    Nome:Daniel Stuart
    Soprannome:"The Nobleman"
    Data di nascita:19/08/1980
    Luogo di nascita: Edimburgh/Scotland (UK)
    Altezza:6'3" (190cm)
    Peso: 240lbs (109kg)
    Stile di lotta: All-Around
    Theme Song: The Rain of Castamere - The Nationals (Metal Variation)

    Bio:
    Nato nell’alta borghesia scozzese, Daniel Stuart si affeziona sin dalla giovane età al wrestling, e anche se la famiglia gli impedisce in parte di sviluppare questa passione riesce lo stesso a divenire un bravo wrestler e arriva giovanissimo nella federazione inglese più importante del momento. Il ragazzo promette abbastanza bene, e allora i dirigenti dell’alta sfera della federazioni, lo spediscono nel PowerPlant, centro di sviluppo di giovani molto promettenti. Al ragazzo viene affidata inizialmente la gimmick del “dandy”, a lui poco congeniale, e non riesce a sfondare visto che nel PowerPlant sono presenti dei bravi atleti come Trax o Dragonheart. Le cose cambiano quando a Daniel viene affidata la gimmick del Nobleman, che interpreta a perfezione, il ricco con la puzza sotto il naso, l’arroganza fatta persona, insomma un Blue Chipper Doc. Il ragazzo pian piano arriva ai piani alti della fed satellite, fino a combattere un match per la promozione contro Trax l’altro gioiellino. Lo scozzese vince il match e guadagna la sua promozione nel main roster. Il ragazzo debutta così a Revenge! Dopo essere stato promosso. Dopo un lungo periodo di gavetta con match a Revenge! ed a Rockin Time, finalmente arriva per lui un occasione impedibile, infatti viene affiancato a due dei più quotati atleti della federazione, Damon Devlin, e Dylan McZax, insieme formano la Legacy, una stable machiavellica, maligna, e potente, e comincia a dominare le scene della fed, e i tre atleti si impongono su tutti gli altri, così Daniel riesce a conquistare visibilità, e a farsi dare una chance per il titolo King of the Ring! E già alla fine del 2004, Stuart si impone su Hartman e Trax nel PPV “Storm Over Europe” e conquista il titolo King of the Rincg, che mantiene anche grazie alla Legacy per ben 5 mesi, ma poi lo perde contro Vega. Solo una settimana dopo, rialza per la seconda volta consecutiva l’alloro, strappandolo di nuovo a Vega, e comincia a ritagliarsi un posticino in fed. Ora la Legacy va un po’ a sciogliendosi, visto che i maggiori rappresentanti (Dylan e Damon) escono dalle scene, e come unico rappresentante rimane solo Stuart, che però si fa valere e comincia a calcare palcosemici ben più ampi della KOTR Title che intanto perde a favore di Mad Jack a fine Maggio. A giugno riceve una shot per il titolo Europeo, che però fallisce, ma non demorde, e qualche mese dopo durante Shock to the System V, lo conquista battendo proprio Stanton e The Clasher! Per lui comincia un 2006 pieno di assalti al suo alloro, ma li riesce a neutralizzare quasi tutti, come quello contro di Black Reaper. Ad inizio 2006 però torna sulle scene Damon Devlin, cambiato, e più che mai arrabbiato contro il suo pupillo Stuart. I due si scontrano molte volte e in mezzo alla loro faida va a finire anche Mad Dog. A Warriors in Valalla, Stuart deve affrontare Devlin, ma Stuart lo fa attaccare da due scagnozzi, e così, viene rimpiazzato da mad Dog, ma tutto è un trabocchetto, visto che si riforma la Legacy, con un alleanza beffarda tra i due! I due arrivanpo in pompa magna a Euromania, ma Stuart perde la sua cintura Europea con Stuart, mentre Devlin riesce a vincere, seppur per un infortunio di Mad Dog. Dopo un litigio non si sa con chi, Stuart esce dalle scene per un mese, al suo ritorno è in card nel PPV americano per il titolo intercontinentale, shot fallita in pieno! A Revenge! 100 ha l’occasione della vita, ha di fronte il penultimo campione ASW, Harley Davidson, lo mette in difficoltà, ma si fa sconfiggere proprio mentre sembrava di poter chiudere il match a suo favore. Durante questo Revenge! torna anche Dylan e la Legacy si riforma appieno, pronta a guadagnarsi il diritto di comandare la fed, con Dylan come commissioner. Il chairman Arles però indice per Broken Dreams, una sfida tra i tre fratelli McZax (Rex, Dylan, Barry), e tra le loro fazioni, chi avrebbe vinto più match avrebbe conquistato il diritto di comandare la fed, purtroppo la Legacy non riesce nel suo intento, e così tenta di conquistare quel titolo Europeo, che pochi mesi prima gli era stato soffiato. Dopo svariate lotte con The Phantom e Xomb, riesce a prendersi il titolo proprio contro quest’ultimo, dopo aver abilmente messo fuori gioco Phantom prima del match.
    Da lì in poi lo scozzese rinasce dopo un periodo di sconfitte, ha un lungo regno di campione europeo, e intraprende un bel feud con Phantom, che durante “No Surrenders Allowed” lo batte. Stuart perde il titolo, ma questo paradossalmente è l’inizio dell’ascesa dello scozzese. Infatti viene catapultato nella lotta al titolo Intercontinentale (il secondo per importanza nella federazione). Il suo avversario è Justin Van Drake, insieme mettono in scena un feud davvero straordinario, che si conclude ad Euromania dopo una lotta di quasi tre mesi. Stuart vince il titolo, battendo JVD e si laurea per la prima volta Intercontinentale Champions. Da lì a qualche mese però la federazione decide di chiudere i battenti, e mette in mostra il suo ultimo show “When Legends Collide”. Stuart è chiamato ad affrontare il suo vecchio amico e maestro Damon Devlin in un match valido per l’IC Title. Lo scozzese vince e così mantiene per sempre quel titolo, insieme all’European Title che aveva conquistato qualche mese prima.
    Dopo mesi di pausa passati a godersi gli ultimi trionfi, lo scozzese viene chiamato dal Chairman della WFS John Tee ad Ottobre (qualche mese dopo la chiusura della ASW), Stuart accetta di tornare a combattere ma la sua prima apparizione c’è solo a Gennaio, dove viene battuto da Alejandro Hernandez, per quell’occasione Stuart impersona la “maschera” di Guerriero Rojo. Solo una settimana dopo si riscatta battendo la sua bestia nera Max Cougar. La sua carriera in WFS si suddivide in un primo stint, generalmente buono, durante il quale arriverà a vincere, insieme a Damon Devlin, anche i WFS Tag Team Titles, ed un secondo periodo, nella cosiddetta "WFS 2.0" che definire pessimo è un eufemismo. Stuart deciderà di approdare quindi alla PWE, dove formerà con la leggenda iberica Hernan Iglesias, il tag-team dei "Pride & Prejudice". Anche in questo caso, gli esiti saranno nefasti, non solo non arriveranno risultati, ma il teag-team assumerà quasi una connotazione comedy.
    Profondamente deluso dalla piega presa dalla sua carriera, Stuart decide di abbandonare il vecchio continente per affrontare un periodo di "esilio" in Giappone, dove tenterà di affinare il suo stile ma anche acquisire una mentalità diversa riguardo al wrestling e la "sfida" che rappresenta. Combatterà in diverse federazioni nipponiche, con la gimmick di "Lord Satori" prima di tornare, profondamente rinnovato, ma anche incupito, nell'animo, nel circuito occidentale per testarsi nella TPPW.
    Nel breve periodo di vita della Federazione americana, Stuart si fa notare per i feud con Aenigma ed Henry Leon White (il secondo, purtroppo, rimasto senza una conclusione), assumendo quasi la gimmick del "Newbie Killer". Vedendo nella 2FH la Federazione ideale (una realtà piccola, con pochi fronzoli, e puramente dedita al wrestling), Stuart accetta di buon grado l'ingaggio propostogli dalla Federazione irlandese e torna così a casa.

    2FH
    Stuart esordisce nella nuova Federazione con una sconfitta contro il giapponese Issei Fujiwara. Riesce a riscattarsi e proseguire al meglio nel torneo per l'assegnazione del titolo massimo, ma durante il cammino si comincia a denotare la sua insofferenza verso il caratteristico Code of Honor della Federazione. Stuart infrange il Code platealmente nel Main Event del primo PPV della Federazione, dove si laurea Campione, con l'inganno. Al suo sfidante, Puzzle, viene concessa una rivincita, ma Stuart difende la sua cintura, continuando a calpestare idealmente gli ideali della Federazione, affiancato stavolta anche da due nuovi alleati, gli Empire (David Barriage e Stuart McBride).
    Nello stesso periodo, riforma la Legacy, con Dylan McZax (WFS) e Pedro DaReis (ECF) con il quale arriverà a vincere i 6-Men Tag Team Titles nella promotion italiana R-Pro.
    Intanto, nella federazione irlandese, il gruppo composto da Stuart e dagli Empire si allarga con l'arrivo di Jared Taylor e del promoter americano Scott Erikssen, desideroso di effettuare un take-over nella Federazione. Il gruppo, che si fa chiamare "Dishonored" sembra avere pieno controllo sulla Federazione ma le crescenti tensioni interne portano i Dishonored a scaricare il loro leader sul campo, Daniel Stuart, che viene tradito da Jared Taylor e sconfitto da Puzzle in un match valevole per il titolo.
    A questo punto avviene un parziale turn con Stuart che inizia a combattere per liberare la Federazione dai Dishonored stessi ed il pubblico comincia ad apprezzare l'operato dello scozzese. La missione riesce con i Dishonored che si sfaldano dimostrando di essere persi senza la guida di Stuart, ma contestualmente, comincia ad emergere una nuova minaccia in 2FH: Charles Casey.
    Contrapposto a Casey ed ai suoi Disciples, e complice anche una certa "non belligeranza" con l'ex-rivale Puzzle, Stuart sembra quasi effettuare un turn-face. Effettivamente si ritrova tifato nella sua crociata contro il New Millenium God, tuttavia i risultati non gli arridono: Stuart riesce ad avere la meglio, anche in condizioni critiche, contro i diversi alleati e Discepoli di Casey ma non batterà mai lo stesso Charles.
    Sconfitto in questa faida, Stuart tornerà ai suoi consueti modi, attaccando Kenny Jones dopo la vittoria di quest'ultimo in un torneo interno della Federazione. La faida con l'afro-americano sarà particolarmente aspra, vedendo una netta contrapposizione dei due avversari su ogni livello (un europeo, bianco, razzista, ricco, wrestler esperto ed odiato dal pubblico contro un afro-americano, con uno stile da "ghetto" e senza un'ampia esperienza alle spalle). Anche in quest'occasione, Stuart non conquisterà la vittoria ed è il suo ultimo feud in Federazione.

    WTF
    Pur senza lasciare il wrestling attivo, Stuart si orienta a quelli che per lui sono nuovi ruoli e mansioni. E' infatti il principale Mastermind che si è celato dietro il takeover azionario messo in atto dalla Legacy ai danni di Seifer Almasy, owner della WTF. Subdolamente, Daniel Stuart conquista il potere ad ogni livello, e promuovendo un nuovo Consiglio d'Amministrazione a lui favorevole si fa eleggere CEO della compagnia.

    FJPW
    Daniel torna a combattere "full-time" in Giappone, nella promotion nota come FIRE (FJPW). Qui ritrova diversi colleghi con il quale si era scontrato anche in WTF. Esordisce in uno scontro "inedito"contro l'Hardcore Icon, Travis Pain ed i primi mesi ha soprattutto scaramucce verbali con il vecchio rivale Nathan Storm. Gli viene affiancato il lottatore tedesco Iron Cross e poi Kenny McZax ma scaricherà entrambi quando con l'arrivo di Dylan MccZax e Pedro Da Reis riporterà attiva la Legacy anche nella promotion nipponica (ai tre si unirà il nipote di Dylan ed ex-prospetto della Facility WTF, Sage)). Conquisterà il titolo massimo della Federazione ponendo fine proprio al lunghissimo regno di Travis Pain in una sorta di rivincita, ma poi perderà la cintura contro il primo vincitore del F4 Tournament, Red Revolution Raven.

    Attitude e Gimmick:
    Arrogante, ingannatore e colto. Non bastano soli tre aggettivi per identificare lo scozzese, ma questi sono i tre che lo descrivono meglio. Cerca di mettere in difficoltà i suoi avversari con le parole prima di affrontarli sul ring, è una sua caratteristica infatti indebolirli prima di un match. Amava sproloquiare insultando tutti e tutto, ma lo fa sempre con classe non cadendo nella volgarità come a molti succede. La sua forza sta nel cercare di essere sempre il migliore, sia dentro che fuori del ring.
    Proprio fuori dal quadrato da il meglio di se, vuole mostrare a tutti i costi la sua agiatezza, portandosi in giro squadre di bodyguards, macchine di lusso e vestendosi sempre firmato. Non ama essere disturbato dai giornalisti e intervistatori, e raramente si fa vedere in arena, se non in occasione dei suoi match.
    Con i suoi atteggiamenti ricorda in parte Triple H (per l’arroganza e la sfrontatezza).
    Stuart è però maturati negli ultimi mesi di auto-esilio: il carattere è sempre lo stesso; arrogante e fondamentalmente cinico; ma adesso è diventato meno sfrontato, meno chiacchierone. Non è che sia diventato di punto in bianco uno "shut up & wrestle" ma è molto più uno "stratega" del ring che non ama scoprirsi particolarmente di fronte a pubblico ed avversari, ma è invece fortemente orientato a raggiungere, in ogni occasione, la vittoria. Ovviamente con qualunque mezzo, e senza farsi troppi scrupoli.

    Attire:
    Capelli di colore castano chiaro, quasi sul biondo, occhi chiari azzurri-verdi. I tratti "nobili" del viso sono, rispetto al passato, meno accentuati e coperti da una lieve barba di qualche giorno, sempre però perfettamente curata.
    Fisico asciutto, non troppo scolpito, ma nemmeno calante. Ha muscoli soprattutto sugli arti essende un wrestler tecnico usa soprattutto questi. Manca invece di potenza, e quindi è meno definito su spalle, dorso e pettorali.

    Nel ring indossa dei semplicissimo shorts blu o neri, polsini ad entrambi i polsi, che servono spesso a contenere aggeggi per ingannare l’avversario. Normali stivali da combattimento.
    Nelle occasioni fuori ring invece è completamente diverso. Sempre vestito elegantemente con abiti firmati, a volte occhiali da sole, e scarpe di lusso. Raramente lo si vede senza giacca. Pur senza rinunciare all'eleganza, risulta comunque molto sobrio, almeno per i canoni di un wrestler quindi: no gioielli vistosi, sunglasses colorati, orologi enormi e, più in generali, accessori "cafoni".

    Parco Mosse:
    Noblemission (Half Nelson Choke with Body Scissors), Sold Out (Modified Sleeper Slam), Noblesse Oblige (Diving Elbow Drop), Noble Boy Style(Full Nelson Forward Leg Sweep), Danieldrop (Springboard Reverse Elbow)

    Finishers:
    Deep Vanity (Jumping Cutter)

    Palmares:
    ASW King of The Ring Title (2),
    ASW European Title (3) [ultimo detentore]
    ASW Intercontinental Title (1) [ultimo detentore]
    WFS Tag Team Title (1)
    2FH World Heavyweight Title (1)
    R-Pro 6 Men Tag Team Title (1)
    FWF Tag Team Title (1)
    FWF World Heavyweight Title (1 - vinto e perso nella stessa sera)
    WBFF Undisputed Championship (1)
    FJPW Heavyweight Championship (1)

    Edited by Seifer82 - 14/5/2021, 17:34
     
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